TRIBUNZIO NEL WEB, CON LEO CIMPELLIN E VEZIO MELEGARI

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Sia lodato il web, che consente di rileggere o scoprire dei gioelli del Fumetto internazionale (che solo casualmente, come in questo caso, sono di matrice totalmente italiana)!

Il misteriosissimo blogger o/e webmaster Guerrero Negro segnala al popolo di Cartoonist Globale di aver messo on line un intero episodio, mai letto per intero in albo o libro, e uscito SOLO a puntate, tanti anni fa nel leggendario Corriere dei Piccoli, quando si stava accingendo a fare il “salto” e divenire Corriere dei Ragazzi.

E’ a questa pagina.

Ariobarzane

In questo post ci sono solo alcune vignette di assaggio, per istigare la curiosità di chi ignora questa saga, decisamente ispirata ad Asterix, ma “dalla nostra parte”. Un ciclo che Vezio Melegari scriveva con verve e piglio anche educational e Leo Cimpellin disegnava in modo più veloce e nervoso di quanto facessero i suoi colleghi d’Oltralpe, ma che a noi dello Stivale comunicava forse più calore.

Proconsole

Quando Melegari scomparve, a giugno 2009, ne ricordammo come segue, frettolosamente ma col “cuore in mano” la figura.

Corriere_dei_Piccoli

Un altro grande amico di chi è stato ragazzo negli anni Sessanta e Settanta se n’è andato. Vezio Melegari, fondatore dell’agenzia Il Soldatino, agente tra gli altri di Benito Jacovitti, Onofrio Bramante Umberto Manfrin, Gino Esposito Scotto di Perta (in arte G. Scott), Nicola Del Principe, G. Scapinelli (Scap) Angelo Scariolo e Hanna-Barbera per l’Italia, se n’è andato a Milano. I suoi funerali si tengono oggi (sabato 13), appunto nel capoluogo Lombardo, alle 14.45 in Piazzale Cuoco – Via del Turchino, parrocchia di S. Eugenio.

Nell’immagine a lato, una copertina con Gneo Tribunzio Caramella, personaggio creato da Melegari su ispirazione di Asterix di Goscinny e Uderzo, mirabilmente disegnato da Leo Cimpellin.

Melegari era nato a Genova nel 1921.
Laureatosi in lingue e in pedagogia, sulle prime aveva svolto una pluriennale attività di insegnante, per dedicarsi prevalentemente all’attività di narratore per l’infanzia, d’ideatore di soggetti, racconti e poesie, di scrittore di redazionali per le riviste dedicate soprattutto al target dei giovanissimi, a cominciare dal settimanale didattico Lo Scolaro

I pollici blog

Qui conosce alcuni Maestri del fumetto operanti in Liguria, da Luciano Bottaro a Giorgio Scudellari, sino a Giulio Chierchini e comncia a interessarsi a quello “strano” medium che è il fumetto, sostanzialmente sottovalutato e mal considerato dalla classe insegnante alla quale appartiene.

Tra le sue più significative attività di redazione c’è senza dubbio la versione del Corriere dei Piccoli legata alla direzione di Giancarlo Francesconi, dove Melegari, tra le altre cose, tiene a lungo una rubrica di approfondimento insieme ad altri illustri colleghi, come Dino Buzzati e Gianni Rodari.
Melgari ha anche il merito non indifferente di segnalare al gruppo del CorSera il talento del già citato Jacovitti, che trasporterà su quelle pagine Cocco Bill e una nuova versione di Jac Mandolino, oltre a creare il parodistico Zorry Kid. “Lisca di Pesce”, tramite Melegari, lavorerà in contemporanea anche alla Domenica del Corriere.

In questo post riproduco una puntata della rubrica che Melegari teneva sul Corriere dei Piccoli fra gli anni Sessanta e Settanta: I pollici (televisivi). Dedicata in questa occasione a Ruggero Orlando, è uscita sul settimanale per ragazzi del Corriere della Sera il 25 ottobre 1970.

Organizzatore di mostre e manifestazioni, Melegari aveva fondato nel 1957, il Premio Bancarellino di Pontremoli, dedicato alla letteratura er ragazzi.
Ricavo dalla scheda della Fondazione Franco Fossati che, come autore, Melegari aveva esordito con due opere narrative, dedicandosi poi con successo a best-seller quali il Manuale della barzelletta e il Manuale dell’umorismo, più volte ristampati da Arnoldo Mondadori, editore per il quale aveva curato una buona fetta della collana Mini-Libro (valendosi soprattutto dello Studio Bramante per le illustrazioni) e volumi come Ruote macchine motori, Dal remo al transatlantico, Da Icaro all’astronave, con personaggi Disney (e disegni di Bottaro, Bramante, Massimo De Vita).

Cicerone

Studioso di uniformologia e storia militare, nonché di modellismo, è logico che Melegari battezzi Il Soldatino la sua agenzia, che rappresenta per molti anni in Italia marchi importanti di editori-produttori come la Hanna-Barbera, per conto della quale avrà la licenza di realizzare storie nuove, con personaggi disegnati in Italia sia per libri che per fumetti, oltre all’enorme ciclo di libricini illustrati dati in omaggio come allegati alle confezioni del Formaggino Mio della Locatelli.

Cimpellin 1999

  • Mattia |

    Quelle erano Lucche serie, una mostra su Cimpellin era imprescindibile e il premio meritatissimo.
    A quelle di ora annunciano (o sbandierano) ospiti che non hanno nemmeno avvertito, nemmeno chiamato. E’ noto che una persona ha telefonato a Morrison dopo che i lucchesi avevano detto che sarebbe venuto a firmare i volumi della Lizard e Morrison è caduto dalle nuvole.
    “Come? Dove dovrei andare, io?”.
    Non l’avevano avvertito, e non soi voleva far sapere in giro. Poi Rizzoli Lizard non ha potuto far altro che smentire.
    Insomma, è appena arrivato un comunicato: “Bla bla bla è spiacente di annunciare che, per motivi lavorativi e familiari, gli autori Grant Morrison e Juanjo Guernido non parteciperanno all’edizione 2010 del Lucca Comics and Games, al contrario di quanto precedentemente comunicato.
    Pare che quelli della Lizard contassero sul fatto cjhe le spese sarebbero state pagate da Lucca, mentre col cavolo che lì investono soldi in ospiti. Fanno altre fini, è notorio. Ma non voglio usare malevolenza. Lo stand della casa editrice non mancherà però di ospitare diversi altri autori del catalogo Lizard, che costano meno.
    Segue la bio di Morrison: Sceneggiatore polivalente, creativo, geniale, caratterizza il suo stile con una continua sperimentazione e rielaborazione del media Fumetto. Vanta una carriera trentennale nell’universo dei Supereroi e non. Partendo dalle pagine di 2000 AD, è sbarcato dopo poco alla DC Comics legandosi al noto marchio americano e regalando capolavori e riarrangiamenti unici di icone storiche della casa editrice tra cui Batman, Hellblazer, la JLA, The Swamp Thing e Flash. È poi la volta di un’opera di alto livello come The Invisibles, pubblicato da Vertigo. A seguito del divorzio dalla DC,
    passa alla Marvel Comics (per cui aveva scritto nel 1994 Skrull Kill Krew insieme a Mark Millar, miniserie che rientrava nel progetto Marvel Edge) e dà il suo contributo più conosciuto scrivendo un controverso e cupo ciclo per la serie New X-Men.
    Nel 2005 torna, per due anni alla DC Comics, per cui scrive Sette soldati della vittoria.
    Nel 2008 esce Final Crisis, disegnata da J. G. Jones, che reimposta le fondamenta dell’universo DC. Negli ultimi due anni sceneggia Batman and Robin, The Return of Bruce Wayne, Joe the Barbarian, Slaves of Mickey Eye.

  • G. Fulcanelli |

    In genere, ragazzi, avete parlato “poco” di sacconi, un “irresponsabile”, come è stato detto correttamente oggi durante la grande manifestazione romana.
    Con questo non è che non mi piaccia Leo Cimpllinin, lo leggevo sempre: Alèm, il moschettiere Gelsomino e anche Johnny Logan, che però non aveva i contenuti di Alan Ford (era decisamente peggiore).
    Insomma, voi avete capito cos penso di Sacconi.
    Un iscritto al PSI di Craxi.
    E ho detto tutto.
    Ultima cosa: guardatevi domani sera il nuovo avvio di “Report”: parla di un’isola off-shore comprata in gran parte da Silviozzo Berlettacchionii: Antigua.
    E i soldi da dove vengono?
    Non è il suo governo quello che torchia tutti noi, spingendoci a fare manifestazioni (importanti) come quelle di oggi?
    Signori, aprite gli occhiiii…
    Lo sapete o non lo sapete chi sono DAVVERO questi signori sulle seggiolone????
    Ciao, baci.

  • Pifou |

    Cimpellin è sempre stato un Maestro, e ha formato alla sua bottega tanti disegnatori di fumetti e illustratori poi divenuti altrettanti bravi professionisti del nostro tempo.
    Onore a Leone Cimpellin, troppo poco celebrato, francamente. Condivide un po’ la sorte che in Francia è toccata a Jean Cézard, che (anche lui) come disegnatore non ha avuto moto da invidiare a Uderzo, ma non ha avuto un Goscinny al fianco per dargli delle ottime idee.
    Voi che ne dite?

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