“MAD” DEBUTTA (IN ANIMAZIONE) SU CARTOON NETWORK!

Madtchmen

Si era perso per strada nella rete il post sulla leggendaria rivista Mad, un magazine divenuto bimestrale dallo scorso giugno, recuperando un po’ il terreno perduto.

Sulle sue disgrazie avevamo insistito a suo tempo qui. Il geniale contenitore di frizzi e lazzi ideato da Harvey Kurtzman, ahinoi, non se la passa benissimo da anni, lo sappiamo bene. Tuttavia, non mancano i tentativi di rilancio, il più oneroso dei quali consiste nell’impostare uno show televisivo, prodotto dalla Warner Animation, che traspone in fotogrammi i principali personaggi della carta stampata presenti nel magazine.

MAD

Comincerà ad andare in onda il 6 di settembre su Cartoon Network (USA).

Il trailer della serie non è forse entusiasmante, ma probabilmente è il massimo che oggidì si possa fare.

MAD loved

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Perché non aggiungere un raro cartoon di Droopy, assente dalle compilations di Tex Avery (che non ci mise man, ecco perché!!!)?

La regia è di Dick Lundy. Il risultato non è eccelso, ma vale la visione.

  • Vanessa |

    Questo Droopy/Fido ha una qualità di immagine ottima anche se la trama è tutto sommato abbastanza banale per gli standard odierni.
    Il cane ha il ciuffetto arancione come nei fumetti. Il periodo è già quello a quanto pare. Prima il personaggio aveva una somatica differente.

  • La Venexiana |

    Ma speriamo che anneghi, una volta per tutte, questo cane! Se Famiglia Cristiana lo bastona rende un servizio non solo ai cristiani, ma anche agli anglicani, ai luterani, all’umanità in generale non corrotta e che non sopporta i crimini!
    Sante bastonate, le definirei. Specie se si danno con il crocefisso. O “crocemobile” in questo caso.
    Cito una particella dell’editoriale (sacrosanta):
    “Berlusconi ha detto chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate – qualora il piano dei “cinque punti” non riceva rapidamente la fiducia del Parlamento – non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai “formalismi costituzionali”. Così lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla “sovranità popolare” che finora lo ha votato.
    La Costituzione in realtà dice: «La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Berlusconi si ferma a metà della frase, il resto non gli interessa, è puro “formalismo”. Quanti italiani avranno saputo di queste parole? Fra quelli che le hanno apprese, quanti le avranno approvate, quanti le avranno criticate, a quanti non sono importate nulla, alle prese come sono con ben altri problemi? Forse una risposta verrà dalle prossime elezioni, se si faranno presto e comunque, come sostiene Umberto Bossi (con la Lega che spera di conseguire il primato nel Nord e, di conseguenza, il solo potere concreto che conta oggi in Italia). Ma più probabilmente non lo sapremo mai. La situazione politica italiana è assolutamente unica in tutte le attuali democrazie, in Paesi dove – almeno da Machiavelli in poi – la questione del potere, attraverso cento passaggi teorici e pratici, è stata trattata in modo che si arrivasse a sistemi bilanciati, in cui nessun potere può arrogarsi il diritto di fare quello che vuole, avendo per di più in mano la grande maggioranza dei mezzi di comunicazione.”
    Grazie, Piero!

  • piero |

    L’editoriale di oggi è in pdf sull’Unità:
    http://www.unita.it/file/408_fam.cristiana3.pdf
    Apprezzabile, senz’altro. Ma dice quello che in mille hanno detto e ripetuto per anni. Rivela cose evidenti fin dal 1994.
    A mio parere un po’ tardivo, ma forse la situazione sta degenerando sul serio. “Bastona il cane che annega” Mao

  • Salpi in Puglia |

    La gente schifosa abbonda nei “piani alti”. Ci fosse un Mad in Italia farebbe fatica a tener dietro a quel che succede, dovrebbe essere quotidiani, non bimestrale.
    Che schifo, Feltri, il conflitto d’interessi, le case e i Casini.
    Sulla Stampa vedo: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201008articoli/57898girata.asp
    I ferri corti tra centristi e Lega non sono una novità, anche se stasera si arricchiscono di aggettivazioni “colorite”. «Casini? È uno stronzo», dice Bossi che al leader centrista imputa di non aver meriti nè qualità. Ringraziato ironicamente da Casini che invita tutti a evitare di affidare il Paese in mani del genere.
    A parte si sa bene, chi dice un insulto è il contenuto di quell’insulto, quindi Bossi, ora (se non l’avessimo saputo prima – ma avremmo dovuto essere cretini per non saperlo – sappiamo quello che è, l’ha detto lui e lo riporta la stampa).
    Poi, apprezzo anche “Famiglia Cristiana” e il suo prossimo editoriale.
    Se qualcuno vuole riportarlo, bene, altrimenti posso pensarci io.
    Roba da Mad!

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