L’ennesimo disclaimer: ho molti post in frigo (fra cui uno eccezionale su Al Taliaferro) da rendere pubblici; molti riguardano novità librarie e promozioni di fumetti di amici, preview di nuovi film, precisazioni, interviste.
Attendo in gloria il momento di poterli pubblicare tutti quanti.
Andiamo per gradi, ché la carne al fuoco soffoca i tizzoni del barbecue.
Parliamo di un tema ricorrente, ma con qualche nuova aggiunta.
Non solo Carl Barks, l’Uomo di Paperi, ha disegnato (e scritto) storie di Barney Bear (Pappalardo).
Si veda sopra una sua tavola di apertura. A questa pagina del sito The Greatest Ape la storia per intero.
Seguendo i link consigliati, si giunge anche altre due di cui riproduco le pagine iniziali (© attuale Warner Bros.).
Fra gli altri bravi disegnatori (Phil DeLara, Gil Turner, Ken Champin, Harvey Eisenberg…), spicca anche il semi-misterioso Cecil Surry, classe 1907, morto appena quarantonovenne, mannaggia, nel 1956.
Con i suoi due nipotini orsetti, probabilmente ideati da uno sceneggiatore già in forza al Sangor Shop, Surry disegnò varie storie per la Western Printing and Lithographing Co., anche un paio di avventure disneyane. Alcune delle sue storie con personaggi della M.G.M., sicuramente avevano un diverso inchiostratore, il cui contributo si dissolve sotto la sua pennellata grassa, quando fa tutto il lavoro da solo, negli ultimi anni della sua attività.
Questa vignetta, per esempio, mostra uno dei suoi lavori in collaborazione con questo inchiostratore; in breve il suo segno sarebbe divenuto molto pesante. Che sia Ken Champin, il misterioso inker?
Uno dei suoi “segni di riconoscimento” proviene dai personaggi secondari che disegna, sempre esseri umani, non animali antropomorfi. Si veda l’ultima vignetta di questa pagina.
La storia è leggibile per intero a questa pagina del blog The Big Blog of Kids’ Comics, di Mykal Banta. Proviene da TOM & JERRY COMICS No. 148 del novembre 1956.
Grazie a lui per avermi citato nel suo post!
Qualcuno sapeva, per inciso, che anche Walt Kelly aveva disegnato l’orso?
Sotto, sue copertine da Our Gang…
Un’anticipazione, in chiusura: