PHILIP MENDOZA E GLI STRAORDINARI VIAGGI DI PANCHO IL GIRAMONDO

Bimbo e Bimba testata

I bambini dei primi anni Sessanta (o del 1959) e naturalmente i collezionisti più attenti, ricorderanno questa testata, Bimbo e Bimba.
Era un giornale per ragazzi, fra i pre-school e i primi anni delle elementari, pubblicato a Roma dalle fantomatiche edizioni Aurora, presso le quali sicuramente era operativo Mario Faustinelli, ma con lui c’era anche qualcuno dello Studio Dami (e/o D’Amy).

JackandJill-01 Ciò di cui sto parlando è lo Studio Creazioni D’Amy, fondato nel 1958. Deus ex machina della struttura è Rinaldo Dami, vulcanico autore e agente letterario che, dopo aver collaborato al Corriere dei Piccoli individualmente, con personaggi di taglio comico accompagnati da rime (come Scooterino e Indianetto), impegna a lungo la sua agenzia soprattutto per il mercato inglese, in particolare per la Amalgamated Press, che si trasformerà nella più nota Fleetway Publications e più tardi nella I.P.C.: il gruppo del giornale Daily Mirror.

Tramite Dami, compaiono a cavallo fra i decenni Cinquanta e Sessanta, sul Corriere dei Piccoli, fumetti originali ma anche svariati riciclaggi di serie e tavole nate per l’Inghilterra.

Ne sono autori Antonio Canale, Antonio Lupatelli (il futuro Tony Wolf, e anche dietro a una misteriosa figura di illustratore asiatico che, discutendone con Claudio Ferracci, abbiamo concluso che sia lui sotto mentite spoglie, forse aiutato da qualcun altro), il già citato Faustinelli, l’impagabile Mario Uggeri, Carlo Porciani, lo sceneggiatore Luigi Ugolini.

Bimbo e Bimba blog

Circa un quarto del materiale che si stampa sul settimanale, in questo periodo, proviene dallo Studio D’Amy, la fucina che produce anche le avventure dell’insetto noto in Italia con il nome di Saltamartino (quella locusta con la faccia da Jiminy Cricket che si vede sopra, forse illustrato proprio da Lupatelli).

O si tratta di un grillo, di una cicala?
Forse il primo, non saprei dire.

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Ma il gruppo produce anche questo Bimbo e Bimba, che grosso modo corrisponde all’inglese Jack and Jill (questi due ragazetti sono i personaggi della testata).

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Su Bimbo e Bimba compaiono sin dal primo numero le avventure di un bianco porcellino d’india, Pancho il giramondo, in realtà Gulliver Guinea-Pig, illustrato magistralmente da Philip Mendoza.

A questo personaggio, e soprattutto al suo autore, è dedicato questo caleidoscopico post, che spero piaccia agli amanti della bella illustrazione, come ai recenti estimatori di Geronimo Stilton. Di lui e di tutti i roditori che hanno qualche debito verso Beatrix Potter, Mendoza è il capostipite, la figura più significativa.

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Nato come testimonial pubblicitario per la Ovaltine (la nostra Ovomaltina, da sciogliersi nel latte per colazione: un prodotto che in quegli anni andava forte), poi il porcellino d’india era “partito per la tangente” divenendo interprete di storie a puntate slegate da intenti promozionali, con immagini accompagnate da strofe in rima composte da David Roberts.
Proprio queste, compresa la tavola sotto, compariranno anche in Italia su Bimbo e Bimba, testata dalle strane sorti, delle quali non parlerò adesso.

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Fortunatamente, di recente sono state messe in vendita molte tavole originali di Mendoza, con Pancho (anzi “Pancio”, all’italiana) e altri animaletti da lui raffigurati, come i personaggi del Vento fra i salici (The Wind in the Willows); non è difficile individuarli in questa galleria.

Così, tutte queste tavole sono ben riproducibili e ben visibili, da studiare.
Con un doppio CLICK sopra diventano grandi.

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Sempre in Italia, compariva anche una topolina marrorcina, Musetta, che davvero sembrava farina del sacco della Potter. In originale si chiama(va) Katie Country Mouse, ancora con i “disegni pittorici” di Mendoza.
Sotto è in alcune piccole illustrazioncelle nevose.

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Praticamente tutte le serie principali di Bimbo e Bimba, e del loro omologo e “padre” inglese, erano illustrate a tempera, in seguito a un uso invalso per i giornali di grande formato della “perfida Albione”, dal Mickey Mouse Weekly e Eagle (con il fascinoso Dan Dare, importato in Italia da Andrea Lavezzolo su Il Giorno dei Ragazzi).

Su Faustinelli e il suo gruppo di amici torniamo quanto prima, statene certi, letteori accalorati!

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Ciao, Pancio! Buon ritorno al paesello!

  • Selinunte |

    Silve Pam (o Pan, come la distribuzione) di Pratt non era sul Corriere dei piccoli?
    Non l’ho mai visto, capìmoci!

  • Artisti |

    Sappiate che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di ammissione al Corso triennale di FUMETTO E ILLUSTRAZIONE e ai bienni specialistici in ILLUSTRAZIONE PER L’EDITORIA e in LINGUAGGI DEL FUMETTO
    Dal 9 di luglio 2010 si può presentare domanda di ammissione per l’anno 2010/11 al Corso triennale di Fumetto e Illustrazione e ai bienni in Illustrazione per l’editoria e in Linguaggi del fumetto.
    Bologna ha sempre avuto un ruolo di fondamentale rilevanza nella storia del fumetto e dell’illustrazione italiani e internazionali e anche oggi prosegue questa importante tradizione su più versanti: dalla produzione artistica all’attività editoriale, dalla critica allo studio accademico.
    In questo contesto, l’Accademia di Belle Arti ha inaugurato nel 2004 il primo Corso triennale di Fumetto e Illustrazione, con il quale poter conseguire un diploma accademico di primo livello. Un percorso formativo che dal 2007 si è potenziato con l’attivazione di due bienni specialistici: Illustrazione per l’editoria e Linguaggi del fumetto.
    Il team didattico si avvale dell’apporto studiosi del settore, come Daniele Barbieri, Carlo Branzaglia, Edo Chieregato, Enrico Fornaroli, Nicola Galli Laforest, Carlo Mauro, Paolo Pallottino, Ilaria Tontardini, Emilio Varrà, nonché professionisti e autori di fama internazionale: Chiara Carrer, Matteo Casali, Onofrio Catacchio, Emidio Clementi, Sara Colaone, Gianluca Costantini, Massimiliano De Giovanni, Otto Gabos, Adelchi Galloni, Octavia Monaco, Luigi Raffaelli, Massimo Semerano.
    Fondamentale il dialogo con il mondo esterno e le diverse realtà professionali e produttive. Fra gli autori che hanno contribuito in questi anni, affiancando i docenti del corso: Gipi, Lorenzo Mattotti, Jim Lee, Joann Sfar, Lee Bermejo, Hannes Binder, Stefano Ricci, Vittoria Facchini, Andrea Bruno, Giuseppe Camuncoli, Giuseppe Palumbo, Ivo Milazzo, Ludovic Debeurme, Andrea Accardi, Federico Maggioni, Gabriella Giandelli, Paolo Bacilieri, Gianni De Conno, Giacomo Nanni, Andrea Rauch, Massimo Giacon, Luca Vanzella, Luana Vergari, Fabian Negrin, Maja Celija, Joëlle Jolivet, Davide Toffolo, Beppe Giacobbe.
    Numerose anche le realtà editoriali con cui si è avviata un’ipotesi di partnership attiva del progetto, attraverso l’attivazione di workshop, l’offerta di stage formativi e l’erogazione di interventi in aula: Sergio Bonelli Editore, Walt Disney Italia, Panini Comics, Astorina, Kappa Edizioni, Black Velvet, Coconino Press, Coniglio Editore.
    Indispensabile, infine, il rapporto privilegiato costruito con due iniziative di carattere internazionale presenti a Bologna, la Fiera del libro per ragazzi e BilBolbul. Festival internazionale di fumetto, e le collaborazioni avviate con alcune scuole di eccellenza internazionali: l’ENSAD di Parigi, la Hochschule für Angewandte Wissenschaften di Amburgo, la University of Arts di Kyoto, la Parsons New School of Design di New York e l’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava.
    Le domande di partecipazione alla prova di ammissione scadono il 10 agosto 2010
    Per informazioni:
    Accademia di Belle Arti di Bologna
    Via delle Belle Arti, 54 • 051/4226411
    http://www.accademiabelleartibologna.it

  • Piero |

    Questo è un grandissimo illustratore di scuola classica.
    Autore di razza.
    Lo conoscevo come stile ma non ne sapevo il nome.
    “Bimbo e Bimba” è praticamente assente dalle fiere dell’antiquariato un po’ da sempre. Essendo per bambini e con tante cose da ritagliare, personaggi da incollare su cartoncino e giochetti vari, veniva facilmente distrutto.
    Vorrei ritrovarne qualche numero. C’era Faustinelli, ma potrei sbagliare, forse c’era anche Hugo Pratt, con Silver Pam il piccolo cow boy.
    Di Lupatelli (e forse ancora di Faustinelli) mi ricordo anche le avventure di Hiawatha (non quello disneyano, ma il concetto era simile) che comparivano sul “Corrierino”.

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