Quando in Francia esce questo numero di Kriminal, della leggendaria coppia Magnus & Bunker, la grafica e l’immaginario che va per la maggiore è di tipo un po’ diverso, apparentemente più sofisticato, ma non meno sanguigno.
Insomma, il criminale dal costume scheletrico fa colpo, scuote.
Sono i tempi di Scarlett Dream, per esempio, dalla grafica ligne claire pop che risente di eroine come Pravda, ma dai contenuti più lievi e destinati a un pubblico di ragazzi.
La copertina del pocket che presenta anche Scarlett Dream, e l’oggetto cartaceo stesso in sé, dal punto di vista della confezione, ha un buon numero di punti di contatto con quello che viene confezionato per Kriminal, diversissimo dalla versione originale italiana dell’Editoriale Corno.
L’estate 1968 promuove Scarlett in una ammiccante copertina. Gli autori sono i nostri scomparsi amici Robert Gigi e Claude Moliterni.
In Italia, queste storie compariranno sul Corriere dei Ragazzi, la rivista IF (in una sua prima versione) dedicherà loro ampio spazio.
Certo, l’accostamento a Scarlett Dream è quantomeno pretestuoso, si tratta solo di un esempio fra i tanti per descrivere il clima di rinnovamento generalizzato che investe il mondo del Fumetto in Italia, in Francia e in Paesi europei ad essi collegati e “liberi” anche culturalmente, non oppressi da regimi dittatoriali che soffocano anche la libertà di fumettare.
Per inciso, chi volesse sapere qualcosa di più su Gigi (29/7/1926 – 6/2/2007) non ha molto da stare allegro, ha comunque a disposizione una pagina sull’enciclopedia on line di Lambiek, qui.
Sotto, una sua foto, scatta da Giovannini nel 1975.
Ma torniamo al protagonista del post, Anthony Logan, giovane londinese d’origine statunitense.
Ancora bambino, il padre Samuel abbandona la famiglia a causa di problemi economici. Pochi anni dopo, la madre muore e il piccolo Tony finisce in riformatorio, colpevole di avere aggredito una guardia che aveva offeso la madre. La sorella Milena viene invece affidata a una coppia di nobili.
Dopo qualche anno, Tony riesce a fuggire dall’istituto correzionale uccidendo un guardiano, e si mette alla ricerca della sorella scomparsa. Scopre però che nel frattempo anch’essa è morta, strangolata dal patrigno che aveva tentato di abusare di lei.
Così, Logan decide di vendicarsi e uccide l’uomo reo di averlo privato della sua unica sorella. In seguito lavora come trapezista in un circo e diviene noto col nome di “Scheletro Volante” per il costume che indossa in scena, un’aderente tuta raffigurante una carcassa nera su sfondo giallo e una maschera che riproduce un teschio.
Come ho fatto notare in una introduzione della collana La Grande Dinastia dei Paperi, questa idea viene in mente a Luciano Secchi (alias Max Bunker) ripensando, con tutta probabilità, a una delle storie del Paperino di Carl Barks che più l’ha impressionato: una delle due che Luciano Secchi cita come le sue preferite fra quante l’Uomo dei Paperi ne realizzà.
Il desiderio di rintracciare il padre spinge però questo artista circense a lasciare il lavoro.
Dopo una lunga ricerca, Logan scopre che il genitore si è impiccato dopo aver subito una truffa per opera di alcuni suoi soci d’affari, la stessa frode che anni addietro lo aveva costretto a fuggire e abbandonare la famiglia.
Individuati i colpevoli, decide di vendicarsi eliminandoli. Dopo aver recuperato la tuta scheletrica con cui si esibiva come funambolo, Logan diventa un crudele criminale spinto dal bisogno di uccidere e assume l’identità di Kriminal.
E qui inizia la sua storia, quella del Fumetto Nero italiano più inquietante e dalle trame davvero coinvolgenti, senza contare la collana che encomiabilmente ne sta riproponendo in queste settimane le gesta principali, selezionate dallo stesso Max Bunker, autore anche di illuminanti redazionali.
Nelle sue attività illegali, Tuta-di-Scheletro fa sfoggio della conoscenza di arti marziali, oltre che a mostrare fisico atletico e abilità acrobatiche; l’ex acrobata è inoltre anche abilissimo nel travestimento.
Il suo costume sarebbe giallo, come lo stesso Bunker afferma di aver deciso (anche questionando con i cineasti della prima pellicola di Kriminal). Ma forse non aveva controllo o potere contrattuale con l’editore francese, a giudicare dal modo in cui le copertine, pur evocative, di questa serie sono state cucinate oltralpe.
Lola Hudson è la conturbante e bellissima compagna di vita e complice di malefatte di Kriminal.
Caratterizzata da un intenso colpo di fulmine, la loro relazione ha superato anche la passione sfrenata che Tony Logan dimostra nei confronti delle donne. Con Tuta-di-Scheletro ha persino avuto un figlio, drammaticamente ucciso dallo spietato boss malavitoso noto come Mister Ypsilon. Mister Ics, o Misterix, è tutt’altra persona (e testata). Qui sotto una sua copertina di passaggio, dipinta di Dino Battaglia (mi spiego?).
Sopra, un esempio di quarta di copertina, il cui cartoncino cheap era segnato dagli spaghi che legavano i pacchi di copie diffuse dai distributori nelle edicole.
Le caratteristiche tecniche della nuova versione italiana, curata da Magic Press per i settimanali mondadoriani Panorama e TV Sorrisi e Canzoni:
Autori Max Bunker, Magnus
Pagine 256
Formato 14×21 cm, Brossurato, B&N e colore (rilegatura detta “all’olandese”, poco praticata in Italia, tipica per esempio delle guide del Touring Club, ma assolutamente funzionale per questo tipo di volumi)
Cura editoriale Magic Press (appunto)
Grafica della copertina Andrea Climinti per MdF srl
Grafica interna MP Studio
Euro 7,90
I volumi riproducono anche le copertine originali dei volumetti, preziose tempere di Luigi Corteggi (figura ancora attivissima nel settore delle fiere e delle mostre) e contengono note critiche e tecniche dell’ottimo Paolo Ferriani, un attento esegeta del Fumetto italiano che per troppo tempo era rimasto un po’ ai margini, e che ha l’opportunità di fare un ottimo, atteso rientro.
Grazie a GCM, chiudo in bellezza con una cover dei primi anni Settanta, quando in una sua ripresa francofona, Kriminal veniva pubblicato (sotto copertine nuove, ritualmente) con il nome di Krimi.