Non c’è nulla di “non a fuoco”, i quadretti sopra sono proprio così… Immagini colte nel momento in cui si muovevano, figurine zigrinate con plastica su cartoncino, simili a quelle, famosissime, che a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta venivano abbinate alle confezioni del famoso Formaggino Mio della Locatelli.
Alcune sono proprio fra queste, disegnate da Benito Jacovitti. Altre erano abbinate come premium ad altri prodotti, sempre disegnate dal papà di Cocco Bill nello stesso periodo, più o meno in concidenza con la sua creazione del gatto Maramio, pupazzo gonfiabile ammirabile (fisicamente) in questi mesi al Museo del Fumetto di Lucca nella mostra su Carosello.
Quelle di Jac sono figurine molto diverse da queste immediatamente sopra, americane, che raffigurano un florilegio di personaggi dell’etichetta Harvey Comics, da Casper il fantasma al forzuto pulcino Baby Huey.
E che dire, invece, delle popolarissime figurine dei calciatori? Prima di essere rettangolari, negli anni Venti del Novecento se ne producevano (poche) sempre in cartoncino, ma di forma circolare.
“Che sia quanto resta del contenuto di palline di plastica trasparente?”, potrebbe chiedersi qualcuno.
No, impossibile, all’epoca la plastica non esisteva ancora, nemmeno autoctona fatta (per dire) con il muco di bove.
E che dire delle indimenticabili figurine sagomate prodotte dall’industria lombarda Plasteco?
Quella con Pietro Gambadilegno è una di esse. Si otteneve acquistando due scatole di formaggini.
Quelle sotto, invece, si acquistavano in edicola a metà anni Sessanta: due per bustina; editore Enrico Patuzzi.
Ai lettori de Gli anni d’Oro di Topolino non sfuggirà che il Gambadilegno riprodotto in questo caso è tratto dalla copertina dell’Albo d’Oro dal titolo Topolino e la barriera invisibile.
A questa pagina, nel blog Lele Collezionista, un’ampia selezione di figurine della Plasteco.
Di figurine di ogni tipo, di collezionismo di Fumetti e “carte povere” in generale si parlerà nell’incontro di mercoledì 14, a Campi Bisenzio, nell’ambito di Oltremodo (Festa Democratica), grazie all’organizzazione di Bruno Santini, attore di cinema, radio, televisione.
Giungerci è facile. Fra Prato e Firenze si arriva nella località toscana e si cerca la famosa Rocca Strozzi. Da lì è facile raggiungere, a piedi, il luogo dell’incontro, in un tripudio di persone, stand, iniziative.
Naturalmente l’ingresso è gratuito.
Con il sottoscritto saranno presenti, come si legge sopra, il mercante (già editore de Il Penny) Stefano Bartolomei e il collezionista di figurine, e di album delle stesse, E. Tirini.
L’iniziativa è dedicata alla memoria del “Nerbiniano” Silvio Di Miceli, commerciante di fumetti di antiquariato, profondo conoscitore del mercato sin dalla prima ora, al momento della riscoperta del medium, nei primi anni Sessanta, presenza costante alle principali mostre mercato del settore da sempre.
Dalle 21:15 l’incontro andrà avanti con curiosità, aneddoti, tante immagini di ogni settore merceologico di interesse collezionistico legato al Fumetto e all’Immagine. Meglio se con l’intervento del pubblico, con le loro domande, obiezioni, aneddoti; i più interessati e temerari potranno anche portare degli esemplari delle loro collezioni per farsele valutare. Sarà un incontro che ci vedrà sul palco a somiglianza di quanto è avvenuto, nella stessa località, circa un anno fa (foto sotto).
Da sinistra, il collezionista e sceneggiatore Moreno Burattini (Zagor, Cattivik), il musicista e fumettista Daniele Caluri (Il Vernacoliere, Martin Mystère, Don Zauker), Bruno Santini, il presente blogger e Alberto Becattini (che mercoledì prossimo sarà invece al concerto dei Porcupine Tree al Pistoia Blues Festival (unica data italiana).
Sotto, il loro video per il brano Time Flies.
Secondo necessità, in base anche allo svolgimento del dibattito (con moltissime immagini proiettate da descrivere ai presenti, si parlerà anche di tavole originali, un mercato che in Italia ha qualche sussulto in tempi recenti, mentre era completamente sconosciuto e snobbato fino a un quarto di secolo fa (sotto, una copertina origibnale della Blondie di Chic Young e altri pezzi pregiati) o di Illustrazione. O di albi rari, come questo (sotto), di Audax.
Fra gli altri, vi sono anche dei collezionisti di tavole erotiche di Guido Crepax, Leone Frollo, Milo Manara o del classico Alberto Vargas, per esempio. La sua meravigliosa illustrazione in questo post, con la ragazza dal cappello trasparente, era stata pensata per la rivista maschile Esquire, una sorta di antesignana della più esplicita Playboy.
L’immagine di Blondie è chiaramente un montaggio di pezzi di disegno rimontati per la copertina di questo comic book della Harvey Comics.
La striscia di Bringing Up Father (Arcibaldo e Petronilla) è uno dei tanti piccoli capolavori di Geo McManus.
Evidenziando una vignetta in dimensione quasi originale, si capisce meglio il lavoro dell’artista.
Vabbe’, stop; per questo post piantiamola qui!
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