JOE MESSERLI, REST IN PEACE!

Messerli Flintstones

Dire che è un brutto momento è una banalità, certo.

Il topic l’avete già letto nel titolo: se n’è andato anche Joe (Joseph) Messerli, disegnatore non certo sulla punta della lingua dei lettori e degli appassionati italiani, spesso ignari, comunque, che quelle particolari vignette che una volta avevano visto, quelle tavole che li avevano fatti sorridere, erano frutto del suo lavoro, in tutto o in parte. Come le vignette degli Antenati (dei Flintstones) che ho postato supra, disegnate dal fenomenale Gene Hazelton, ma provviste di inchiostrazione e di lettering, entrambi superbi, di Messerli.

Sotto, la tavola domenicale per intero, per chi desidera, CLICcandoci sopra due volte, ispezionarla più in dettaglio e magari sorridere, ammirare.

© Hanna-Barbera, naturalmente.

Messerli

Messerli era texano. Anche facendo il giro dei siti della rete, compreso l’informatissimo INDUCKS, non troveremo la sua data di nascita. Probabilmente, nemmeno sue foto, a parte quella di un angolo del suo studio, che riproduco più sotto, e questa, a corredo di un suo articolo scritto per il Twilight Zone Museum.

Messerli-1

Jmesserli studio

Si sa che era nato forse alla fine degli anni Venti, Messerli, schivo-e-reticente-ma-non-troppo, con un sito personale e più di un riferimento in pagine sparse nel web. Forse aveva superato da tempo l’ottantina, ma più verosimilmente no. Mettendo insieme vari dati, sembrerebbe essere stato della classe 1931, se è vero che giovanissimo, appena diciottenne, era nel business dei fumetti, lavorando senza essere accreditato (pensate un po’), con Charlie Plumb, proprio l’autore di Ella Cinders (Ella Parella) della quale abbiamo parlato recentemente in questo blog, qui. Poiché la sua partecipazione a questa serie dell’United Features Syndicate sembra che sia cominciata nel 1949, i conti sono presto fatti.

Qualche illustre studioso del settore, se può, confermi o contesti.

Jmesserl-Foofur

Nella sua carriera, Messerli ha fatto di tutto.
Per la Western Publishing, dagli anni Settanta, fino al 1984, ha disegnato storie di Robin Hood (il volpacchiotto di Disney); per la Warner Bros. si è occupato di Sam il pirata, Porky Pig, Bugs Bunny, Daffy Duck; per Walter Lantz di Woody Woodpecker; per la DePatie-Freleng della Pantera Rosa (Pink Panther).

Jmesserl-Bbunny(1)

Ma forse la cosa della quale questo dinamico texano è andato sempre molto orgoglioso, forse più di ogni altra cosa, è il primissimo logo per la serie Ai confini della realtà (The Twilight Zone).

Jmesserl-logo

In questo sito, peraltro molto rigoroso nel listare l’attività dell’artista, si leggono anche queste due righe sibilline e un po’ aspre:
Joseph has “ghosted” the work of four well-known artists. Two of them are dead. We assume those two are now “ghosts” in their own right.

GK 51

Notizie per chi si trova Oltreoceano e vuole salutarlo per l’ultima volta:
Joseph Messerli passed away quietly in his sleep on June 23rd, 2010.
He will be missed by his family, friends and colleagues
.

A viewing will be held from 4:00 – 7:00 PM on Friday, July 9th at
th
e Spear-Miller Funeral Home, 39 South Benson Road, Fairfield, Connecticut

A funeral mass will be held at 10:00 AM at St. Anthony of Padua Church, 149 South Pine Creek Road, Connecticut. 

  • Lorella C. |

    Di queste tavole con i Flintstones, e altre con Yoghi, ne ho viste su dei vecchi “Eureka”. Molto belle, migliori di quelle dei fumetti pubblicati in edica sui “giornalini”. Naturalmente i nomi degli autori non erano indicati, tutto passava sotto la sigla magnifica “Hanna-Barbera”.

  • Luca Boschi |

    Ciao, Giulia!
    In effetti, non so se tutto il cumulo di informazioni sarebbe trasportabile altrove.
    Come ho scritto altrove, l’insoddisfazione dei bloggers è somma, qualcuno ha deposto le armi e se n’è andato (anche se le loro icone continuano a essere visibili, e forse va bene così, non sarebbe bello mostrare che di punto in bianco si è provocato tutto questo scontento con una mossa inopportuna), altri ci sono ancora ma non scrivono o lo fanno svogliatamente, perché la nuova grafica e la nuova collocazione ha penalizzato tutti quanti.
    Quello che ci si domanda, nelle mailing list, è cosa ci si aspettava dalla “dirigenza”.
    Ma probabilmente, per chi scrive di energia, di ambiente, di tecnologia, questa grafica austera va anche bene, anche se i lettori non ne sono certo richiamati.
    Poi, mi dicono che questa di Nòva è una zona franca. Il sito del “Sole” è diventato a pagamento, il che, credo, porterà a un’ulteriore diminuzione dei contatti e dei lettori stessi del giornale.
    Se le cose stanno così, i nostri “visitors” non sono fra quelli che per caso si spostavano nei blog dopo aver letto gli articoli del “Sole”, penso che in gran parte sia tutto pubblico “nuovo” per il giornale stesso. Siamo noi a richiamarlo.
    Insomma, per il momento io, Tito, Marco Lupoi, Graziano Origa – Joe Zattere e (forse) Claudio Nader viviamo la contraddizione.
    Vediamo se vi saranno sviluppi (di solito, se ci sono, sono negativi) e come andrà a finire.
    Naturalmente ho avuto delle proposte di trasloco, molto cortesi, anche da un editore dall’attività molto interessante.
    Adesso, magari trasferiamo il discorso in coda a un altro post, anche se egualmente OT, magari quello successivo, dove si parla del termine “Fumetti”.
    Mi sembra giusto che i commenti a questo siano rivolti a un ricordo diretto a Jeo Messerli.
    Cari saluti e grazie!
    A rileggerci presto, domani sciopero contro “Il bavaglio di Angelino” (perfetto titolo per una storia ridicola come questa).
    Luca

  • Giulia S. |

    In effetti, questo “restyiling” con tutto quel nero è davvero mortificante e per nulla invitante…e soprattutto anestetizza quel piacere molto delicato e privato di immergersi nella dimensione del “cartoonist globale”.
    Se ti senti in un recinto, non puoi allora evadere anche tu? Che cosa ti fa desistere? Con tutti i disegnatori e grafici che conosci… o hai bisogno di qualche suggerimento? E se un giorno traslocassi, riisciresti almeno a portarti dietro tutto l’archivio dei tuoi interventi, una miniera di informazioni e spunti che è il vero capitale a tua e nostra disposizione e che non vorrei MAI perdermi. Un caro saluto, Giulia

  • Luca Boschi |

    Grazie molte per le precisazioni, soprattutto ad Armando, che ha scovato la data di nascita di Messerli.
    Non è che avessi sbagliato di molto (qualcuno dovrà correggere sull’INDUCKS, dove ancora si parla dei 20es).
    Il resto del commento è un’autocitazione da un commento ad altro post, che forse rischia di passare inosservato.
    E’ una risposta a Orlando Furioso, che diche che ci/mi seguirà, se deciderò/remo di abbandonare la piattaforma di Nòva, la cui grafica allontano i lettori e la loro voglia di commentare.
    Vari altri bloggers, in privato, hanno lamentato la caduta verticale dei commenti.
    Io, inoltre, affermo di essere stato recisamente penalizzato da questa impostazione “seriosa”, che non si confà affatto ai contenuti del blog (forse sarà adatta a chi parla della Borsa di Tokyo, ma io che c’entro?).
    Diciamolo chiaramente che questa nuova grafica del Sole 24 Ore è stata un flagello e che chi ha creduto (???) di migliorare la situazione ha fatto più danni della grandine.
    Non so chi sia, né, come ben è noto, nessuno ha mai avvertito o (peggio) si è consultato con noi.
    La mia impressione è sempre stata quella di essere una massa di “buoi” spinti alla cieca in un nuovo recinto.
    Boh! Molte persone che ancora appaiono con le loro facce in “Nòva” non ci sono più (non le troverai, non risponderanno), e chiedono di essere cancellate anche dalla linta di discussione alla quale partecipiamo da tempo, e nella quale praticamente tutti quelli che intervengono sono insoddisfatti del trattamento riservato a noi blogger dal Sole 24 Ore.
    Un bel danno, non c’è che dire.
    Dobbiamo sperare ancora che qualcosa cambi?
    Com’è noto, questo blog è molto seguito (ora molto meno, dopo questa bella pensata calata dall’alto, non inattesa ma… ci aspettavamo qualcosa di meglio; i suoi dettagli non erano comunque annunciati) e questo è un suo punto di forza.
    Nello stesso tempo, indipendentemente da quel che faranno gli altri “compagni fumetteschi di Nòva” (Tito Faraci, Graziano Origa, Marco M. Lupoi, Claudio Nader – il quale, credo, ha smesso di scrivere già da un po’), penso che che questo Cartoonist Globale abbia ancora una sua funzione.
    Notizie tristi come questa di oggi, la scomparsa di Joe Messerli, sono ben in evidenza nel web. Se provi a digitare con Google la trovi fra le prime che, worldwide, parlano di questo versatile e infaticabile fumettista.
    E allora, cosa fare?
    Ciao per ora e grazie per la fedeltà, nonostante il Sole un po’ offuscato.
    Parliamone!

  • Tony |

    Charles Brubaker broke the news that cartoonist Ken Muse had recently passed away.
    http://detnews.com/article/20100621/OBITUARIES/6210322/1263/Cartoonist-loved-drawing–taught-at-MCC
    Last Christmas Joe Messerli mentioned that he was battling cancer.
    He was a rare talent. His career spanned several important decades and venues in cartooning, animation and design.
    Mr. Messerli was one of the great unsung creative forces, a working man’s cartoonist.
    Mr. Messerli worked on The Flinstones, Yogi Bear, Warner Brothers, Disney and Sesame Street characters, Dennis the Menace, Chip ‘n Dale, Heathcliff, Darkwing Duck, and a plethora of other characters.
    He ghosted the work of four well-known artists, one being Clifford McBride on his Napoleon comic.

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