Caio Gregorio (e NON Gregorio Pretorio come si legge erroneamente nel video visionabile cliccando sotto), il “guardiano del Pretorio” della Gammafilm, studio di film animati (e non solo) dei fratelli Roberto e Gino Gavioli, è soltanto uno dei “millanta” personaggi di Carosello, la cui grande mostra, Arrivano i moschettieri dell’animazione italiana, curata da Angelo Nencetti, si inaugura sabato 15 maggio al Museo del Fumetto Italiano di Lucca (MUF), per restare in piedi per molti mesi, addirittura sino al 31 dicembre (tutti i giorni 10-18, chiuso lunedì).
Per l’inaugurazione si annuncia la presenza, fra gli altri, di Sergio Toppi, Adelchi Gallone, Gino Gavioli (il designer della stragrande maggioranza dei cartoons della Gammafilm), Paolo Piffarerio, alcuni membri della famiglia di Paul Campani, Marco Pagot, figlio di Nino Pagot, attualmente titolare della società milanese Rever.
L’occasione della mostra rappresenta la più grande panoramica dedicata ai migliori autori dell’animazione televisiva italiana, realizzata grazie all’accordo fra il Museo del fumetto e la RAI, che ha messo a disposizione il suo ricco patrimonio filmico.
Ai visitatori viene proposto uno splendido viaggio multimediale che svela come sono stati ideati e realizzati Calimero, Cocco Bill, Capitan Trinchetto e tanti altri personaggi che i meno giovani ricordano sicuramente. I più giovani, assicura il comunicato stampa, invece possono cogliere attraverso le immagini l’evoluzione della società italiana dagli anni della Ricostruzione sino al cosiddetto “riflusso” e alla nascita dell’emittenza privata, nel notorio Far-West italico nel quale ha prevalso la legge del più forte.
In questo post alcuni esempi di animazione pubblicitaria dei grandi studi attivi nello Stivale. Di seguito, uno sketch cinematografico di grande interesse, con colori pregevoli e un design assolutamente moderno per gli anni Cinquanta nei quali è stato concepito.
Si deve a Nino e Toni Pagot, che con il loro validissimo collega Ferdinando Palermo realizzano uno spot per il sapone Palmolive.
Le donnine, alle quali impresta la voce Franca Valeri (celebre all’epoca per la macchietta radiofonica della “Signorina snob“) sono presentate nel volume del 1960 Storia dei cartoni animati, scritto dall’attento giornalista e umorista Gec (al secolo Enrico Gianeri) come esempio positivo di donne sensuali, disincantate e “non caramellose” (cito a memoria), in raffronto ad alcuni characters femminili dei cartoons americani dello stesso periodo.
L’immagine è un po’ scura, ma vale la pena di seguire tutto lo short (così trasmesso dalla Rai), chiuso da una coppia di animali antropomorfi che sembrano uscire da un altro film.
Sotto, il poster della manifestazione, ricavato in gran parte da una sorta di “allegoria” di Carosello realizzata nel 1977 da Mariano Congiu per Sorrisi e Canzoni TV.
Gino Gavioli è il character designer del ronzino di Vitaccia cavallina per la pubblicità dei succhi di frutta Derby.
Lo vediamo in uno short (con la voce di Alighiero Noschese che imita l’Alberto Sordi di Mario Pio), preceduto da un fumetto omonimo, uscito sul settimanale tascabile della Casa Editrice Universo Il Monello.
Seguono una pubblicità animata della Coca Cola (ancora prodotta dalla Gammafilm) e un episodio di Toto e Tata, ragazzini creati da Paul Campani (con la sua Paul Film) per la società dolciaria Motta.