ROLAND TOPOR SU “ALI BABA” SPECIALE

AliBabaSpecialeblog

Come promesso, il giornalista Renato Pallavicini ci ha inviato, generosamente, un regalo.
Sono immagini di un passato molto amato, formativo per un’intera generazione di appassionati di fumetti, alcuni dei quali si sono spinti (brutta razza, BLEAGH!) addirittura a fare i critici, i blogger, i recensori, o comunque i divulgatori di questo amato medium.

Chi ha mai visto questa immagine, per esempio?
Roland_topor_hand_zonder_titel_1976 Alcuni sì, la videro: quelli che tra lo sgocciolare degli esplosivi anni Sessanta e i micidiali Settanta, esplosivi anche in senso tecnico, si avvicinavano alle riviste più sofisticate, ambiziose e open minded.
Una era questa. Ali Baba.
Oppure (nome alternativo) Robinson.

Ma questo meraviglioso volume (perché tale è), disponibile soltanto per gli abbonati (dico bene, Renato?) lo videro davvero poche persone. Io ne ho incocciato due esemplari in tutta la vita ed è l’unico della serie che non possiedo (e non ho letto). Dentro, sicuramente, doveva esserci Jane di Hubbard.
E poi…

Ma questo era solo un trailer per le belle immagini di Renato che arrivano tra poco. Con una nota e una correzione.

Topor_rys

Restate in contatto, se incuriositi dal magnifico Topor.

Roland-ToporFrance

001

Bangjpeg

Panic

  • Gabriella |

    Conosco quasi tutto del sommario, ma non ho mai sentito parlare di Hector sapia. Sudamericano? Ispanico?
    Gabry

  • Vitaliano Vitali |

    Ciao, apprezzo l’intervento di Pallavicini, e in genere tutti i suoi articoli, come quelli di altri suoi colleghi.
    Mi punge vaghezza segnalarvi, oggi, quello di Maria Novella Oppo: Gli uomini del faccendiere-
    Lo condivido del tutto.
    Dice che i tg annunciano che il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci (poffarre!) è indagato per corruzione, insieme al coordinatore del Pdl (la sua sigla che significa? Indovinate, ora è chiaro) Denis Verdini e a quel Flavio Carboni sempre definito, con una punta di razzismo, «faccendiere sardo».
    Un tizio senza faccia per il pubblico, ma il cui nome riemerge ad ogni peggior ciclo del malaffare italiano. E un vero signor nessuno è pure Ugo Cappellacci, il cui unico merito, durante tutta la campagna elettorale, era di stare muto alle spalle di Berlusconi che prometteva all’isola lavoro, sviluppo e felicità eterna. Tutte cose svanite nel nulla subito dopo il voto, con il tracollo industriale della Sardegna e ogni genere di offesa e rapina al suo paesaggio naturale e morale.
    Ora Berlusconi, di fronte al dilagare degli scandali che coinvolgono il centrodestra nazionale e sardo, dice che «chi ha sbagliato pagherà».
    Benissimo.
    Allora cominci lui a pagare, visto che della cricca fanno parte solo uomini scelti personalmente dal «faccendiere milanese».
    Fin qui Maria Novella.
    Io aggiungo: “a pagare restituendoci ciò che ci ha preso”, da buon pidiellino.
    Mi meraviglio che gente perbene come Granata non sia scappato a gambe levate da questa associazione.

  • Gianni |

    Era un sommario da leccarsi i baffi!
    Wolinski, Pichard, Forest (super hard per quegli anni)… Non immaginavo Siné, che non era una delle colonne di Linus.
    Non ci sono più i volumoni per gli abbonati di una volta!
    Non so cosa fosse ftred.
    Con questa roba uno si “acculturava” a tutto tondo.
    Grazie a Renato per aver risvegliato questa memoria.

  • Renato Pallavicini |

    Grazie molte Luca, hai aggiunto degli splendidi Topor. Sì, dentro quello speciale riservato agli abbonati, c’era Jane di Mike Hubbard e poi, come da sommario:
    Krazy Valentina di Guido Crepax
    I disegni arrabbiati di Wolinski, Topor Siné
    Barbarella – 2^ parte di Jean Claude Forest
    Il Conte di Piombo di Hector Sapia
    Secondo tentativo, racconto di Sergio Turone
    Ulisse di Omero, Lob e Pichard
    Romeo Brown e le pugnatrici di Jim Holdaway
    Fred di Robert Crumb
    Letizia di Jerome Savary
    Alla prossima

  Post Precedente
Post Successivo