Riporto questa comunicazione, al fianco di una copertina di recente comic book incuriosente e degno di nota, ricevuta da Enzo di Frenna, attivissimo (come sappiamo) sul fronte della libertà di espressione nel web, anima di Diritto alla rete.
Siamo davvero messi (nuovamente) così male come scrive? L’obiettivo di far tacere le voci scomode è davvero più importante della catastrofe economica che rischia il Paese, al punto di sprecare tempo in Parlamento a far passare un nuovo decreto anticostuzionale?
Così sembra.
Ho sentito a telefono l’avvocato Guido Scorza, il segugio dei provvedimenti legislativi anti internet.
Il DDL Alfano che imbavaglia la cronaca giudiziaria e riduce il potere delle intercettazioni, non ha subito grandi modifiche. Quindi la norma che obbliga i blogger a pubblicare una rettifica relativa al contenuto di un post, entro le 48 ore successive alla pubblicazione on line, è rimasta intatta.
Ci sono due emendamenti che puntano a svotare questo aspetto della norma – di
cui uno è stato elaborato da un parlamentare del PD – ma a quanto mi risulta non sono stati recepiti.
Ciò significa che, se nelle prossime settimane venisse approvato il DDL Alfano, scatterebbe la museruola anche per i blog.
Che cosa possiamo fare? Che tipo di protesta possiamo inventarci?
Una roba semplice, di facile organizzazione, magari attraverso un tam tam della Rete. Inviatemi le vostre proposte nei commenti del mio blog. Nel frattempo mi faccio venire anch’io un’idea.
Enzo Di Frenna
amministratore del network
www.enzodifrennablog.it
Sotto, un bel video animato, che sembra adatto al caso Scajola, a quello di Ciarrapico e (pare) a quello di Lunardi, tutti esponenti del Partito dell’Amore. E’ opera di Andreas Hykade (Ring of Fire, Runt).
Dentro, fra gli altri, c’è anche Paolino Paperino. Ci sono Droopy, Betty Boop, Spider-Man, Koko the Clown, Charlie Brown e svariati altri, fra cui Karl Marx e Adolf Hitler.