CONTINUAVANO A CHIAMARLO BENITO (CON IL PRIMO CARTOON GRECO!)

Benito Fuehrer Face

Il contestato 1° maggio 2010, quando nei supermercati più si lavora e si sgobba come nulla fosse, per continuare a offendere simbolicamente un tantino di più, giusto per gradire, i lavoratori e i loro diritti, è un ottimo momento per ricordare qualche tristo figuro del passato dal quale ci liberammo, ma i cui nefasti veleni ricicciano anche oggi, sotto forme vieppiù nuove e insidiose.

Alfredo Castelli, che mentre questo post va al online in modo automatico è a Napoli COMICON insieme a una torma di autori, editori e appassionati, mi aveva suggerito qualche tempo fa di cercare su YouTube quello che potrebbe essere considerato il primo film d’animazione greco.

E’ una parodia satirica del Duce del Fascismo, il quale con gli italiani del suo esercito, naturalmente, non fa una bella figura, dopo aver stolidamente dichiarato “spezzeremo le reni alla Grecia”.

In questo post, chi vuole può vedere anche una serie di parodistiche caricature del nonno di Alessandra e del suo degno compare e “padrone” Adolf Hitler, tutte tratte da disegni animati statunitensi, a cominciare da quella sotto, dove Benito Amilcare Andrea Mussolini compare su un cavalluccio a dondolo in I’ve Got to Sing a Torch Song (regia di Tom Palmer; Warner Bros.; 1933).

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Sotto, una breve spiegazione su questo First Greek animated feature (1942-1945).

Titled “Ο Ντούτσε αφηγείται” (Il Duce racconta), this anti-war short animated film began in the greek island of Sifnos during the italian fascist occupation in 1942.

One can see what a daring move that must have been.
The animator was Stamatis Polenakis. He made the drafts in Sifnos and after Greece’s liberation he moved in 1945 in Athens. There, together with Papadoukas and Merevidis, the filming process began.

The film then was virtually buried till it was discovered in 1980. For a country like Greece, not so well known for her animated features, the importance of this movie is immense.

Humorous in tone it has some similarities with the anti-Axis cartoons of that era, especially those of Europe.

In the film Mussolini in his castle has in front of him Italian History and he narrates the great deeds of the fascist army during the invasion of Greece in 1940. But as he narrates those deeds, in reality the completely opposite occurs, thus ridiculing him and his boastfulness.

The introductory credits mention: “This short Mickey Mouse type movie is the first in its kind that was filmed in Greece. For that reason we ask the audience to judge this movie with clemency”

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Il © dei fotogrammi è dei rispettivi aventi diritto.

  • Raffaele il Fustigatore |

    “I soldi Rai alla moglie di Bocchino”, era il titolo d’apertura del 30 aprile del Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi diretto dal sicario Vittorio Feltri. Berlusca ordina di stroncargli chi gli si mette di traverso e Feltri esegue mettendo su polveroni propagandistici indegli paesi civili,.
    Non del suo giornale né di se stesso, che civili non sono.
    Gli attacchi calunniosi a Fini, alla sua suocera, lo scandalo Boffo e ora ‘sta cosa di Bocchino parlano da soli. Il giornale dovrebbe essere chiuso dalla “Buoncostime” e i rredattori tornare sotto il lampione.
    Paese incivile, speriamo che Bersani e Di Pietro, con tutti noi in appoiggio, facciano un bel Piazza Pulita.
    Schifoso l’attacco contro il deputato finiano, che qualche giorno fa ha dovuto dare le dimissioni da vicepresidente vicario dei deputati del Pdl.
    Nella trasmissione di Maria Latella “L’intervista”, in onda su SkyTg24, Bocchino replica alle accuse, e le rilancia: “E’ vero che mia moglie ha contratti con la Rai per diversi milioni, in quanto titolare di una società che produce fiction, vendendole anche alla Tv pubblica. Fanno altrettanto le società della famiglia Berlusconi, che sono infatti i primi fornitori della Rai”.
    Ed è vero.
    Ma il Feltruccetto, non è stato pagato dal suo padrone per scrivere questo, è stato pagato per l’opposto. Ergo, non lo scriverà mai.
    Non ne possiamo più. Mangiapane a tradimento.
    Nello stesso articolo si citano un contratto con una società intestata a Francesca Frau, madre di Elisabetta Tulliani, compagna del presidente della Camera Gianfranco Fini, e uno con la Casanova di Luca Barbareschi, anch’egli sostenitore di Fini. E, per quanto riguarda la ‘suocera’ di Fini, si sottolinea come le società della famiglia Frau-Tulliani siano nate pochi anni fa “più o meno da quando la signora Tulliani si è fidanzata con Fini”, a differenza della società di Gabriella Buontempo, che produce programmi per la Tv da oltre 20 anni.
    Il deputato insiste poi sul fatto che al momento non è certo un illecito che i familiari degli esponenti politici producano programmi per la Rai: “E’ come se io accusassi il premier (che NON è, ricordo, un “premier”, del fatto che il maggior produttore di programmi per la Rai sia la Endemol, di proprietà di Berlusconi e dei suoi figli. Ma non lo trovo scandaloso: la Endemol è una grande società che fa produzione, ricchezza e audience”.
    Io invece lo trovo scandalosissimo.
    Chi se ne frega se alla Endemol c’è gente brava.
    Si produca i programmi per la fetida Retequattro, no?
    Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Degni eredi dei truci figuri di questo post.

  • Jenny la tennista |

    Forse il film greco è un po’ rudimentale ma sembra una grossa riscoperta. Non ne ho letto (mi pare) né nel libro sull’animazione di Rondolino né in quello di Bendazzi.
    Ma non so tutto dell’animazione mondiale. Mi sembra in ogni caso una grossa cosa.
    Bravo Alfredo Castelli, e grazie al blog. Ciao!

  • Vitaliano Vitali |

    A proposito di Benito e del suo emulo, mi sembra interessante cosa si legge qui. Sono commenti di gente comune, dopo le intercettazioni Berluska- Saccà, affinché lo liberasse di una “bionda pericolosa”.
    http://liberoblog.libero.it/leggi_commenti.php?idn=bl8077.phtml&cat=cultura_spettacolo&group=2
    Forse il consiglio dei ministri era già pieno e non c’era modo di darle almeno un sotto-ministero, un lavoro da usciera presso una segreteria del PdL (ammesso che di segreterie il PdL non ne abbia una sola, in quel di Arcore)?
    Aggiungo una notiziola di dagospia: MA COSA ASPETTA A DIMETTERSI IL MINISTRO PER LO SVILUPPO (DI CASA SUA) SCAJOLA? – PER COMPRARE LA MEGACASA CON AFFACCIO TERRAZZATO SUL COLOSSEO, IL COSTRUTTORE DIEGO ANEMONE GIRÒ A SCIABOLETTA UNA PROVVISTA IN NERO DI 900 MILA EURO – #2- DUE APPARTAMENTI IN REGALO PER COMPRARE IL GENERALE DELLA FINANZA PITTORRU – #3- LA GENEROSITÀ DI ANEMONE ANCHE PER LORENZO BALDUCCI, FIGLIO DI ANGELO: 1 MILIONE E 100.
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-15149.htm
    Vitaliano

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