CHRISTIAN MIRRA A “TATAMI”, SUL G8 DI GENOVA

Nottediaz Marco Schiavone e Tito Faraci, che ne parla in questo post del suo “blog fratello”, sono gli editor all’importante graphic novel di Christian Mirra Quella notte alla Diaz, per la collana Guanda Graphic.

Come ormai molti “transitanti” del web sanno, il libro, molto venduto, è la testimonianza a fumetti diretta dell’esperienza vissuta in prima persona dall’autore nel tragico, vergognoso luglio del 2001 a Genova; un momento di svolta, a mio avviso, nella gestione della “cosa pubblica” in Italia. Il modo in cui sono state gestite le manifestazioni del G8 lo dimostra. Di questo, per fortuna, si è parlato la settimana scorsa anche in Rai, in particolare nel programma notturno (ben) condotto da Camila Raznovich Tatami di domenica 8 febbraio.

Sotto ve ne mostriamo la parte che è stata inserita su YouTube, non di qualità perfetta, qualche scena si disgrega un po’, ma vale la pena vederla se non lo si è fatto su RaiTre, dove comunque non sono andate in onda tutte le dichiaraziani dell’autore. Sono state censurate, infatti…

… quelle sulla strategia esplicitamente esposta di Francesco Cossiga in questa pagina della rassegna stampa del Governo Italiano, e che somiglia impressionantemente a quella adottata negli anni Settanta durante una manifestazione indetta dal Partito Radicale, dove fu uccisa la povera Giorgiana Masi.
Grido Ne riporto uno stralcio, dove Cossiga offre alcuni suggerimenti di “strategia democratica” (definizione sua, non facile ironia) a Maroni in tema di ordine pubblico:

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che…
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti»
.

Christian è stato uno dei “ragazzi della Diaz”: picchiato e arrestato dalla polizia, confinato in un ospedale e poi costretto a lungo calvario in tribunale. Nel fumetto racconta il suo punto di vista.

Christian Mirra (Benevento, 1977) è illustratore, scrittore e grafico pubblicitario.
Ha realizzato due libri per l’infanzia, Il vecchio e il bambino (2001), con testi di Paolo Ferrara, e Il compleanno dell’Infanta (2005), adattamento di un racconto di Oscar Wilde.
Come fumettista ha realizzato insieme a Sergio D’Argenio e Antonio Cella il racconto Monnezza (2009).

Sotto, un recensione recente al suo libro, raccolta da Massimo Calandri, pubblicata sull’edizione genovese del quotidiano La Repubblica.

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  • Ambrogio Zappalà |

    Un po’ di giustizia sembra profilarsi all’orizzonte, stando al reportage uscito oggi sui giornali. Su Repubblica, MASSIMO CALANDRI riporta che oltre un secolo di carcere (giustamente) è stato chiesto per gli agenti e i super-poliziotti.
    Il procuratore Pio Macchiavello ha concluso la sua arringa con le richieste di pena per i110 anni di reclusione e passa per 27 imputati (purtroppo, però, per uno dei poliziotti è già scattata la prescrizione; giustizia non ci sarà mai).
    “Non si possono dimenticare le terribili ferite inferte a persone inermi.
    La premeditazione, i volti coperti. La falsificazione del verbale di arresto dei 93 no-global. Le bugie circa la presunta resistenza dei no-global. La sistematica ed indiscriminata aggressione.
    L’attribuzione a tutti gli arrestati di due molotov che erano state portate nella scuola dagli stessi poliziotti”.
    Che ha preso atto dell’intervenuta prescrizione per molti reati (restano in piedi il falso ideologico, le lesioni personali gravi ed un caso di peculato) ma non vuole siano concesse agli imputati le attenuanti generiche.
    Pesanti richieste per alcuni funzionari oggi ai vertici del Ministero dell’Intero: 4 anni e 10 mesi di reclusione per Francesco Gratteri, attuale capo dell’Antiterrorismo, e per Giovanni Luperi, oggi responsabile dell’Aisi (l’Agenzia informazioni e sicurezza interna), l’ex Sisde.
    Quattro anni e 6 mesi per Gilberto Caldarozzi, che fu tra gli investigatori che catturarono Bernardo Provenzano e che oggi dirige il Servizio centrale operativo. Stessa richiesta di pena per Spartaco Mortola, nove anni fa capo della Digos genovese e ora questore vicario a Torino.
    Quattro anni e dieci mesi per Vincenzo Canterini, che era il numero uno della “Celere” romana – il disciolto Nucleo Anti-Sommossa – che fece irruzione nella scuola occupata dai no-global.
    Il 21 luglio 2001, poco prima della mezzanotte, i poliziotti sfondarono il portone di ingresso della scuola di via Cesare Battisti: cercavano fantomatici Black Bloc, trovarono delle persone inermi a braccia alzate. Li massacrarono di botte – cinque ragazzi finirono in prognosi riservata – e li arrestarono illegalmente con prove fasulle: secondo l’accusa, tutti erano partecipi e consapevoli di questo vergognoso piano.

  • Stefano Priarone |

    A Tatami ci sono stato anch’io (anche se a parlare di temi più leggeri) un paio di mesi fa, e per pura promozione, eccovi un mio duetto con Cristina Del Basso:


    Ciaoissimo
    Promotin’ Steve

  • Christian Mirra |

    Grazie Luca per questo post ! E soprattutto per aver riportato in modo cosí fedele le dichiarazioni di Cossiga. A mio avviso quelle dichiarazioni rivelano in modo chiaro la strategia di repressione adottata anche a Genova.
    Non mi stupisce che abbiano censurato alla RAI questa parte della mia intervista e ti ringrazio di cuore per aiutarmi a diffonderla.
    Christian

  • Ebreo Errante |

    Mercoledì 17 febbraio, alle ore 18.00, presso La Feltrinelli Libri & Musica di Bari (via Melo, 119), Faro Records, presenta ufficialmente “Travelling without gravity”, il nuovo album de “La Biblioteca Deserta”, distribuito da Ufo Solar.
    La giovane post-rock band pugliese, in un unico ed imperdibile set acustico, aprirà le porte alle emozioni e all’immaginazione.
    L’armonia e le singole note in chiave strumentale irradieranno il pubblico spezzando lo “status quo” di una società povera e senza carattere.
    Sarà un percorso preciso, netto, incentrato sulla stimolazione interiore e il respiro intellettuale. La musica è il veicolo, viaggiare senza gravità sarà l’obiettivo.
    Interverranno:
    Michele Casella (Giornalista e Critico musicale)
    Fabio Losito (Musicista ed Esperto del settore)
    Gigi Fasanella (Produttore Faro Records)
    L’evento sarà trasmesso in diretta in streaming su http://www.ufosolar.com.
    Si allega comunicato stampa.
    Distinti saluti.
    UFO Solar

  • Marco |

    Bravo Christian! E’ importante che i fumetti non siano staccati dal nostro mondo, ma siano usarti come uno strumento in più per leggerlo e per raccontarlo. Bravi tutti quanti si sono prodigati per questa opera, quindi anche Faraci e Schiavone e Guanda che ha avuto la sensibilità di affrontare questo tema non facile.

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