Mai momento sembra più azzeccato di questo per riparlare, come annunciato da tempo, dell’eccezionale Up e, in proposito, di e con uno dei suoi artefici: Enrico Casarosa.
Infatti, le nominations per gli Oscar® di quest’anno, appena uscite, stanno facendo nuovamente parlare di questo film della Disney-Pixar di grande successo, che (come abbiamo già scritto qui) dallo scorso 27 gennaio è disponibile per l’acquisto nei formati Blu-ray DiscTM e DVD.
Questo lungometraggio d’animazione in 3D che ha aperto lo scorso Festival di Cannes adesso aggiunge ai suoi già svariati primati anche qualche apprezzamento nuovo.
Ma andiamo per ordine.
Ecco quali sono le nominations per la categoria BEST ANIMATED FEATURE appena sfornate:
Coraline (tratto dal libro omonimo di Neil Gaiman) – Henry Selick
The Fantastic Mr. Fox (il film con la volpe e gli altri animali realizzato con tecnica tradizionale, ancora non distribuito in Italia, genuino e degno di svariati asterischi) – Wes Anderson
The Princess And The Frog (La principessa e il ranocchio) – John Musker, Ron Clements
The Secret of Kells (l’ottimo lavoro prodotto in Irlanda che abbiamo cominciato ad annunciare oltre un anno fa) – Tomm Moore
E infine UP – Pete Docter
Che, attenzione, è stato nominato per ben for 5 Academy Awards.
Oltre a quella come miglior lungometraggio animato, è a stato nominato come BEST PICTURE (in assoluto, senza distinzioni di modalità espressive!), SOUND EDITING (Michael Silvers e Tom Myers), ORIGINAL SCORE (Michael Giacchino) e ORIGINAL SCREENPLAY (firmato da Bob Peterson e Pete Docter, da una storia di Pete Docter, Bob Peterson e Tom McCarthy).
La notizia clamorosa è che nella storia del cinema di animazione combinata a quella degli Oscar, questa è la seconda volta in assoluto che un film animato, superate svariate forche caudine, è stati incluso nella categoria Best Picture.
La prima volta è accaduto con La bella e la bestia (The Beauty and the Beast) nel 1991.
Ancora più importante, per gli appassionati di animazione “a tutto tondo”, è il fatto che Up, nella cerimonia di poche ore fa, ha ricevuto questo apprezzamento insieme a un altro film in animazione, Avatar (quello che ha totalizzato, ricordo ancora, il maggior incasso nella storia del cinema).
Tirando le somme, il momento è storico: mai prima d’ora due lungometraggi animati (benché appartenenti a famiglie e concetti di animazione assai diversi, ma apparentati dal 3D) sono nominati come miglior pellicola in una “botta sola”.
Niente male.
Veniamo a Enrico Casarosa, genovese, che lavora come storyboard artist ai Pixar Animation Studios, dove si è recato dal gennaio 2002, cominciando a lavorare agli storyboard di Cars e di Ratatouille, per fare lo stesso con Up.
Luca Boschi: Anche se lavori in Pixar e ti sei formato negli Stati Uniti, a New York, so che la tua prima fascinzaione per i disegni animati ti è giunta dagli anime trasmessi in televisione quando abitavi ancora in Italia.
Enrico Casarosa: Sì, da piccolo, quando abitavo a Genova, ero rimasto colpito in paricolare da alcune serie, come Lupin III o Conan il ragazzo del futuro.
Erano disegni animati che, avrei scoperto in seguito, avevano l’impronta di Hayao Miyazaki, dal cui lavoro sono stato molto influenzato, almeno in un primo tempo.
LB: La tua educazione a lavorare in team è avvenuta completamente negli States, oppure in Italia avevi già avuto dei contatti conn degli Studi di animazione, prima di “prendere il volo”?
EC: Ho seguito solo un corso di illustrazione, a Milano, per un anno. Poi negli Stati Uniti, quando avevo poco più di vent’anni, ho frequentato la School of Visual Arts and illustration al Fashion Institute of Technology. Uno studio non specialistico sui disegni animati, ma molto utile comunque.
LB: La tua specializzazione non è tanto nell’animazione vera e propria dei personaggi, quanto in una fase che la precede e che spesso, soprattutto dai profani, è sottovalutata: quella della costruzione degli storyboard.
EC: Sì, sottovalutata per errore, perché è sempre molto imprtante lavorare su una buona storia. Prima di unirmi alla Pixar, mi ero occupato sempre di storyboard per i Blue Sky Studios, quando erano in lavorazione il primo film del ciclo L’era glaciale (Ice Age) e Robots.
LB:La cosa ci riguarda un po’, perché in Italia, a Napoli Comicon, nel 20, abbiamo ospitato la prima nazionale di Robots, doppiata nella nostra lingua. Si tratta sempre, quindi, di collaborazioni a pellicole in 3D…
EC: No, ho anche lavorato come background designer (occupandomi, naturalmente, dei fondali) e come storyboard artist per svariate serie televisive animate con tecnica bidimensionale per il Disney Channel, fra cui 101 Dalmatians (la versione televisiva della Carica dei 101), PB & J. Otter e Doug.
Il seguito nella seconda (e ultima) parte.