SEGNALI DI NATALE (con SANTIAGO SCALABRONI e GUSTAF TENGGREN)

Navidad 2009
La festa in questione è ancora abbastanza lontana, ma i segnali sono chiari.
Il cartoonist Santiago Scalabroni Ceballos, che ha un suo apposito sito, ce ne invia uno significativo.
Per chi non conosce di nome Scalabroni, be’, può darsi che abba incocciato, senza saperlo, nel suo lavoro, poiché è stato un dei disegnatori di Donald Duck per la Gutembergus-Egmont Publishing e le sue storie con Paperino sono comparse in tutto il mondo.
Sotto, il bozzetto a matita di una sua illustrazione (© Disney) che può essere utile individuare il suo stile per chi lo desidera.

Con un doppio CLIC sull’immagine, essa s’ingigantisce ed è possibile vedere qualche “trucchetto”.

Santiago
Per esempio, il fatto che Scalabroni abbia appiccicato una “toppa” per le scritte all’interno del carretto di Babbo Natale per inserire le scritte sui disastri che affliggono l’umanità in questo dicembre (e ancora per molto).

Come Scalabroni coltiva una sua vita artistica anche al di fuori del mondo Disney, così aveva fatto anche il grande illustratore Gustaf Tenggren, che Cartoonist Globale aveva presentato in questa occasione a proposito del suo lavoro ispiratore di Biancaneve e i Sette Nani, che sarebbe proseguito egregiamente con analoghe caratteristiche anche per Pinocchio.

Così, arriviamo intorno al 1940, periodo in cui Tenggren decide di dare una svolta netta alla sua attività di illustratore.

3 Porcelli

Come per altri animatori o disegnatori che non si ritrovano più nel clima mutato che lo coinvolgono, sia al lavoro negli Studios che sul quadrante internazionale, con la Seconda Guerra Mondiale appena scoppiata, Tenngren scegli di non realizzare più illustrazioni secondo i canoni prevalenti dei suoi colleghi europei. Quelli che avevano anche influenzato profondamente gli stili Disney succedutisi negli anni precedenti.
Una leggenda vuole che Tenggren prenda tutti i lavori che ancora possiede (fortunatamente non quelli per Disney, conservati con scrupolo nella morgue e giunti sino a noi) e li bruci in un rogo impietoso in strada.

Profumatamente pagato prima della guerra, con i tagli generalizzati del 1940, Tenggren pensa prima di semplificare il suo stile per correre di più e guadagnare quanto basta con un aumento della sua produzione.
Ma poi, amante del suo lavoro, dopo aver operato una sintesi che lo soddisfa indugia di nuovo con il colore, si concentra su singoli dettagli, sperimenta cià che la nuova avventura creativo gli suggerisce.

In sostanza, impiega comunque molto tempo per le sue illustrazioni, ma si è staccato in modo netto dal naturalismo degli illustratori europei e dalla “morbidezza” disneyana del decennio precedente, quella che ha il suo designer simbolo nel grande Fred Moore.

Guardate, per esempio, quanto poco disneyana sia questa raffigurazione di Tenggren de La Bella e la Bestia.

Bella e bestia
O questa sua Cenerentola

Cinderella
Riccioli d’oro (Goldilocks) e i tre orsi

Riccioli d'oro
La fiaba di Cappuccetto Rosso

Cappuccetto
Un gigante beffato dal piccolo Jack, seguito da una strega che interloquisce con un soldato…


GIGANTE
Strega

La principessa che non sghignazzava mai…

Ridere

Tornando al Natale, seguono alcune illustrazioni “di stagione” di un Tenggren la cui metamorfosi è del tutto compiuta; il suo stile nuovo influenzerà altri artisti dell’intera collana dei Little Golden Books, spesso poco disneyani anche quando presenteranno personaggi Disney.
Lo dimostra anche il Golden Book recentissimo che ho presentato qualche settiomana fa, ispirato all’ultimo lungometraggio Disney in 2D, The Princess and the Frog.


Sing4xmas

Il libro è Sing for Christmas, scritto da Opal Wheeler.
Come diceva Herbert Pagani, alla fine non resta in effetti che cantare, quando c’è in giro paura come alla vigilia di questo Natale, nella speranza che passi.

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In chiusura, la copertina del bellissimo libro.


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