Anche questa volta sono “costretto” ad ammannirvi un’intervista nella mia “prima lingua” (l’Inglese).
Anzi, sono completamente impasìt-to, mi voglio rovinar-re… ve ne ammannisco DUE!
Si comincia con un breve video di un genio del cinema, aggiunto alle teche di TuTubo ormai un anno fa.
In effetti, l’avevo proposto a suo tempo, ma “a gentile richiesta” lo posto di nuovo, perché qualcuno si ricordava di averlo visto e di esserselo perso; non lo ritrovava più nei meandri della rete. Quindi, ecco: provvedo.
Nello spezzono d’intervista, ecco l’immenso Terry Gilliam, noto per capolavori come Brazil, Paura e delirio a Las Vegas o i film classici dei Monty Python.
Gilliam, che come molti altri “operatori” del fumetto ho incontrato a Perugia oltre dieci anni fa, quando viveva da quelle parti (e, forse, ha ancora una dimora colà, probabilmente lo sanno Il Glifo e Claudio Ferracci) era ospite d’onore nella manifestazione di comics che si teneva alla Rocca Paolina, ha preso parte a un dibattito sulla creatività e la sceneggiatura alla quale partecipavano anche (tra gli altri) Marcello Toninelli e Ade Capone e penso che abbia anche visitato la recente mostra di Castellini, Bianchi e Dell’Otto, o almeno così si auspicava.
In questo video che dura meno di tre minuti, Terry parla di Disneyland e dei suoi ricordi di bambino quando visitò il parco. Accenna anche al fatto che il disneyano Pinocchio è uno dei suoi film preferiti.
Chiacchierando, Gilliam commette un errore, poiché il parco di Anaheim aprì le danze non nel 1953, bensì il 17 luglio 1955, ma le dichiarazioni di Terry meritano comunque un po’ di attenzione da parte di noi fans (sia suoi che del Disney classico).
Il secondo video è altrettantemente eccezionale (se non di più).
Si tratta della versione animata (o meglio, commentata con animazioni) di una famosa intervista rilasciata trentott’anni fa da John Lennon, l’artista del quale ricorre in questi giorni il ventinovesimo anniversario dell’assassinio.
Ecco come ricordarlo.
John aveva concesso questa cortese e ispirata intervisya a un fan quattordicenne dei Beatles, tal Jerry Levitan, introdottosi con un registratore nella stanza di una albergo di Toronto dove il musicista si trovava con Yoko, meno di un anno prima che la band con la quale aveva realizzato dei capolavori evergreen si sciogliesse.
Il Beatle, nel 1969 era nel pieno della sua fase del “darsi da fare” per predicare la pace nel mondo, quella che tra gli altri fece innervosire anche il reazionario (pur geniale, e l’abbiamo celebrato) Al Capp.
Di lui, sotto posto una pubblicità con Li’l Abner, Daisy Mae e figlioletto che prmuove una porcheriola insaccata, il Superior’s Fully Cooked Ham.
Meno male che Jerry ha fatto quell’intervista!
Oggi l’ha recuperata e ceduta al regista Josh Raskin, il quale vi ha abbinato delle immagini in movimento come si fa normalmente per sincronizzare delle animazioni con una colonna sonora preregistrata.
Conoscevate questo pezzo?
E’ stato divulgato da Brent Marcus di Current, che ringrazio con l’inchino.