SUPEREROI ITALIANI A PERUGIA

Occhi internet
Questi sguardi dovrebbero essere già significativi di per sé.
Li ritroverete, nel contesto delle persone a cui appartengono, nella locandina più sotto.

Sono quelli dei tre autori protagonisti della mostra, organizzata dalla Biblioteca delle Nuvole, che s’inaugura oggi, mercoledi 3 dicembre alle ore 17:00 a Perugia.

Il suo titolo è Super Hero Art: mitologia del fumetto americano, ed è dedicata alle sontuose tavole originali di Simone Bianchi, Claudio Castellini e Gabriele Dell’Otto.
Le opere dei tre eccellenti disegnatori nostrani che lavorano per il mercato statunitense verrano esposte nelle sale del Museo della Città di Palazzo della Penna, un contesto nobile e adeguato per esaltare la bellezza dei lavori originali del trio.

Manifesto

Nello stesso spazio del museo inoltre è prevista l’esposizione di una divertente carrellata di autori e personaggi italiani che dalla mitologia supereroica americana hanno avuto spunto o influenze, dal cult Rat-Man alle appena uscite storie per bambini di Capitan G (di Marcello Toninelli, per Il Giornalino, sotto una sua tavola sulla nascita del divertente personaggio), dalle divertenti strisce dei Suberoi alle trasgressive avventure di SuperStrunz, da Paperinik a Super Pippo.

Capitan g

La mostra sarà arricchita anche da una collettiva di autori americani ed inglesi tra i più significativi, che introdurrà i visitatori in un mondo molto più stilisticamente variegato ed interessante di quanto abbiano mai pensato. Tra questi Jack Kirby, Mike Mignola, Chris Bachalo, John Byrne, Mike Allred, Marc Silvestri, Romita Sr., Romita Jr., Erik Larsen, Frank Quitely, Steve Rude, Greg Land e altri.
Inoltre, saranno esposte tavole originali dei grandi autori italiani che si sono confrontati col mito del supereroe: Magnus, Corrado Mastantuono, Giuseppe Palumbo, il già citato Toninelli, Roberto Baldazzini, Lino Landolfi, Tuono Pettinato e tanti altri.
Nel museo saranno anche allestite delle postazioni video che consentiranno di ammirare rari filmati dedicati al festeggiato Cavaliere Oscuro.
L’allestimento resterà visitabile sino al 9 gennaio, con ingresso rigorosamente gratuito.

Uno dei momento più interessantidella manifestazione sarà sicuramente il talk show di sabato 5 dicembre (chi non va a Roma e a Reggio Emilia non potà mancarvi!), in cui l’esperto e editor di lunga data Max Brighel condurrà un incontro speciale con i tre autori, presenti sul posto anche per incontrare i loro fans.

L’appuntamento è fissato alle ore 18:30 sempre a Perugia, questa volta nelle sale dell’Accademia del Teatro Pavone: un’occasione più unica che rara per vedere a confronto tre dei più importanti disegnatori italiani di comics e conoscerli di persona.

Locandina internet
Foto Mazzotta
Foto Mazzotta-tutti e 3jpg

  • Carlo |

    Bella iniziativa, peccato che per me che son di Cagliari è un po’ lontana!
    Ma, per caso, c’è anche Capitan Novara?

  • Evelyn |

    Be’, su Carl Barks ricordo che una storia, forse l’ultima delle sue prima di andare in pensione, aveva degli errori di traduzione madornali, dovuti forse al fatto che li aveva tradotti qualcuno che non aveva dimestichezza con l’Inglese.
    Mi sembra che fu Fumo di China a denunciarli, tanto che la storia fu tradotta di nuovo subito dopo e ripubblicata in modo corretto.
    E questa traduzione fu quella che poi venne usata di nuovo nella “Grande Dinastia dei Paperi”.

  • Vitaliano Vitali |

    Il commento di Roberto Moscato apre una discussione complessa che potrebbe non finire mai, ma che avrebbe bisogno di uno spazio, magari in questo blog, per la sua discussione.
    Le traduzioni di fumetti in Italiano spesso sono molto mal fatte, sono pessime. Non parlo di quelle di Gottfredson, che coinosco poco e non sarei in grado di valutare.
    Ma penso a quelle dei supereroi… Negli albi della Corno erano spesso approssimative e si prendevano degli abbagli.
    In genere, ci sono parole assurde che si ritrovano sia nei romanzi che nei fumetti, ma anche nei film.
    I fumetti americani soffrono più degli altri, ma solo perché ci sono più fumetti americani che di altri paesi nelle edicole italiane, e allora, nella percentuale, gli errori aumentano.
    Anche il discorso delle traduzioni in dialetto andrebbe affrontato. I Monty Pithon, nella “Ricerca del sacro Graal” furono ri tradotti e ridoppiati sostituendo i dialetti gaelici, lo scozzese, l’irlandese, con pugliese, siculo, ciociaro… Ma non era un bell’effetto!
    Ciao, buona notte.
    Per esempio, il termine “brunetta” non esiste in italiano. Esiste la “bruna”, esiste la la “mora”, in raffronto alla bionda.
    Ma siccome in inglese “bruna” si dice “brunetta” (a parte il ministrino, che per fortuna non c’entra, altrimenti metterebbe i tornelli anche ai traduttori), allora i traduttori somari traducono in questo modo.

  • Arsenio |

    Dopo Perugia SIMONE BIANCHI è in mostra a Parigi, come dice la locandina della galleria, quella della )me Art, il cui sito è questo: http://www.galerie9art.com/
    DU 10 AU 31 DECEMBRE 2009….
    Dessinateur de BD, peintre, graphiste et professeur d’art, Simone Bianchi est connu du public italien pour ses travaux en bandes dessinées, pochettes de CD, publicités télé et illustrations de jeux de rôle, et des lecteurs américains pour ses travaux sur Detective Comics, Green Lantern et Wolverine.
    Le style de Bianchi se distingue par son utilisation du lavis et de l’aquarelle demi-teintes, une technique inhabituelle pour les dessinateurs américains.
    L’auteur sera présent jeudi 10 décembre le soir du vernissage.
    Complimenti a Simone!

  • Anna Bandiera |

    Mah! e meno male vengono dall’estero per visitare i nostri asili per come sono ben organizzati, due pazze sadice gestivano un asilo a PT, che vergogna!

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