Da oltre un anno si discute, anche in questo blog, sulla necessità di una nuova edizione di Popeye in italiano, anche per celbrare l’ormai (da tempo) superato ottantennale del personaggio.
Perfetto, Benché si presenti come un episodio occasionale, eccone una, che esce in questi giorni zitta zitta; nemmeno gli stessi gestori della rivista sulla quale queste strisce del 1929 escono sospettano che qualcuno li stia pubblicizzando. Ma ne vale la pena: la sede è consona, trattandosi di una pubblicazione devota alla creatività letteraria. Un contenitore ragionato di “letteratura comparata al nulla” dal titolo decisamente sottotraccia.
“Dove si trova?”, ho chiesto.
“Nelle librerie.”, mi si rispose.
Quindi, si troverà poco, rifletto adesso. Chi l’avvisterà faccia un fischio, così la comperiamo tutti colà.
Attenzione, la copertina della rivista di Derive & Approdi L’accalappiacani non è quella definitiva, solo una prova che ho sottratto proditoriamente ai grafici per segnalrvi l’iniziativa (benemerita).
Il disegno che troverete in copertina al posto dell’altro è invece questo a destra, con un Popeye già nella versione quasi definitiva di Elzie C. Segar.
Il manesco marinaio guercio, che abbiamo recentemente appreso essre stato battezzato Schiffio Schiffi nella prima traduzione italiana, è oggetto di rivisitazione del primo capitolo della sua epopea fumettistica: quello in cui viene arruolato da Dante Bertolio, o meglio da Castor Oyl, per una missione importante, nel 1929.
Per fargli rivivere la ricerca della whiffle hen Bernice (la gallina fischiona) si mettono in gioco per questo numero speciale della rivista letteraria romana settemestrale gli appassionati Daniele Benati e Paolo Pergola in veste di traduttori.
La rivista contiene anche un racconto ispirato a Braccio di Ferro e scritti dello stesso Daniele Benati, di Ugo Cornia e Paolo Nori.
Per chiudere, qualche materiale pubblicitario con Popeye, che fa sempre piacere guardare.