MASSIMO BONFATTI SE LA FA CON JENNIFER LOPEZ

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Ebbene sì, il gustoso pettegolezzo (non voglio che la parola gossip offenda sguardo e orecchie nostrane) fumettaro è stato svelato nel numero 75 di Rat-Man, in edicola questo mese. Non un video rubato con trans, cocaina e spacciatori, ma un ben più attendibile fumetto di Leo Ortolani rivela la relazione sessuale tra Massimo Bonfatti e la celebre star dalle natiche di acciaio temperato.

Nft: L’immagine della ragazzo sotto, CREDO sia stata realizzata senza ausilio di Photoshop.

J-Lo

Il problema è che, che nel mondo della fantasia e soprattutto nel settore specifico del fumetto, quel che appare non è la verità ma qualcosa che rende vere cose immaginate.

A volte per fortuna, e a volte purtroppo.

Insomma, cose “Non di questo modo”! Il redattore misterioso che ha inviato a Cartoonist Globale questo messaggio consiglia di leggere questa fantastica storia di Leo Ortolani (tra una settimana protagonista di copertina dell’ottavo volume della collana sui 100 anni del Fumetto Italiano in uscita con il Corriere della Sera, rimpinguato dai sudati redazionali del blogger di cui state leggendo un po’ di baggianate), il quale rivela molto della condizione esistenziale di quegli esseri fragili e stupendi che sono i fumettari. Il che si ricollega in qualche modo allo “psychiatric Help” di Bonfa & Cossi, iniziativa caritatevole e filantropica.

Per sapere come va a finire la storiazza tra il Bonfa e la soubrette ispano-americana basta comprare l’albo in edicola o scrutare nell blog http://www.massimobonfatti.it/blog/

Sotto

 J.L

  • Manetta |

    Per Claudia, Vitaliano e gli interessati.
    Posso riportare alcune storie come le ho ltte.
    E’ un pianto.
    “La mia città – scrive Gianni da Mestre – è stata devastata per cinque anni dai lavori per le fibre ottiche. Al momento non mi risulta sia stata collegata alcuna utenza. Invece pago un abbonamento per 6 mega e me ne forniscono solo 2 di banda, dicendo che il ‘doppino’ non sopporta ulteriore traffico. Dovrebbero vergognarsi!”.
    “La banda larga – scrive Enzo – mi serve per lavorare, semplicemente per lavorare. Sono un piccolo imprenditore e dirigo un Centro revisioni autoveicoli in provincia di Varese; ad agosto sono cambiate le modalità di collegamento con la Motorizzazione a Roma e senza collegamento veloce non si lavora, e non siamo in montagna o in mezzo a una landa deserta. Vergogna!”.
    Jacopo è uno dei tanti informatici che ha scritto, costretto “a utilizzare le chiavette umts per avere una velocità decente a prezzi proibitivi e per un tempo limitato”: “per i miei progetti di ricerca – racconta – sono costretto ad appoggiarmi a strutture esterne o a spostarmi di quasi 60 chilometri per alcune necessità specifiche”.
    La Cgil-funzione pubblica di Ferrara segnala il destino del Progetto sole che dovrebbe permettere la rapida trasmissione dei dati sanitari sul territorio, ossia “far girare i dati e non gli utenti”. Il problema è che “è costato milioni di euro e dipende dalla banda larga”.
    Angela racconta di aver avviato un’attività turistica sui Colli del Trasimeno. Per reggere la concorrenza hanno il loro sito, preparano il blog, sono su Facebook e sui portali di categoria. Eppure, racconta: “Lavoriamo con un modem analogico, dobbiamo andare in città per upload o download minimamente impegnativi e gli aggiornamenti continui di Vista inchiodano il pc e ci danno la gastrite”.
    “Molti abbonati – avverte C.P. da Donoratico alle prese con richieste inevase di potenziamento dell’adsl – cercano di cambiare gestore non sapendo che la situazione non cambierebbe essendo la centrale piccola e gli altri gestori forniscono il servizio attraverso apparati telecom”.
    Il caso di Romolo, da Perugia, è emblematico.
    Abita al terzo piano di una palazzina dove tutti i piani, tranne il suo, sono raggiunti dall’adsl. Possibile? “Dai tecnici telecom mi sono sentito rispondere che dipende dalle centraline. Che i posti sono tutti già occupati e che non ci saranno possibilità di nuovi accessi anche in futuro. Il terzo mondo incastinato nel primo… “.

  • Vitaliano Vitali |

    Ciao, Claudia, molto interessante, la tua denuncia.
    Ora, credo che per forza di cosa gli interventi relativi alla banda larga in un post su Jenny-Lo e le sue natiche non siano facilmente rintracciabili,
    Forso qualcuno dovrenne scrivere un post apposito pr dare maggior visibilità a questa TRUFFA (hai detto bene, non credo ci sia altra terminologia) della quale pochissimo si parla.
    Non so se tu o altri lettori di questo blog frequentano forum o aree di discussione su questi temi, io so che in TV o sui giornali se ne parla poco e alla gente (in generale) la cosa non interessa.
    Quanti, sopra i 40 anni, hanno idea di cosa sia ‘sto cazzo di banda larga?
    Purtroppo la situazione in Italia è questa.
    Posizioni di monopolio, mancanza di fulfillment (come dire?) di promesse fatte dalle società.
    Fino a quando, per esempio, l’Europa non ci sgama.
    A parte questo, se qualcun altro è in una situazione simile a quella di Claudia, sarebbe interessante che lo facesse saper. Specialmente nel Sud credo che ne succedano delle belle.
    Ciao,
    Vitaliano

  • Claudia Chec |

    Per quanto riguarda la banda larga…
    Io ho scritto in diversi posti sul web per denunciare una cosa che se non è una truffa ci è molto vicina. Abito sugli Appennini in una località che secondo Telecom è raggiunta da Alice. Così ti dicono le “gentili” telefoniste e il loro sito e ti propongono abbonamenti per varie opzioni anche intenet+ tv . Poi se chiedi alle promotrici dell’acquisto a che velocità sarà il collegamento si arroccano su un vago: ovviamente alla velocità possibile.
    Se qualcuno gira nel sito di Alice trova in un piccolo riquadrino la scritta AntiDigital Divide e aprendo questa finestra si trova l’elenco dei comuni coperti da Alice con contributi per le zone “svantaggiate” se poi si legge la legenda del tipo di copertura si trova che la linea a velocità ridicole in pratica 200kb, ovviamente non si può pensare che a velocità simili sia possibili un servizio tv e neanche si può parlare di ADSL ma ugualmente chi fa il contratto per due anni lo deve pagare senza avere il servizio inoltre così Telecom si è presa dei contributi statali senza dare quello che prometteva e impedendo che siano altre realtà come Wi-Max e altri di potersi sviluppare.

  • Claudia Chec |

    Grazie Franco mi ha avvertito Luca dell’inconveniente. Io sto cercando di risolvere con tutte le mie forze e sinapsi ma ancora ci sono problemi, magari segnalatemeli anche su FB io intanto ho aggiunto manualmente gli aggiornamenti.

  • Franco |

    Non fatemi esprimere sul Nano più amato.
    Quello più detestato, da una ventina di milioni d’italiani, nvece lo conosco.
    Una comunicazione per chi fa parte del Luca Boschi Fan Club su Facebook.
    Ieri qualcuno ha fatto una domanda sul disservizio, oggi Claudia Checcaglini risponde così:
    “Non sono Luca ma l’amministratrice di questo spazio, visto che l’applicazione GraffitiRSS sembra non funzionare più ho provato con un’altra. Se avete problemi o suggerimenti comunicatemeli. Grazie.”
    11 ore fa
    Però sembra proprio che on funzioni neanche ora, anzi, è una certezza!

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