Chi sarà mai Schiffio Schifi?
Dalla vignetta sopra l’avete appena capito: J. Wellington Wimpy, alias Poldo Sbafini (con una sola “f”, poi raddoppiata in qualche nuova versione italica del personaggio).
E il Teatro dei bei tipi?
Ovvio, è il Ihimble Theatre di Elzie C. Segar, in una versione italiana la cui “registrazione” sinora è sfuggita ai più.
Ma non a Sergio Lama, collezionista di vecchissima data, che giusto oggi mi ha spedito questa singolare tavola, nella quale Popeye è chiamato appunto… Popeye, e non Braccio di Ferro come nei giornali e negli albi di Arnoldo Mondadori dello stesso periodo.
Con un possente “doppio CLIC” la tavola del Teatro dei bei tipi è leggibile nel suo complesso ed esaminabile. A parte una minima correzione grafica in Photoshop, la qualità della colorazione, del lettering, della stampa (e anche del materiale originale americano e della carta impiegata) si commentano da sole. Un po’ meglio la traduzione, tutto sommato assai buffa.
Si tratta di materiale d’epoca, che chi vorrà potrà possedere tra non molto, perché incluso nel fascicolo di 16 pagine contenente materiale ultraro, altrimenti introvabile, che il G.A.F. (Gruppo Amici del Fumetto) allega al prossimo del suo Notiziario, il n. 37, dedicato al prezioso, misterioso e assai ambìto giornale Bombolo – Cine Comico, pubblicato da Lotario Vecchi (Parma. 17 luglio 1888 – Milano, 20 settembre 1985) a partire dal 1934.
Sotto, la sua testata, in un numero del secondo anno di vita del settimanale, dove si annuncia l’arrivo di Stan Laurel e Oliver Hardy qualche fascicolo dopo.
Cine Comico pubblica anche Boob McNutt, non meno raro, di Rube Goldberg. Lo chiama semplicemente Bob.
Sotto, seguita da una tavola originale in bianco e nero, una tavola d’esempio tratta dal giornale di Vecchi (pubblicato dalla S.A.E.V., naturalmente). Forse è un po’ pesante da scaricare per qualche connessione, data la grandezza dell’originale (ma ho cercato di rendere il jpg il più leggero possibile).