“ROGER RABBIT 2” E’ IN CANTIERE: LO DICE ROBERT ZEMECKIS

Roger-rabbit

La notizia ha il crisma dell’ufficialità, dato che il regista Robert Zemeckis l’ha fornita, pur con qualche cautela, alla rete MTV durante un’intervista, della quale sotto vi mostro un estratto.
Gli sceneggiatori Jeffrey Price e Peter Seaman sono all’opera sullo script di un secondo lungometraggio dedicato a Roger Rabbit, oltre due decenni dopo quello che, di fatto, ha dato nuova linfa, grazie al suo successo, all’animazione cinematografica.

Le buone notizie finiscono qui.

Quelle cattivelle arrivano adesso: sembra che l’intenzione di Zemeckis, per ottenere una miglior miscela di personaggi toons (cartoni) e umani, sia l’impiego a tappeto del 3D, sia per gli animali antropomorfi che per i funny men come Elmer Fudd o Baby Herman, per esempio. Ma anche per i ruoli degli attori che furono di Davidd Lloyd, Bob Hoskins e compagnia.

Oltre vent’anni di evoluzone tecnica nel cinema pesano in modo consistente, insomma.
Quella che Zemeckis adotterebbe si chiama performance capture, a proposito della quale Steve Starkey, produttore del film Beowulf, spiega: “puoi avere due tipi di cast: uno per la performance e uno per la somiglianza, il che significa che puoi effettivamente separare l’aspetto di un personaggio dall’attore che lo impersona prestandogli i movimenti”.

Chiaro?
Mica troppo. In soldoni significa che il performance capture offre nuove possibilità agli attori e alle loro interpretazioni, come è avvenuto con Jim Carrey e gli altri per il lungometraggio natalizio della Disney A Christmas Carol (imminente sui nostri schermi; sotto il trailer originale e un’intervista ulteriore con Zemeckis)..
Qui viene riportato un esempio: non c’era nessuno che somigliasse all’idea che gli autori avevano per Beowulf (un omone di un metro e novanta con lineamenti vagamente cristologici), ma Ray Winstone era perfetto per atteggiamento e voce, anche se è alto un metro e settanta e ha un po’ di pancia.
Tuttavia, il risultato è una perfetta performance e la creazione di un personaggio che prende il meglio dall’attore che lo impersona senza essere limitato dalle sue inadeguatezza fisiche. Lo stesso dicasi per la creazione di personaggi inesistenti in natura, come i demoni.

Lo stesso Zemeckis spiega come “gli attori vengono liberati dalla tirannia di un film ordinario, con i problemi delle luci, delle posizioni della cinepresa, dei capelli o dei costumi. È una performance allo stato puro e i grandi attori di questo film lo apprezzano”.

  • Santino |

    Grazie Contix per l’indicazione del sito su Roger rabbit.
    Se a qualcuno interessano anche i fumetti che escono adesso in USA, vedo che esiste una nuova uscita per la Boom!; Christmas Classics hardcover in uscita tra poco.
    Qui ci sono i contenuti, tratti da Amazon:
    – Jack Hannah’s “Santa Claus’s Visit” (last published in the US in WDCS 687)
    – Romano Scarpa’s “It’s a Wonderful Christmas Story” (Gemstone Christmas Parade 3)
    – Al Taliaferro’s “Mister & Mistletoe” (perhaps just a one-page strip featuring mistletoe that’s been published in comics before?)
    – Don Gunn’s “Mickey’s Christmas Mix-up” (MM 295) and “Mickey’s Christmas Trees” (MM 283)
    – Barks’s “Christmas on Bear Mountain” and three of the Firestone giveaways: “Donald Duck’s Best Christmas”, “Santa’s Stormy Visit” and “Three Good Little Ducks”.
    Niente di trascendentale, ma quest’è!

  • Panna Coatta |

    Certo, meglio il vecchio modo di concepire anche Roger Rabbit, secondo me e comunque chi dice/pensa che i fumetti Disney siano solo per bambini è un IGNORANTE
    http://www.facebook.com/posted.php?id=127600626419

  • Contix |

    Già che ci sono, desidero segnalare il seguente blog in cui un appassionato incallito di Roger Rabbit segue passo passo tutte le notizie e le “voci di corridoio” sia sul sequel, sia su tutto ciò che riguarda il suo personaggio preferito:
    http://toontownantics.blogspot.com/
    E comunque, da un’altra intervista a Zemeckis, risulta che non ha ancora deciso del tutto quale tecnica usare per il film: “it depends on… It probably should be made in the tradition of the first movie”….vuol forse dire che potrebbe essere girato in parte con la tecnica tradizionale del primo film? Chissà….come ho detto nel post precedente, chi vivrà vedrà!^^

  • Contix |

    Io non ho nessun pregiudizio “tecnico” su questo sequel annunciato: giudicherò solo dal risultato finale. Ovviamente dal seguito di Roger Rabbit, che è comunque il film che mi ha cambiato la vita (e senza il quale non sarei un appassionato del genere furry), mi aspetto molto….ma soprattutto, mi aspetto che sia una bella storia. Per cui preferisco che gli sceneggiatori vi lavorino il più a lungo possibile e valutino attentamente ogni scelta narrativa, piuttosto che sapere che sarà girato in 3D o in performance capture. D’altronde, in 20 anni e passa di evoluzione dell’animazione non ci si poteva aspettare altrimenti…oggi sarebbe impensabile ottenere la tridimensionalità di Roger Rabbit con dei semplici mascherini sovrapposti come si fece nel 1988 (nonostante le apparenze, nel primo film non fu usato per niente il computer!). Sarà un’impresa quasi impossibile sorprendere ancora il pubblico, ma Zemeckis è uno che ci ha abituato alle sorprese…Ritorno al Futuro e Forrest Gump fanno ormai parte dell’immaginario collettivo come Star Wars. Per cui…chi vivrà vedrà. Già sono ultracontento solo per sapere che il seguito che ho atteso oltre 20 anni verrà realizzato!^^

  • Loris |

    Sì, Andrea, messo a confronto con quel Mr. Fox (effettivo) di Dahl, il pensiero che questo secondo Roger Rabbit sia in 3-d, con attori che poi vengono “modificati”, non rallegra per niente.
    Quel film, “Feed the Kitty”, è un capolavoro e lo sanno anche quelli che usano a tappeto il 3-d, in quanto ne hanno ripreso l’idea di base per Monsters & Co.
    Ciao!
    Loris

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