Per fare felici tutti coloro che avevano gareggiato per scoprire la soluzione del quiz di Felix introdotto in questo post (che per comodità di lettura avvicino cronologicamente a questo), ecco che finalmente la svelo!
Così, anche Michele Mordente potrà placare la sua ansia senza doversi autosomministrare flebo di coccobillesche camomille. 🙂
Michele affermava di essere curioso come una scimmia.
E proprio una scimmietta, in effetti, disegnata come sempre dal geniale Otto Messmer, ha voce in capitolo in questo post, insieme al gatto nero denominato da noi Mio Mao (ma non sempre).
La scimmietta in questione, esattamente nella posa del vignettone doppio che riproduco in apertura di post, era con Felix nelle sguardie del volume al quale alludevo.
Di cui vi mostro sotto la copertina, messa a confronto con la vignetta di riferimento della tavola da cui era stata ricavata, nell’ormai lontano 1965.
Si tratta del volume Felix Mio Mao, pubblicato dal pionieristico editore Garzanti nella collana L’età d’oro del Fumetto: la prima, possiamo dire, ad aver dato lustro in Italia alla Nona Arte riscoprendone in modo piuttosto sistematico i capostipiti, ancor prima (anzi, con gestazione contemporanea) della nascita di Linus e dell’epopea delle riviste,m degli Oscar a fumetti, della nascita dell’editoria editorial-altenativa, delle grandi mostre mercato, dei convegni.
La statuetta di Picchiarello che spunta dall’inquadratura, appoggiata allo schermo del mio Macintosh, è del tutto estranea alla questione.
Sotto, la tavola dalla quale la vignetta è stata tratta, nell’integrità del suo splendore impagabile.
Con un bel CLIC sopra, doppio, ma anche quadruplo (volendo), la si può leggere e assaporare perfettamente.
Ancora sotto, un’altra tavola d’epoca (1931), sormontata da una tavoletta usata come top, Laura, sempre di Otto Messmer, ma ancora attribuita come tutte le altre per vari decenni al (nullafacente, a parte sbevazzare e vivere in modo disssoluto, sino a lasciarci le penne) Pat Sullivan.
A un’altra tavola, ancora di Felix, si riferisce il suo “patto” con stretta di mano a Humpty Dumpty (Ovetto Bombolo).
Anche questa vignetta dovrebbe ricordare qualcosa ai collezionisti e lettori della prima ora.
Dove l’hanno già vista?
Si tratta di un aggetto forse “anche più classico” di questo libro dell’Età d’oro del Fumetto.
Avete capito bene, sto enunciando un altro quiz.
Avete fallito sul primo, cerchiamo di non mandare deserto il secondo!
Leonardo Gori e Sergio Lama, che stanno conducendo un lavori di ricerca assai interessante nel blog Fumetti Classici – Anni Trenta, sicuramente lo scoprono subito. Forse anche Fortunato Latella e gli amici dell’ANAFI.
Anche loro possono concorrere, se vogliono. Nessuno escluso!
In chiusura, dal blog di Dave Gerstein traggo alcuni materiali; soprattutto una versione mixata di Krazy Kat e Felix, o meglio, mostro un Krazy Kat che non ha nulla a che fare con il personaggio trasognato di George Herriman (e al cui prossimo volume sta lavorando in questo periodo Francesco Spreafico) e che è invece modellato pesantement sul nero gatto di Messmer. Mutatis mutandis, naturalmente, IMHO.