Avremo modo di tornarci in futuro, poiché questa e le altre mostre la cui sequela s’inaugura sabato prossimo, a Palazzo Guinigi in Lucca, staranno in piedi sino alla fine dell’anno.
Intanto, in attesa che nelle prossime settimane le sale del prestigioso palazzo ospitino anche (tra le altre) una mostra Disney e una dedicata ad Antonio Rubino, qualche immagine tratta da due poster delle tre che inaugurano il “carnevale espositivo” organizzato da Angelo Nencetti: lo strepitoso Pinocchio reinterpretato da Massimiliano Frezzato con illustrazioni gigantesche e spettacolari, provenienti in parte da collezioni private, come quella di Marco Castelletta) e la straordinaria rassegna delle avventure di Giuseppe Pignata.
Com’è noto, Sergio Tisselli elabora con il suo stile illustrativo le avventure a fumetti di questo viandante dell’Italia settecentesca dopo il suo fulminante incontro con Magnus nasce, grande Maestro del Fumetto italiano (per alcuni, senza discussione, il più grande).
L’avvincente viaggio di Giuseppe Pignata, godibile nello spelendore dei suoi originali da sabato 26 a Palazzo Guinigi, è storia di ben centoventi tavole a colori pubblicata in origine a puntate sul mensile Nova Express di Luigi Bernardi all’inizio degli anni Novanta. In seguito Le avventure di Giuseppe Pignata sono state raccolte in tre volumi da Granata Press.
Dalla rivisitazione pinocchiesca di Frezzato nascerà un prezioso Portfolio acquistabile alla mostra, a cura, come tutte le iniziative del Guinigi, dalla direzione del Museo Italiano del Fumetto di Lucca e dal suo staff, e pubblicato dalla Grifo/Edizioni Di.
Lo stesso editore (Mauro Paganelli) ha anche pubblicato in volume (dal costo piuttosto contenuto, circa 19 euro) l’intero insieme di illustrazioni di Frezzato, e in un unico volumone il Pignata di Magnus e Tisselli.
Queste opere saranno acquistabili anche durante le visite delle mostre.
Infine, sabato prossimo s’inaugura anche una mostra dedicata al locale cosplay, Paolo Bonciani Cosplay’s Photo Gallery, con gigantografie, appunto, di Paolo Bonciani.