C’è chi sostiene che Frank Cho sia nato per disegnare Wonder Woman, storico character gestito dalla DC Comics.
Il bozzetto a matita a destra sembra confermarlo e non se ne stupisce affatto chi ha conosciuto l’abile fumettista di Libery Meadows, motivato soprattutto nel disegno delle donnine di classico impianto fumettistico in pose corrucciate, contrariate o malmostose, debitrici della pennellata fluente di Alex Raymond e della scuola raymondiana, con un occhio a Frank Frazetta e alle femmine para-underground che amava disegnare il turbolento Jeff Jones (divenuto poi Mrs. Jones), dopo averle magari sottoposte a un paio di sedute di liposuzione.
Mentre lavora alle sue tavole “di routine” per la Marvel Comics, il vecchio Frank si trastulla anche con un nuovo personaggio di cui, diversamente da quanto accade con la “Casa delle idee” e con la DC Comics, deterrà il marchio (questione alla quale da sempre l’autore è attentissimo).
Come questa nuova eroina si chiami ancora non è dato sapere. Cho ha dichiarato che la farà agire in un albo senza parole (e quindi facilissimo da tradurre e letterere – questa era una battuta blanda e scontata, scusate), ma vorrei sperare che almeno un titolo, e quindi un nome, l’avesse!
Sarà qualcosa di ancor più minimalista narrativamente della sua attuale Shanna the She-Devil, della quale mostro sotto un’illustrazione, a sinistra, mettendola a confronto con un’altra eroina di Cho: la Jungle Girl che disegna per l’etichetta Dynamite.
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Segue una serie di schizzi non del tutto completati dell’eccezionale sketchbook di Frank Cho, dove anche scimmioni, coccodrillazzi preistorici e sauri assortiti sono certo che la faranno da padroni.
Ancora sotto, Frank, avendo finito la carta, firma autografi dove trova spazio.
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