Ogni tanto, anche un post dubitativo-interrogativo, che apre con un panorama lunare, in linea con uno dei temi di questo luglio 2009.
Grazie all’esistenza delle vendite on line e ai siti e blog di appassionati, spuntano sempre più spesso oggetti non identificati che meritano attenzione.
Il blog Hooray for Wally Wood segnala la copertina (o semplice illustrazione) che riproduco a lato, come se fosse un lavoro tardo di Wood per la serie Bucky Ruckus, forse predisposta (ma alla fine mai pubblicata) per l’albo in formato graphic novel Lunar Tunes (l’allusione divertita al ciclo animato di cartoons della Warner Bros. Looney Tunes è scoperta). Quando una ventina di anni dopo il libro uscì sul serio, l’illustrazione non fu usata.
Diversamente da quanto sospetta Steven Thompson, ideatore del blog sul magnifico Wallace, il sottoscritto ritiene invece che questa illustrazione non sia affatto dell’autore del volume pubblicato postumo. Le figure troppo rigide ai lati della ragazza fanno pensare a qualche volenteroso “ritracciatore” di personaggi woodiani che ha voluto aggiungerci qualcosa di suo senza essere all’altezza della situazione e poi ha steso sul tutto uno strato di tempera, con maestria da artigiano diligente, ma senza l’estro che Wood avrebbe potuto sfoderare.
CLICK sopra per ingrandire soddisfacentemente.
Qualcuno ha opinioni differenti?
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Ancora un dubbio sulla paternità di Wood riguarda questa tavola originale, parodia del poliziottesco Dick Tracy, offerta in vendita a una delle tante aste del web. Le note a matita ai bordi dell’originale rimandano a un certo Wally (che potrebbe essere appunto il nostro amato cartoonist). Ma sarà poi vero? E per quale comic book potrebbe essere nata questa emulazione di Mad? In ogni caso, è evidente che questa tavola non sarà mai pubblicata: il misterioso editor dell’albo chiede a Wally di rifarla togliendo tutta quella folla di personaggi eccetto Tracy e il barbuto Sam Ketchup a cui si rivolge.
L’angolo della Teoria di Zio Edoardo, gestito dall’animatore californiano Eddie Fitzgerald, ci mette al corrente in questa pagina di un curioso remake di una storia di Wood dovuto all’altrettanto grande Frank Frazetta. Ma per ragioni varie, la pubblicazione a cui la nuova versione di questo orrorifico racconto era destinata non vide la luce, e Frazetta non giunse nemmeno alla fase dell’inchiostrazione definitiva delle sue pagine, che perciò sopravvivono solo a matita. Con tutta probabilità, Frazetta lavorò senza aver nemmeno mai avuto coscienza che Wood aveva già disegnato la stessa trama, perché tra le due interpretazioni non c’è la minima connessione.
Eddie chiede ai suoi lettori quale versione prediligano: quella di Wally o quella di Frank? Le opinioni sono aperte anche da noi (benché so bene che ben pochi risponderanno, impegnati magari a brunirsi l’epidermide sotto questo solleone lugliésco).
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Dalla collezione del cartoonist svedese Joakim Gunnarson, ecco anche qualche immagine disegnata da Floyd Gottfredson, a cominciare dalla sua autocaricatura pubblicata nel 1976 sulla rivista The Illustrator.
All’interno delle pagine, anche un Mickey Mouse (© Disney) a matita e inchiostrato e colorato e una sorta di tutorial sintetico sul processo adottato per la realizzazione di una striscia, in tre tempi: schizzo, matita, inchiostrazione finale.
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Ancora da Joakim proviene questa pagina di Montana, serie dimenticata di Daniel Branca, scomparso recentemente e noto universalmente per la sua eccellente interpretazione di Donald Duck, in linea con le direttive implicite ne”opera di Carl Barks.
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