ZIRIRADIO CON ZIRIRU’ (LA RESURREZIONE), di Sara Fontana

Culim5429

In una normale domenica d’estate facciamo un giretto nel passato recente di quattro anni fa.

Incontriamo, allora e oggi, Sara Fontana, proveniente (allora e ora) dalla Scuola Internazionale di Comics, autrice satirica.

Oggi, con un “ko” in più nel nome d’arte, Sara si definisce così nel suo blog Lo Zen e l’arte della satira:

Donna delle pulizie di mattina ed autrice di pomeriggio. In pratica la mia vita si basa sulla pulizia ma indovinate un po’ in quale dei due mestieri sono pagata?

Culi a casa

Ziriradio

Salve a tutti!

Domani sera (mercoledì 24 giugno 2009), come di consueto, andrà in onda su PUNTORADIO CASCINA, dalle ore 22.00, alle 23.00, MICSUGLIO il programma strampalato condotto da Bernardo Cirillo & Co. della fanzine MICSU.

Ospite della serata sarà quella sottospecie di fumettista che porta il nome di Sara Fontana (io) che presenterà la propria fanzine, Zirirù 2:The Resurrection.

Appuntamento assolutamente imperdibile e sicuramente carico di cavolate, lo potrete ascoltare sulle frequenze 91.1/91.6 se residenti in provincia di Pisa. Altrimenti, agli indirizzi: www.puntoradio.fm oppure http://212.35.215.100/puntoradio/

image / wizerunek from Justyna Jan-Krukowska on Vimeo.

  • Sara Fontana |

    Ciao, leggo adesso questo tuo commento al mio post.
    Mi spiace che tu pensi che io non mi interessi a questioni politiche poiché faccio tutto il contrario.
    Se hai seguito il programma radiofonico, forse te ne sarai accorto..
    La nostra fanzine è nata per esprimere ciò che si vuole purché rientri nei canoni.
    Certo non voglio farne uno strumento politico o di schieramento, anche perché io stessa non mi rivedo in nessuno dei così detti”rappresentanti del popolo”.
    Ovviamente, mi è inevitabile farne apparire anche le idee politiche; se abbiamo deciso di parlarne con satira e non con barbosi discorsi sul come stiamo male(e tanti si lamentano però sanno solo scrivere e non reagire)è solo perché cerchiamo sia di far riflettere che divertire, perché, coi tempi che corrono, forse a volte non è malissimo riderci anche su.

  • Libera |

    Ragzzi, per favore, date un senso alle vostre fanzine!
    Intervenite sull’attualità, non sul vostro privato, agite, non state a guardare come i vostri fratelli maggiore del riflusso.
    Altrimenti, siamo fritti (come se non lo fossimo già)!
    Sul privato che è anche pubblico interviee copiando una serie di commenti da un “gruppo” di Facebook lo sceneggiatore Marco Rizzo:
    http://warbulletin.blogspot.com/2009/06/le-risposte-alle-dieci-domande.html
    Il privato è sacro?
    No. In casi come questo, no. A me, personalmente, mi interessa se il mio premier organizza festini di sto tipo. Perché poi non deve rompermi i coglioni con il Family Day, non deve legiferare sulle intercettazioni (vi ricordate l’affaire Saccà?). Non dovrebbe passare sempre tutto come la guasconata che si perdona facilmente (perché lui è un tipo esuberante). Né sarebbe normale che l’attenzione dalla vicenda Noemi (l’unica che forse ha beneficiato di tutto sto tam-tam mediatico, visto che era l’attenzione dei media che cercava) e quello che ne è seguito si sgonfi perché, come troppo è spesso accaduto, è stato frainteso/è un complotto/ci sono altre priorità.
    Purtroppo, temo che presto o tardi succederà questo.
    Dopotutto, l’italiano medio rivede in sua Emittenza quello che vorrebbe essere. Ricco, ammirato e potente, perché no anche pieno di fighe. Forse Alberto vorrebbe essere come lui, Michele vorrebbe essere Apicella sull’Eir Fors Uan (con la benzina e lo champagne pagati da me e da te, caro e raro pagatore di tasse), Alessandro vorrebbe essere Topolanek con il topolinok a penzoloni. Forse Prisca vorrebbe essere invitata a Palazzo Grazioli per un tête-a-tette, Ilaria vorrebbe prendere il sole nella sua villa in Sardegna, Erika vorrebbe sedersi sulle sue ginocchia. Ci sono anche i voti di queste persone, spesso evidentemente disinformate, spesso ancora più evidentemente plagiate, nel conteggio che meno di due settimane fa ha riconfermato (mettiamola come vogliamo) che gli italiani lo vogliono.
    Smettiamo di prenderci in giro. Troppo spesso a sinistra ci dimentichiamo che l’Italia non è quella che si vede nei film di Ozpetec, ma quella che si vede nei film dei Vanzina.
    Le risposte alle famose dieci domande di Repubblica? Stanno tutte nei commenti in corsivo lì su.
    ******
    Vi consiglio di leggere tutto, ragazzi!

  Post Precedente
Post Successivo