Un post serio, che riguarda, come già molti altri, la libertà negata di fare il giornalista libero. Euna Lee e Laura Ling, due giornaliste americane di Current Tv, la rete dell’ex candidato democratico Al Gore, sono state fermate lo scorso 17 marzo al confine con la Cina con l’accusa: “intenti ostili” e “grave crimine contro la nazione”. Ling e Lee stavano realizzando un reportage sui rifugiati nordcoreani in Cina, argomento che a quanto pare scottava anche più del prevedibile, in un regime totalitario come quello vigente nella terra che fu di Mao.
Ne hanno scritto i giornali e parlato alcune televisioni, anche se la notizia non ha avuto (a mio avviso) il rilievo che avrebbe meritato. Ecco che, come può, viene in soccorso la rete.
Il cameraman che viaggiava con le due reporter era riuscito a sfuggire all’arresto, mentre la loro guida cinese ha subito la loro stessa sorte. Oggi è stata comminata dalle autorità locali la condanna dodici anni di “correzione attraverso il lavoro”, ovvero lavori forzati (!). L’accusa è di essere entrate in Corea con intenti “ostili”.
Il processo, cominciato lo scorso giovedì 4 giugno, si basava su un non meglio specificato “grave crimine” contro la nazione e l’attraversamento illegalmente della frontiera.
Questa notizia è stata data dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna.
Interpellato sulla vicenda, il Presidente degli USA Obama si è detto “molto preoccupato”. “Abbiamo attivato tutti i canali possibili” per assicurare la liberazione delle giornaliste, ha detto il portavoce della Casa Bianca Bill Burton.
AgoraVox, che ci ha scritto e che ringraziamo (nella persona di Sergio Nazzaro), lancia una petizione a favore della liberazione e per la libertà di stampa.
Invitiamo tutti i nostri visitors a leggere quanto scritto qua:
<a href="http://www.agoravox.it/Corea-del-Nord-giornaliste-Usa.html?var_mode=calcul
“>http://www.agoravox.it/Corea-del-Nord-giornaliste-Usa.html?var_mode=calcul
… e a firmare la petizione, a questa pagina:
http://firmiamo.it/perlaliberazionedellegiornalisteusaincorea
Di seguito, per i lettori anglofoni, la notizia anche più circostanziata, in Inglese.
The two US journalists arrested on the Chinese-North Korean border – Euna Lee and Laura Ling – have been sentenced to 12 years’ hard labour in North Korea.
The harsh sentence is sure to deepen the chill in relations between the US and North Korea, which is facing UN sanctions for last month’s nuclear test.
Lee and Ling, who work for the California-based Current TV, a company co-founded by former vice president Al Gore, were arrested in March while working on a story about refugees.
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Their four-day trial for what the North Korean authorities called a “grave crime”, was held in secret. The official KCNA news agency said in a brief dispatch that the pair were guilty of crossing the border illegally.
A US state department spokesman, Ian Kelly, said: “We are deeply concerned by the reported sentencing of the two American citizen journalists by North Korean authorities and we are engaged through all possible channels to secure their release.
“We once again urge North Korea to grant the immediate release of the two American citizen journalists on humanitarian grounds.”
US secretary of state Hillary Clinton has previously appealed for the two women’s release, saying the charges against them were baseless.
Since their arrests, political analysts have speculated that North Korea may use the pair as a diplomatic bargaining chip in disputes with the United States.
Lee Dong-bok, a senior associate with the CSIS think tank in Seoul and an expert on the North’s negotiating tactics, agrees.
He believes North Korea “is using the sentence as bait to squeeze concessions out of the US amid heightened tension.”
Sources: Reuters/ABC News