Sono passati ancora altri mesi da quando avevamo pubblicato il post che Cartoonist Globale ripropone adesso, riferendosi a una notizia che circolava insistentemente oltre un annetto fa (gennaio 2008).
Gianfranco Goria ci informa che oggi di nuovo si torna sull’argomento, e che Fabrizio Mazzotta, nel suo blog, sembra tornare sul tema…
Lo fa in modo egualmente criptico. Ma chi sarà a far esplodere, fra poco, questa “bomba” a fumetti?
Chi sono questi fantomatici alieni che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) giungere in Italia a breve per scombussolare il mercato editoriale dei fumetti di qua?
Ne parlavamo con toni ammantati di mistero a metà gennaio 2008, in questo post, citando le parole di Andrea Baricordi (“Kappa Boy” di collaudatissima esperienza e attendibilità):
“La vuoi una vera chicca? Ti informo che sta arrivando un terzo colosso editoriale, e questa volta non di livello europeo, ma mondiale. E non sto parlando di Disney Manga, che fondamentalmente ripubblica materiale di cui detiene il copyright originario (anche in Giappone).
“Parlo d’altro, di qualcosa di colossale come il primo disco volante che appare in Indipendence Day. “Sono curioso di vedere cosa succederà. Dico sul serio: aspetto gli sviluppi per godermeli come una puntata di Quark. Se volete, sarò il vostro Piero/Alberto Angela e vi guiderò in questo fantastico e misterioso mondo che è quello dell’editoria di manga…”
Alla richiesta di raccon-
tarci qualcosa di più, però, Baricordi così frenava (e l’ha fatto di nuovo poco più di un mese fa):
“Stop, stop. Tanto, quando l’ufo atterrerà – come dicevo – farà molta ombra a tutti gli attuali editori presenti sul mercato italiano, suppongo arrivando addirittura a sostituirsi a molti di loro: è qualcosa di molto più grosso di quanto ci si possa immaginare, tanto da essere perfino palese.”
Adesso, alcuni amici fumettisti hanno avanzato ipotesi “papabili” sull’identità di questi alieni.
Uno di essi, gran cartunìsta, che però preferisce per il momento l’anonimato, segnala questo commento proveniente dal sito www.mangaforever.net:
Una notizia quantomeno epocale proviene dalla terra del Sol Levante: Shogagukan e Shueisha, case editrici che fanno parte dell’enorme gruppo editoriale giapponese Hitotsubashi, uniranno le forze per pubblicare i propri manga direttamente in Europa a partire dall’autunno del 2009.
Questa sensazionale notizia è apparsa sul Nikkei News, che afferma, in un piccolo articolo, che la prima nazione a beneficiare della pubblicazione diretta sarà la Francia, per poi proseguire successiva-
mente con la Gran Bretagna, con la Spagna e con altre nazioni europee.
I dubbi degli editori europei, in primis di quelli dei Paesi già annunciati, che si potrebbero vedere non rinnovati i diritti di serie lunghe, di successo, e ancora in corso come Naruto per la spagnola Glènat, o Nogami Neuro della Planeta DeAgostini, e perdere quindi l’intero investimento, saranno sicuramente molti.
Non si parla ancora dell’Italia.
Del resto in questi ultimi tempi ci sono stati segnali di “manovra” da parte delle case editrici giapponesi che cercano di espandersi autonomamente nei territori esteri, mantenendo e aumentando il “potere” dei propri marchi. Ne è l’esempio la Kodansha, che è sbarcata il mese scorso direttamente negli States, come vi avevamo già detto, o le stesse Shueisha e Shogakukan, che nel recente passato si sono unite alla Viz Media per pubblicare i propri manga direttamente negli Usa, diventando la Shogakukan-Shueisha Productions Co.
Eppure i presagi di questa mossa da parte di queste case editrici si erano già avuti nel 2007 quando gli uffici della Viz Media europea, che si occupa al momento di licenze sui manga e anime delle due case editrici in Europa, erano stati trasferiti da Amsterdam a Parigi.
I dubbi sono molti.
Gli editori italiani dovrebbero incominciare a preoccuparsi?
Fine della citazione. Così prosegue il nostro anonimo informatore:
Tutto ciò, aggiungo io sottoscritto, mentre altrove leggo che:
Il sito della D/Visual ha pubblicato un lungo articolo sullo stato di salute dei fumetti in Giappone.
Sotto copio due pezzettini significativi. Il resto dell’articolo è su www.d-world.jp
“L’aumento del petrolio e il conseguente aumento della carta, combinati a un crollo delle vendite, stanno mettendo in ginocchio l’industria del manga: Shueisha, Shogakkan e Kodansha che annunciano l’una dopo l’altra la chiusura di testate importanti. (…)
“I lettori giapponesi abbandonano i manga non solo perche’ hanno altre priorità di spesa, ma anche perché, dopo Dragon Ball e Sailor Moon, autori ed editori non sono piu’ riusciti a creare dei veri successi.
Certo, ci sono le decine di titoli prodotti a tavolino, come si fa con le pozioni: mettiamoci un po’ d’azione “alla Dragon Ball”, un po’ d’arti marziali alla Ken il Guerriero, qualche minigonna “alla Sailor Moon”, un pizzico d’oriente che e’ quello che i lettori occidentali vogliono, e abbiamo un fumetto che vende.
Purtroppo (o per fortuna, dal nostro punto di vista) i lettori si sono anche fatti più smaliziati e cominciano a mostrare la loro insofferenza verso personaggi che nascono piu’ da progetti di marketing che non dalle idee dei loro creatori.
Si salverà l’indu-
stria del manga e dell’ani-
mazione in Giap-
pone? Boh, non è compito nostro andare alla ricerca di una soluzio-
ne.”
Fine dei comunicati, per il momento. Ogni altra aggiunta, come ogni rettifica o smentita, sarà gradita e pubblicata.
Il “grosso” delle immagini di questo post è costituito da creazioni della grande artista dalla linea nipponica Audrey Kawasaki, che vive e lavora a Los Angeles.
Per saperne di più:
Audrey’s personal blog: http://i-seldom-do.livejournal.com/
Audrey’s website: http://www.audrey-kawasaki.com
Il © delle immagini è dell’autrice.
La foto che la ritrae, per la rivista Juxtapoz – Art & Culture Magazine uscita a luglio 2008, è © Estevan Oriol.