UN FREMURA D’EPOCA (E L’IMMAGINE DEL BORZACCHINI)

Foto Carlo Bartolini

Questo post è la naturale continuazione del precedente, al quale si richiama in tutto e per tutto, compresi gli autori della “sua sostanza” (che Cartoonist Globale sentitamente e deferentemente ringrazia, a cominciare da Carlo Bartolini, che è anche resposnabile dello scatto recentissimo dove il Maestro Alberto Fremura è ritratto senza abiti talari e in compagnia di una sua aggressiva tartaruga).

Qualcuno ci ha giustamente telefonato, sottolineando che è ottima cosa rendere omaggio ad autori importanti e rinomati come Alberto Fremura, umorista di impostazione cattolica, decano della vignetta, ma ha anche rilevato che la stragrande maggioranza di lettori non conosce la sua attività di fumettista.

Perciò, mi sembra proprio il caso di proporre qualcosa di lui: cominciamo da queste strisce DOC che risalgono alla sua fulminea collaborazione alla rivista della fantomatica Editoriale Insubria dal titolo Humour (1970), nata sulla scia delle varie pubblicazioni periodiche di materiali in syndication come Linus, che di Fremura ospitò in un numero agostano il simpatico fumetto “di respiro” dal titolo Ermogene: storia di un cane che riusciva a essere più integrato degli uomini nel mondo degli umani.

Andrebbe ristampato.

Ottima prova, ma isolata.

Blog Fremura strisce
Blog Fremura strisce 2

Sopra, ripropongo cinque strisce di quel remoto lavoro del Maestro livornese: Mondo boia, ispirato forse in parte a un gruppetto di analoghe strisce dal titolo <em>Short Ribs, tradotto in Bracioline sul supplemento di Linus che aveva come piatto forte l’episodio Li’l Abner e i Kigmi (150 lire in edicola).

CLICK sopra per ingrandirle.

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A questo punto, proseguiamo con le avventure del Sodalizio Muschiato (grazie, Papini!).

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E l’immagine del prof. Borzacchini divenne una reliquia da venerare
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Ettore Borzacchini, Accademico della Farina dei Semi di Lino, al secolo, Giorgio Marchetti, architetto pentito, da anni bazzica nel mondo della satira. Vincitore del Premio Satira Forte dei Marmi nel 1995, da oltre un decennio collabora con Il Vernacoliere. Considerato all’unanimità l’intellettuale del mensile diretto da Mario Cardinali, nel quale tiene due rubriche fisse, una di esegesi linguistica dei peggiori termini del lessico popolare toscano e livornese ed un’altra di transcodificazione allegorica dei fenomeni di costume contemporaneo (insomma cazzate a ruota libera, così lui le definisce), da anni è anche scrittore a tempo pieno.
Il Borzacchini Universale, editore Ponte alle Grazie, è l’unico ed originale dizionario ragionato di lingua volgare “del parlare toscano e vieppiù labronico”.

Ma andiamo oltre e vediamo cosa successe durante un convivio, al quale il celebre professore non potè partecipare, per ragioni di salute. Dal nulla iniziò a circolare una foto dei suoi piedi (inciabattati) racchiusi in una cornice in puro stile barocco.
Tutti gli adepti si alzarono a turno e, uno dopo l’altro, baciarono la reliquia con timore reverenziale.
Il Sodalizio è anche questo.

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XV

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