I commenti di questo post e le vignette che presenta sono in comune con un altro bel po’ di blog, ma se non altro, quella di Sergio Staino non la impagino storta! 🙂
I fatti sono riportati qui sotto, compitamente, a cura di Giampiero Caldarella. Ringrazio tutti quelli dai cui scritti estraggo delle frasi, tentando anche di segnalarne la provenienza. E porgo la mia solidarietà all’amico Sergio Nazzaro, già citato in precedenza in questo blog, qui.
Chi è più suscettibile tra Fini, Berlusconi e Bettini?
Difficile dirlo, specie quando ti chiama la Procura della Repubblica, come è successo a Sergio Nazzaro il 15 aprile, per comunicarti che sei stato denunciato per un pezzo scritto il 19 gennaio sull’ultimo fu-settimanale di satira edito in Italia, Emme, supplemento del lunedì dell’Unità diretto da Sergio Staino.
Il nome del querelante? Il generoso Goffredo Bettini, il braccio destro di Veltroni, che proprio stamani in una lettera al Messaggero dichiara di non volersi candidare alle europee, che ci vuole un ricambio e che “Da circa due mesi non ho alcun contatto con la segreteria del partito”. Non è poi così tanto se consideriamo che per far partire una querela verso noi di Emme ci ha messo quasi tre mesi.
Il tempo è relativo, il buon Goffredo dimostra di sapere cosa significhi aspettare. Ma vediamo quale nefandezza avrebbe scritto Nazzaro (autore tra l’altro del recente Io per fortuna che c’ho la camorra, edito da Fazi) sul suo conto. Nel pezzo in questione, il fantomatico Dj Carnival, speaker camorrista della famigerata “Radio Sistema”, trasmette da un tunnel e racconta degli ultimi botti dopo Capodanno (che poi, alla lontana, sono anche quelli del giornale). A un certo punto telefona Bettini (Goffredo? Vladimiro? Pasquale?) e nasce un rapido scambio di battute:
-“Pronto Dj, sono Bettini, ma è vero che ci stanno i resti del cenone?”
-Si e anche i resti di Roma che ti sei magnato!”
(…)
Un dubbio assale anche Sergio Nazzaro che dichiara: “Ci indicano come amici della sinistra, ma ahimè non lo siamo, così la destra ci detesta, ma poi ci querela la sinistra. Ma Bettini cosa vuole da me? Il mio contratto a progetto? Nell’attesa di una risposta ripenso a Totò Maresciallo e al Tenente Kessler”
Se Bettini o qualcun altro pensa che gli autori satirici debbano comportarsi da camerieri ossequiosi, sappiano che possono risparmiare i soldi della mancia. Il resto del conto lo spendano in tranquillanti, se ce ne fosse bisogno.