Fantastico!
Dopo gli abbaiamenti di una buona parte degli esponenti illiberali della politica italiana, che nella Maggioranza sono la stragrande maggioranza, il Direttor-poliziotto Generale della Rai, Dott. Mario Masi, superando i limiti dei poteri a lui stesso concessi (e quindi compiendo atti che, come si può dedurre da quanto dichiarato più avanti, si possono considerare di fatto “abusivi”) ha inviato a Michele Santoro e ai direttori del Tg 3, Antonio Di Bella e di Rai 2, Antonio Marano, una lettera sulla necessità che sin dalla prossima puntata di Anno Zero “siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall’Abruzzo”.
A chi ha voluto fare un piacerino questo Direttore Generale appena insediato?
Le risposte, credo, sono pleonastiche.
E’ stata valutata “gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico” la vignetta di Vauro Senesi “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”.
Nessuno stupore, le vignette, che nella loro immediatezza “si vedono”, talvolta sono più efficaci di tanti corsivi (che fa fatica leggere).
E quindi, possono insinuare qualche tarlo nella mente di chi, altrimenti, resterebbe nell’ignoranza, non leggendo, e rimarrebbe preda del mediapensiero unico, dettato da chi detiene il potere economico, quello politico e quello mediatico (cocktail inconciliabile con il concetto di democrazia).
Il Direttore Generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito – conclude la nota – non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro.
Tra gli altri, il consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo commenta l’operato del neo direttore generale della Rai appena copertosi di ridicolo: “Pensavo che in Rai fosse stato nominato un direttore generale e non un Grande Inquisitore. Il prof. Masi – proseguea Rizzo Nervo- si è insediato a viale Mazzini il 6 aprile e in soli sette giorni lavorativi ha, nell’ordine: messo sotto inchiesta Anno Zero, sospeso Vauro e inviato al giudizio del Comitato etico dell’azienda una puntata di Report che, a quanto sembra, non era piaciuta al ministro Tremonti. Torquemada sarebbe stato più cauto.
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“Invito il direttore generale ad occuparsi piuttosto dell’azienda, di come reperire maggiori risorse in un anno di crisi, degli accordi scaduti e da rinnovare, dello sviluppo del digitale terrestre, di come affrontare le recenti decisioni dell’Agcom sulle frequenze, di predisporre tutti gli strumenti idonei per combattere l’evasione del canone e, soprattutto, di rileggersi la legge sui poteri e le competenze del direttore generale e del consiglio di amministrazione: è il consiglio, ad esempio, che è chiamato a svolgere “le funzioni di controllo e di garanzia circa il corretto adempimento delle finalita’ e degli obblighi del servizio pubblico radiotelevisivo.
“Fra le finalità di un servizio pubblico nel settore della comunicazione – prosegue – vi è sicuramente quella di difendere e di garantire il diritto principe di qualsiasi democrazia: la libertà di espressione. Spetta dunque solo al consiglio e a nessun altro organismo aziendale, singolo o collegiale, l’accertamento di eventuali violazioni degli indirizzi editoriali e invito pertanto la direzione generale a revocare qualsiasi decisione assunta per eccesso di potere infrangendo la normativa aziendale”.
“Se l’iniziativa contro Report – conclude Rizzo Nervo – mortifica chi crede nel ruolo positivo dell’informazione ed in particolare del giornalismo di inchiesta, quando è serio e documentato come è sempre stato quello della Gabanelli, la sospensione di Vauro non è solo grave ma sfiora purtroppo il senso del ridicolo perche’ rivela un allarmante deficit culturale. Suggerisco al prof. Masi di leggere un libretto di Moni Ovadia L’umorismo ebraico in otto lezioni e duecento storielle. Scoprirà che la satira e l’ironia possono essere alimentate anche dalle situazioni piu’ tragiche di dolore e di sofferenza”.
“Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola” ha risposto Vauro alla richiesta di un commento.
Per quello che può valere, nella sua microscopicità Cartoonist Globale esprime la sua solidarietà all’amico e concittadino Vauro, a Michele Santoro, a Milena Gabanelli e ai loro staff di giornalisti, nella speranza che l’atto improprio compiuto dal Dr. Masi venga stigmatizzato e di fatto invalidato. Sperando anche che sia reso noto chi, se c’è stato, ha fatto pressione su chi altro, affinché le pochissime voci dissonanti con il belato dei berlusconidi in passerella elettorale continuino ad arrivare alla gente.
A seguire, le voci di alcuni colleghi protestatari davanti a viale Mazzini. Si riconoscono la giornalista Stella Prudente, il direttore della Voce del Ribelle Valerio Lo Monaco e Mario Adinolfi come voce narrante.
Purtroppo non si può dire che, almeno al momento, ci fosse proprio una gran folla…
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