SCUOLA DI FUMETTO E THE COMICS JOURNAL (NUOVI!)

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Da tempo è pronto il nuovo numero di The Comics Journal (il 295simo).

Cosa contiene? Ecco: Brian K. Vaughan interviene su Y: The Last Man, Lost, Ex Machina eccetera.

Poi, tra l’altro, il declino e il tracollo ipotizzato per i supereroi, articoli su Terry Moore, Jack Kirby (King of Comics), una biografia di Chester Gould, The Herbie Archives (con un personaggio che ho sempre apprezzato, e anche tradotto e pubblicato in Italia, nella versione di John Byrne una quindicina di anni fa) e varie altre cose.

Ma soprattutto, in questo numero è da segnalare l’intervista che Paul Karasik ha fatto a Gipi (da notare che per un po’ tutti e tre eravamo colleghi d’insegnamento, a Firenze, pochissimi anni fa, e frequentavamo le stesse tavole calde); io e Paul tendevamo a sforare con le lezioni, pur dopo le canoniche nove ore filate, causando l’isteria delle segretarie, Gipi direi di no.
Francesco Ciampi nemmeno, anzi… 🙂

Nei comics shop in questi giorni, eccone di seguito le caratteristiche tecniche e un video che ne sottolinea i dettagli salienti: 200-page b&w/color 7.5″ x 9.5″ squarebound softcover magazine.

Quanto a Scuola di Fumetto, il nuovo numero è quasi interamente dedicato al centenario della nascita del Corriere dei Piccoli (dal 22 in mostra alla Rotonda della Besana a Milano) e, prendendo spunto da questo, anche del fumetto per ragazzi in generale.
Intanto ecco la copertina in arrivo tra qualche giorno lo possiederete (volendo) in carta e punto metallico.

Di seguito, il sommario.

Centenario: IL CORRIERE DEI PICCOLI
100 di questi corrierini! a cura e della Redazione
testi di Matteo Stefanelli e Fabio Gadducci, con Giovanna Ginex

Dossier: VECCHI GIORNALINI
il Corrierino non corre da solo di Luca Boschi
(Tra parentesi, a questo pezzo si riferisce l’illustrazione a lato con Lulù e i due topolini, che in origine si chiamavano Ramirez e Gonzalez, realizzata da Sergio Rosi. E allo stesso articoletto fa riferimento il cane antropomorfo della copertina che sorride sotto l’ascella destra della Stefi: trattasi di un clone nostrano di Hucleberry Hound che Massimo Liorni realizzò per la copertina dell’effimero “tascabilino” Carioca, uscito nel 1960 per i tipi delle romane Edizioni Adriana.

SCHEDE – CORSO DI FUMETTO
• DIDATTICA – Punti di narrazione
• STORIA DEL FUMETTO – Topolino

Lul_e_topi_messicani

Speciale: AUTORI DA PICCOLI
FUMETTISTI DA CUCCIOLI a cura della Redazione
Luca Enoch e Davide Toffolo, Francesca Ghermandi e Leo Ortolani e…

Autore: ADRIANO CARNEVALI
TIMIDO COME UN RONFO di Andrea Leggeri

Sketch-book: GRAZIA NIDASIO
LA STEFI IN TV! a cura della Redazione

Ritratto: MINO MILANI
UOMINI DI AVVENTURA di Laura Scarpa

SCUOLA DI MANGA a cura di Davide Castellazzi
– FUJIO AKATSUKA
– japan NEWS
– LEZIONE 34 – DISEGNARE BAMBINI BUFFI PER I BAMBINI VERI

Ritratto: GIORGIO REBUFFI
BUON COMPLEANNO REB! di Andrea Leggeri

Rivista: IL GIORNALINO
IL NUOVO GIORNALINO di STEFANO GORLA
intervista di Laura Scarpa

Illustratrice: EMANUELA BUSSOLATI
Figurinaia per piccoli, a cura della Redazione.

  • Eloisa Lippy |

    Hey! Mi sembra bello che in questo luogo di conversazione ci sia posto per tutti.
    Parlare di democrazia, però, è un po’ ardito.
    Ho letto cose micidiali nel blog di Peter David, che assomiglia un po’ a questo: l’ultimo suo post è sull’ignoranza manifesta della Palin, che parla senza nemmeno aver letto i giornali, e fa delle grosse figure di merda, plateali. Ma quello che conta è il modello di vita che propone, questo è ciò che passa alla gente che la sostiene, al di là delle cagate che spara. Scusate i francesismi.
    Ho trovato delle note di saggezza nel blog di Daniele Luttazzi, sulle quali, penso, dovrebbero essere d’accordo tutti quanti. Spara a zero sul PD e io sono molto d’accordo sulla povertà di proposta che Veltroni sta facendo, perché… a chi può darla a bere? Il modello di Berlusca è chiarissimo e a quello chi vuole puo’ aderire.
    Molti italiani, invece, non aderiscono a quello di Walterino perché evanescente e fotocopia di quello del centro-destra, quindi non votano nemmeno. E la democrazia parlamentare, di fatto, perde significato.
    Tutta la sua intervista è qui, io ne ho presi solo alcuni brani che possono far riflettere chi ha i neuroni disponibili a farlo:
    http://www.danieleluttazzi.it/blog/361
    DOMANDA: Berlusconi ora gioca a fare il cavaliere evocando immagini di padri costituenti che duellavano verbalmente con eleganza di fioretto. Cerca, si dice, di rifarsi l’immagine per un futuro al Quirinale. Ma perché gli italiani credono alle sue bugie? La nostra malattia è una memoria straordinariamente corta?
    RISPOSTA: Le scienze cognitive hanno scoperto che gli elettori non votano i programmi elettorali, ma una visione del mondo. Quella di Berlusconi è molto ben definita: il padre autoritario.
    Il PD non ne ha nessuna, si sposta al centro. E così perde.
    La destra non ha bisogno di spostarsi al centro per vincere le elezioni.
    E’ un problema di framing. Da 30 anni, coi suoi media, Berlusconi sta promuovendo il suo modello. La paura del terrorismo e quella per l’extracomunitario, così come la strumentalizzazione dei temi etici, servono a rinforzare il modello del padre autoritario.
    Il PD deve ancora cominciare a elaborare il proprio, che dovrebbe essere alternativo. Nel frattempo va a rimorchio della terminologia della destra.
    Quando il PD parla di “sgravi fiscali”, ad esempio, rinforza il modello della destra, che usa quella terminologia perché considera le tasse un peso.
    Nel modello alternativo ( che il PD neanche sta immaginando ) le tasse sono una protezione per il futuro dei nostri figli.
    Se tagli le tasse, i diritti tuoi e dei dei tuoi figli ( sanità, scuola, pensione ) diventano servizi a pagamento. Non c’è più giustizia sociale.
    Effetto domino: col taglio delle tasse, di fatto la destra decurta i fondi per i programmi sociali che si prendono cura della gente.
    Lo stesso dicasi delle privatizzazioni. Sono bravi quelli, o allocchi questi?
    Entrambe le cose.
    Il modello alternativo è pieno di idee migliori, ma il PD le ha abbandonate: adesso è eccitante come un catalogo di sementi.
    DOMANDA: Il tipo di cultura politica incarnata da Berlusconi è ormai diffusa e pervasiva. Che immagine ne hai? Come ci si difende?
    RISPOSTA: Frequentando persone che non si siano lasciate corrompere dai soldi che il berlusconismo elargisce con dovizia ai servi. La risposta deve essere collettiva.
    L’arte ( non solo quella satirica ) aiuta a formare le coscienze e a tenerle deste. Ha tempi più lunghi, ma è inesorabile.
    DOMANDA: Che ne pensi del Berlusconi 4?
    RISPOSTA: Quello che penso di chi l’ha votato. E di chi ha fatto una campagna elettorale disastrosa.
    Come ho detto al Financial Times, “ in the last 20 years Italian TV (both Rai and Mediaset) has been giving shape to a propagandistic framing of right-wing values: God, Family, Fatherland.
    We are in a permanent electoral campaign grounded on fear and xenophobia.
    Tv is constantly promoting right-wing values and trying to shape the country’s mentality both through news and entertainment. The Italian Left ignores the virtues of counter-framing and that’s why it has lost the elections.
    Left-wing values ( civil rights, solidarity, peace ) have been lost and must be recovered. “ Lasciamolo in inglese, così Veltroni deve farselo tradurre nel loft. Il loft della Left, il left loft.
    Negli anni, il fronte neutralista ( “ Non si deve demonizzare Berlusconi” ) si è esteso. Con che bei risultati, si è visto.
    La strategia politica di Veltroni è molto simile a quella di uno che non ce l’ha.
    Nel frattempo, andiamo tutti in Iraq, prima che lo rovinino.
    Ciao!
    Buonanotte.

  • Lele |

    Certo, la democrazia è un pò noiosa…. molto meglio le Brigate Rosse : quelli non hanno paura di nessuno !

  • Vèrmut |

    Salve, ragazzi!
    Il mio nome è “Vermouth”, come ha scritto qualcuno.
    Ad egli giro questa notiziola:
    Roma, 10 gen. (Apcom) – Forte contestazione per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, costretto ad interrompere il suo comizio in sostegno di Ugo Cappellacci, candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Sardegna.
    Quando dalla platea si è sollevato un coro di fischi, il Cavaliere ha chiesto a Cappellacci: “Chi sono questi? Nostri o loro?”. Ma la risposta era nei fatti: una contestazione di un gruppo di giovani con cartelli di protesta contro i tagli alla scuola.
    “Avete visto un motivo fondamentale per cui noi italiani non possiamo votare per questa sinistra”, si è difeso il premier. “Noi da liberali quali siamo – ha aggiunto – col nostro amore per la libertà e per la democrazia mai ci sogneremmo di andare a disturbare una libera manifestazione degli altri. E’ proprio per quel che avete visto che questi altri non possono e non debbono prevalere. Mai”.
    I commenti sono superflui.
    Fanno scatafasci e vorrebbero che tutti gli accettassero servilmente come tanti emìlifidi, schifanchihuaha, bondobermann, cìcchitdog, bassottapezzòni…
    Vermouth

  • Daniele Tomasi |

    Ops, scusa allora, cancella il mio post se vuoi.
    DT

  • Daniele Tomasi |

    Perche’ c’e’ la scritta Scuola di Fumetto nel subjct? Hai scordato di parlarne?
    Scusa l’ignoranza, da quanto tempo CJ ha cambiato rilegatura passando al brossurato? E’ stato contemporaneo alla variazione della grafica di copertina?
    DT
    http://danieletomasi.altervista.org/mono/DT-mono1-72dpi.jpg

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