MANUEL “SPAIN” RODRIGUEZ E IL FESTIVAL DELLA SATIRA

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Come spesso accade, due temi al prezzo di uno.
Il primo è quasi obbligato: il nostro assiduo contributor Michele Mordente ci ha intimato di dare spazio al Festival della Satira che si tiene a Salerno in questi giorni.

Nel sito, però, né io né i miei solerti collaboratori abbiamo trovato immagini sul tema (l’indirizzo è questo: http://www.festivalsatira.it/, probabilmente compariranno nei giorni prossimi). Per questo, addobbo il post con immagini diverse, in particolare con riferimento al secondo argomento affrontato di striscio: l’under americano (connesso alla scena sociale e talvolta politica).

Manuel Rodriguez, detto “Spain” perché di origine iberica, così come un militare proveniente dall’Emilia diviene automaticamente “Bologna” in una caserma di Bressanone, è stato un robusto fumettista della stagione underground più importante, quella di Robert Crumb, Gilbert Shelton e compagnia.

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Come solitamente accade per questi autori non esattamente sulla cresta dell’onda, anche di Manuel Rodriguez si è visto veramente poco tradotto in italiano. Ma possiamo riportarlo alla memoria collettiva dei vistatori di questo blog mostrandone il video qua sopra.

E torniamo al programma del satirico Festival, che si tiene al PARCO URBANO “EX AREA SALID” (ingresso 2,00 €, cheap!).

Apertura al pubblico tutti i giorni – eccetto il 24 e il 25 – fino al 30 dicembre. Orario 18.00 – 21.00.

Le mostre sono:

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CORAX. Storia di un uomo coraggioso
… Vale a dire la storia serba degli ultimi venti anni, raccontata attraverso l’arte del celebre vignettista Corax, noto per la satira di opposizione contro la dittatura di Milosevic (a cura di Branko Najhold)

ORESTE ZEVOLA. Saturnalia
L’arte contemporanea interpreta atmosfere saturnine.
L’evento fa parte di “Itinerari mediterranei”, progetto promosso e realizzato dalla Provincia di Salerno, rientrante in Eventi In… annualità 2008.

VINCINO. Pagine scomposte
La ricostruzione dell’attività di Vincino come vignettista e come direttore di riviste di satira; questa mostra compie un vero e proprio viaggio dagli esordi vincineschi ai giorni nostri vinciniani, portando all’attenzione contemporanea alcune delle fasi salienti della recente storia nazionale (a cura del pluricitato Michele Mordente).
Nella mostra si possono visionare e sfogliare le riviste da lui create ed ascoltare le parole di Vincino in un’intervista esclusiva.

Vi è anche una scelta della produzione dal suo libro appena edito da Rizzoli, Poteri Morti, antologia del meglio della sua produzione dalla nascita della cosiddetta Seconda Repubblica (ma sempre la stessa è) ad oggi.

Vincino è una delle eminenze grigiastre della satira italiana, dal suo esordio nel 1972 sul quotidiano L’Ora di Palermo fino alle collaborazioni odierne con Il Corriere della Sera, Il Foglio e l’inserto M dell’Unità. Oltre trentacinque anni d’attività in cui ha tramato ed ordito, armato di carta e di pennarello, contro la classe politica italiana, svelandone vizi e miserie, ed ha messo in scena, con la sua linea plastica, la tragicomica pantomima di un popolo immobile, che danza in balia degli eventi.

Vincino negli anni ha costruito testate satiriche con gran perizia, ha “associato” con abile maestria i più dissacranti cani sciolti della satira ed è stato immancabile complice di tutte le principali riviste del genere.
Con i suoi compagni di ventura, ha scardinato il sottile diaframma tra realtà e finzione, a partire dall’invenzione dei celebri falsi del Male, imitazione perfetta delle prime pagine d’autorevoli quotidiani, che annunciavano eventi infondati ma possibili e desiderati, traendo i più inganno e coinvolgendo nel gioco i lettori più avveduti.

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Con Vincino i fiumi della satira hanno anche rotto gli argini delle colonne tipografiche, divenendo teatro di strada. Memorabile la sua interpretazione di Benito Taxi, sosia perfetto di Bettino Craxi, in occasione di un congresso romano del PSI. Indimenticabile anche l’inaugurazione del busto di Giulio Andreotti tra i grandi della patria, a Villa Borghese, movimentata dall’intervento della Polizia che sequestra l’opera marmorea. Irresistibile la sua celebrazione funebre della classe politica della Prima Repubblica, a teatro e per le strade di Firenze.

Per la sua spregiudicata attività, il sovversivo Vincino è stato persino allontanato da Montecitorio, causando la sospensione della seduta parlamentare. Tuttavia ha continuato ad intessere sottili trame col suo inconfondibile segno nelle finestre editoriali di decine di riviste e importanti quotidiani nazionali fino ad oggi.

Click sulle immagini per ingrandire le medesime compattandole o disgregandolo nei formati più acconci.

l signore nella foto insieme a Vincenzo Gallo (il nome anagrafico di Vincino) è il sindaco De Luca (probabile candidato al governatorato della Campania). La foto è stata scattata con le altre dal Mordente il giorno dell’inaugurazione delle mostre, il 17 dicembre scorso. Due giorni dopo, sul giornale del sig. Giulianone Ferrara Il Foglio, Vincino si è così autoritratto con De Luca.

Il marchio del festival (il satiro in ambigua erezione) è di Oreste Zevola, artista che ha anche pubblicato un fumetto e delle illustrazioni su Frigidaire e Frizzer.

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Vignavincinodeluca
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  • mordente |

    non colgo a pieno l’ironia, che da qualche parte c’è, ci deve essere o spero che ci sia…
    l’unica cosa che condivido è la “catastrofe… benedetta” che gli è capitata sulla testa!

  • Benedetta |

    Sì, direi…
    Bassolino è comunque un tipo affabile, di compagnia, cosa avete contro di lui?
    Non ha bisogno di proferire battute lepide per strizzare gli occhi ai maschi sciovinisti e alle veline della sua platea.
    Ha sempre lavorato bene.
    Finché non gli è capitata sulla testa questa catastrofe…
    Benedetta

  • mordente |

    oddiomio, simpatia per bassolino?!?!

  • Aristogitone |

    Un saluto al sindaco De Luca e un augurio di riportare la credibilità necessaria alla regione campana, se davverò sarà lui il nuovo Governatore. Con ciò, esterno anche mai simpatia a Bassolino, sia ben chiaro.
    Ma la città di Napoli, e le zono circostanti, hanno subito una pessima pubblicità negli ultimi anni. Non se la meritano.
    E, come ho sentito alle “Invasioni barbariche”, mi unisco alla domanda di quella brava attrice: “Quant’è che la Carfagna non va a Napoli?”
    Non è vero che Berlusconi e i suoi hanno risolto il problema dei rifiuti, E’ stato tutto uno dei soliti spot. Non era così sporca prima, quando tutte le telecamere dei media berlusconici erano puntati sui sacchi dell’immondizia per far cadere la giunta. E non è pulita adesso, che invece si tessono le lodi del premier spazzino.
    Sono d’accordo con Travaglio e con Matteo Sassolino: si sente la mancanza di una persona onesta com’è stata Prodi. Gli italiani non se ne accorgevano, oppure hanno rifiutato l’onestà.
    Non sarebbe la prima volta.
    Aristogitone

  • Matteo Sassolino |

    Altro che satira!
    La sua funzione è importante, certo, ma qui siamo al bavaglio!
    Rasserena il fatto che qualcosa va per il verso giusto (poche cose, forse un consenso popolare che dai beceri affaristi, inquinatori e falsi, che amerebbero il Presidenzialismo con uno di loro a capo, per proseguire ancora più indisturbati il depredamento della popolazione). Per esempio, la notizia che a Bologna, con il suo show “Promemoria”, Marco Travaglio si è ritrovato con Romano Prodi seduto in platea, in dodicesima fila.
    Lo spettacolo, come forse i lettori dei blog più intelligenti anno, ripercorre gli ultimi 15 anni di storia italiana partendo da questo assunto: «La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente. La storia è maestra, ma nessuno impara mai niente».
    Un successo, tanto che nel capologuo emiliano Travaglio ha dovuto aggiungere alcune date extra per soddisfare le richieste del pubblico.
    Travaglio ha rivolto a Prodi un pensiero dal palco, a fine rappresentazione: «Presidente, spesso sento nostalgia di lei».
    Applausi scroscianti. Prodi sorride e non dice nulla, ma ormai gli spettatori lo circondano, si alzano e continuano ad applaudirlo. Travaglio non è mai stato molto tenero nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, né gli ha mai risparmiato critiche, ma si sa, tra lui e Berlusconi ci corre quanto fra Gesù e Satana. Ovvio, il Bene e il Male. Attualmente chi è che ci governa?
    Viva Prodi! E meno male che il 79 % degli italiani, secondo gli ultimi sondaggi, boccia la maggioranza (i sondaggi che Quello sbandiera sono, naturalmente, come sempre, inventati sul momento).
    Matteo Sassolino

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