I PEANUTS CLASSICI, a cura di DIEGO CERESA!

Grande_libro

Sono in molti a considerare (e non da oggi) Diego Ceresa il miglior calligrafo sulla scena italiana.

Lo conferma il riconoscimento assegnato a Diego la scorsa estate, del quale abbiamo parlato qui.

Diego è anche il principale calligrafo della monumentale collana La Grande Disnastia dei Paperi, in uscita con il Corriere della Sera ancora per qualche settimana con vari episodi inediti in Italia (un pugno di storie si avvale invece del lettering della “storica” Enza Pecchi). Ed è il traduttore e il calligrafo di una classic collection dei Peanuts, il prossimo volume della quale uscirà il prossimo 25 novembre.

Dedicato all’opera omnia di Charles M. Schulz, Il Grande Libro dei Peanuts – Le Domenicali degli anni ’50 è pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

In questa nuova uscita vengono raccolti i primi otto anni completi delle tavole domenicali, apparse con un ritardo di oltre un anno (6 gennaio 1952) rispetto alle strisce quotidiane (2 ottobre 1950).

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Le tavole (delle quali abbiamo riprodotto sopra un esempio significativo) rivelano con ancora maggior evidenza la qualità di precursore e innovatore di Schulz.
La striscia e i personaggi crescono rapidamente in profondità psicologica, affrontando tematiche sino ad allora sconosciute nel mondo del fumetto, sbalorditive se raffrontate col resto della produzione americana del periodo.

Purtroppo, per motivi tecnici, soltanto il 1959 viene presentato a colori – nella nuova versione digitale partita con la ristampa di Charlie Brown & soci sui quotidiani americani – non essendo utilizzabile la versione, diciamo così, “analogica” uscita sui quotidiani dell’epoca.

Il volume è stato tradotto e fumettato, come già in occasione di quello dedicato alle strisce quotidiane degli anni ’50, appunto da Diego Ceresa.

Colgo la palla al balzo per “divulgare” un’interessante miscela di video dei Peanuts, accompagnato dal commento del critico Jerry Beck, che riporta alla luce rari trailer, fra cui uno con Linus, Snoopy e Pig-Pen impegnati a vendere automobili della Ford.
Potrà sembrare fuori luogo che all’epoca i Peanuts fossero impiegati per vendere auto, ma fino a metà anni Sessanta quella di Schulz era considerata una striscia per adulti, quindi Linus e Pig-Pen parlavano alla loro platea; l’infantilizzazione forzata della serie è giunta in seguito, sull’onda delle licenze per quaderni scolastici, magliette e diari.
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Qui trovate anche un commento scritto, sempre di Jerry Beck. Il blog da cui ricaviamo tutto questo è ancora una volta il benemerito Cartoon Brew, che ha con Cartoonist Globale delle sintonie consolidate e continue (oggi, per esempio, riprende il video di Voltron che abbiamo postato qualche giorno fa).

Come i film “narrativi” di Charlie Brown, anche questi commercials sono diretti da Bill Melendez, che purtroppo ci ha lasciato tempo fa, e del quale abbiamo parlato qui.
Se no volete fare troppi giri nella rete, ripropongo anche qui questa sua intervista di 8 minuti diretta da Steven Fischer, andata in onda nel 2007 in The Gigi Inc. Show sul Time Warner Cable.

  • Fernanda |

    Schulz era protestante e progressista, un democratico.
    Questo traspare dalla sensibilità di cui sono ricolmi i suoi fumetti.
    Al Capp (reazionario) se la prese co lui non a caso, anche se mi risulta che fossero amici.
    Credo che Schulz sarebbe stato a suo agio con il nuovo corso degli Stati Uniti di Barack Obama, un umo “moderno”, che ha pubblicato sul suo sito una lista di azioni che intraprenderà a favore dei diritti lgbt.
    Un piano molto più aperto di quello che la classe politica italiana riesce a immaginare.
    Era abbastanza illuminato quello di Prodi, vogio sottolineare (non certo quello della “Casa dei Libertini”, che fornicano di nascosto nello stile retrogrado e sordido dell’Italietta da Bagaglino e poi sono bacchettoni e papisti di facciata, anche oggi, Schifani dal Papa… Sarà andato a confessarsi?).
    Poi, in Italia non si fanno ricerche sulle staminali, i Cardinali tuonano con crudeltà contro casi come quello dalla povera Englaro e col cavolo si fanno i Dico (anche malamente, ma insomma)…
    Apprendo che invece, il democratico Barack e il suo vice Joe Biden si impegnano a rafforzare la protezione federale contro i crimini di odio approvando il Matthew Shepard Act; a sostenere a livello federale unioni civili “che diano alle coppie dello stesso sesso diritti legali e privilegi uguali a quelli delle coppie sposate”; ad abolire il discriminatorio Defence of Marriage Act, e a mettere in atto una legislazione che estenda alle coppie dello stesso sesso gli oltre 1100 diritti federali e benefici basati sullo stato coniugale; a sostenere l’ Employment Non-Discrimination Act, cioè la legge federale di tutela delle persone lgbt sul lavoro; ad opporsi al divieto costituzionale del matrimonio lesbico e gay; ad opporsi all’attuale proibizione per le persone apertamente lesbiche, gay e bisessuali di servire nelle forze armate americane, abolendo la politica del “don’t ask, don’t tell”; ad assicurare il diritto di adozione a tutte le coppie e gli individui, indipendentemente dal loro orientamento sessuale; a sviluppare e sostenere un’ampia strategia nazionale contro l’HIV/AIDS entro i primi 12 mesi di governo; a promuovere una educazione sessuale che includa una informazione adeguata all’età su contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili, anche nelle carceri, distribuendo gratuitamente contraccettivi attraverso il servizio sanitario nazionale.
    Non è poi male, no?
    Alla faccia(ccia) di Gasparroni.
    La dichiarazione di impegno si conclude con il brano di un discorso tenuto da Obama nel giugno 2007: “Abbiamo fatto una lunga strada dalle rivolte di Stonewall nel 1969, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Troppo spesso il tema dei diritti lgbt viene strumentalizzato da coloro che cercano di dividerci. Ma questo tema, essenzialmente, ha a che fare con chi siamo noi in quanto americani, con una nazione che deve essere all’altezza della sua promessa fondante di uguaglianza, trattando tutti i suoi cittadini con dignità e rispetto”.
    Tutto il programma di diritti di civili di Obama si trova sul sito:
    http://www.change.gov/agenda/civil_rights_agenda/
    Ciao! Insomma, viva gli USA, abbasso questa gentucola, e soprattutto abbasso Villari (dimettiti!!!!)
    Fernanda

  • Davide Del Gusto |

    @ Protagora
    No no, non sono affatto il Dado che dici tu!
    Comunque grazie per l’informazione. : )
    Davide

  • Protagora |

    Salve,
    “soccorro” io, con qualche informazione…
    Per Davide De Gusto (ma tu sei il “Dado” che fa spettacoli e che era con Crozza al suo show un paio di settimane fa?).
    Comunque, sì, questi libri sono a diffusione “estesa” e quindi dovrebbero trovarsi in tutte le librerie, o quantomeno vi si sarà ordinabile (si dice così?).
    Per Willi… Sui colori digitali concordo. Io sono un fan dei vecchi colori a puntini… Quelli dei fumetti antichi americani, a bassa risoluzione. Anche se il disegno non ne usciva sempre valorizzato il loro fascino era indiscutibile.
    So anche che un po’ di quegli impianti (se “impianti” erano) sono ormai obsoleti e che si stampa in digitale, quindi si preferisce ricolorare tutto.
    Poi, e anzi, soprattutto, complimenti a Diego anche da parte mia e in bocca al lupo per questa deliziosa collan.
    I “Peanuts” sono stati molto sottovalutati negli ultimi decenni.
    Protagora

  • Davide Del Gusto |

    Bello bello bello!
    Ma il volume uscirà solo in fumetteria o anche nelle librerie?
    un saluto,
    Davide

  • Willi |

    Colori digitali? Incubo e raccapriccio 🙁

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