ETERNA ARTEMISIA, DI GIUSEPPE PALUMBO (con un’appendice su LOUISE ZINGARELLI)

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Trattasi di una delle notizie del giorno: tutti i siti di comics e dintorni stanno parlando di Giuseppe Palumbo e della sua recente fatica Eterna Artemisia, fumetto pubblicato da Comma 22, una personale elaborazione della leggenda di Artemisia raffigurata in una quindicina di arazzi del XVII secolo esposti a Firenze, nella prestigiosa sede di Palazzo Strozzi, dal prossimo 24 ottobre.

Questa iniziativa, già “coperta” da afNews e da Andrea Plazzi nelle sue pagine web “palumbodedicate”, si ricollega alle radici ancestrali del mito di Artemisia, che Palumbo ha sagacemente sovrapposto a quello della dea greca Artemide.

Eternartemisiacover

L’occasione di presentare l’opera palumbesca a una vasta platea di non abitudinari dei balloons è fornita dalla mostra fiorentina Donne al Potere dedicata a Caterina e Maria de’ Medici, due toste italiane che governarono la Francia a suo tempo.

Per la prima volta una grande esposizione d’arte (la promuove e produce l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la organizza la Fondazione Strozzi) ospita anche il medium Fumetto, coinvolgendo in qualche forma la Scuola Internazionale di Comics di Firenze e il Museo del Fumetto di Lucca.

Il comunicato stampa ufficiale parla di “una strategia innovativa per promuovere le grandi esposizione d’arte” rivolta a chi è… “giovane, appassionato di fumetti e della lettura in generale, navigante del web.” Questo “l’identikit tracciato dall’agenzia bolognese Onde Comunicazione per catturare un’audience diversa da quella delle grandi esposizioni d’arte e rendere speciale la mostra Caterina e Maria de’ Medici.”

Chimerartemisia

Esiste anche un sito web (www.eternartemisia.org) dove professionisti e neofiti potranno cimentarsi sullo stesso tema: la rivisitazione del mito di Artemisia, l’antica regina che ha ispirato i monumentali arazzi secenteschi al centro della mostra di Palazzo Strozzi.

Il volume di Comma 22 sarà disponibile a partire dl prossimo 21 ottobre, in tempo per la mostra.

Sopra, Palumbo risponde in video a cura di Costanza Baldini, girato in coincidenza con la conferenza stampa di un paio di giorni fa, tratto da www.intoscana.it, sito che ringraziamo e al quale vi rimandiamo per ulteriori approfondimenti futuri.

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LOUISE ZINGARELLI: COOL WORLD

In chiusura di post, qualcosa che non ha niente a che spartire con Artemisia ma che merita attenzione.
Nel sito dell’ASIFA – Hollywooda questo indirizzo si può ammirare qualche meraviglioso storyboard di uno dei più grossi flop degli ultimi due decenni: il lungometraggio di Ralph Bakshi Cool World (da noi giunto sugli schermi verso il ’93 col titolo Fuga dal mondo dei sogni), rovinato a sangue dai manager della Paramount.

Gli sketch sono dell’animatrice di Chicago Louise Zingarelli, un genio colmo di passione (che purtroppo non è più fra noi), suggerisce chi l’ha conosciuta. Come Stephen Worth, “capoccia” dell’ASIFA – Hollywood, che scrive un bel pezzo su di lei.

Dice, tra l’altro:

Louise always reminded me of the tomboy girl in Our Gang– the one who was small, but when her big brother got picked on by the neighborhood bullies, she would roll up her sleeves and wipe the floor with them. Louise was short, but if she was coming at you with THAT look in her eye, you’d swear she was ten feet tall.

Louise hated a lot of things, but she saved special hatred for “The Business”… those words would come out of her mouth dripping in vitriol. “THE BIZZZZZZNESSSSS!” You would need a rug doctor after she said it to clean up all the slime. If Louise knew I was writing about her here in a blog read by people in “the business”, she would kick my ass all the way to hell and back.

Il resto, con un sacco di schizzi esemplari e “partecipati”, qui: alla pagina di TUESDAY, OCTOBER 07, 2008.

  • Cartoonist Globale |

    Cara Betta, grazie di aver scritto!
    E scusa per il ritardo nella risposta…
    Subito dopo la tua mail sono andato a perlustrare il sito con il Socrate contemporaneo di Tommy. Ti (e gli) faccio i miei complimenti!
    Se ho ben capito siete davvero giovanissimi, il vostro sito è il risultato di un gruppo di lavoro collettivo, di una scuola?
    Facci sapere qualcosa di più (anche per pubblicizzare direttamente e senza intermediazioni ciò che realizzate, come hai fatto questa volta).
    A presto,
    Cartoonist Globale (!)

  • betta |

    che meraviglia artemisia a fumetti, anche noi nel nostro piccolo, abbiamo tommy che disegna il suo socrate nel terzo millennio!!
    se ti va di vederlo, sarà un onore!!

  • paola guazzo |

    grazie beatrice!
    paola de “la nuova towanda”

  • Beatrice |

    Ho trovato questo nel blog di Paola Guazzo, http://lanuovatowanda.blogspot.com/ e mi sembra una cosa mitica!
    Notizia del 13 ottobre 2008 – 12:19
    Com’è dura far la ministra
    Mara Carfagna si lamenta: discriminata per il passato sexy. E ora pubblica un libro sulle donne di destra, in cui attacca il ’68 e il femminismo
    Mara Carfagna si lamenta: com’è dura fare la ministra quando si ha un passato sexy. Intanto però, nonostante il ministero, trova il tempo per scrivere un libro. Si intitola “Stelle a destra”, Aliberti Editore, in uscita in questi giorni, e contiente i ritratti, scritti di suo pugno, di otto statiste conservatrici. «Basta giudicare le donne dal décolleté» tuona indignata. «E stop anche ai commenti da bar sport».
    Il Premier decise di fare di lei un ministro quando se la trovò accanto alla cerimonia per i Telegatti, nel 2006. Episodio che fece vibrare le corde del cuore di Veronica Lario. Il quotidiano tedesco Bild, quando fu nominata ministra, le dedicò un ritratto in cui si ripercorreva tutto il suo passato sexy. E certo, passare dai calendari hot di Max al ministero per le Pari Opportunità è un caso unico nella storia della Repubblica. Ma lei non ci sta, di quella Mara, tutta nudità e sguardoni sensuali, non ne vuole più sapere.
    E così si paragona addirittura a Condoleezza Rice: «Agli esordi venne accolta con sufficienza. Ebbene, la stessa imbarazzante situazione si ripete spesso anche nelle convention nostrane».
    Beh, ma la Rice ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto ed è stata persino una bambina prodigio. La Carfagna invece…

  • Erasmo |

    Non so a quele post attaccare questa notizia che dovrebbe interessare alla folla di chi legge normalmente “Cartoonist Globale”, perché parla di “cose sociali”…
    Ho visto che spesso ci sono riferimenti a AFNews, e questa volta l’agenza riporta una notizia davvero singolare, che copio:
    Settanta anni fa, il regime fascista di allora emanò le immonde leggi razziali, vergogna del popolo italiano. Normale che se ne parli, in questo 2008 in cui i rigurgiti razzisti e nazifascisti tornano a insozzare l’immagine degli italiani nel mondo, come periodicamente fanno, ogni volta che il Governo passa alla destra, forse convinti di trovare il campo più libero.
    Se non sapete di cosa stiamo parlando, preoccupatevi: prima o poi, per un qualunque motivo idota, potrebbe toccare anche a voi e non vorrete che gli altri facciano come fece la buona parte degli italiani allora, voltando lo sguardo altrove, mentre i vicini di casa venivano isolati, cacciati da scuole, università, lavoro… e derisi, maltrattati, sequestrati, deportati, torturati e uccisi. Se non vi è chiaro cosa successe, ne potete trovare una fredda sintesi su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_razziali_fasciste) e scoprire, con un moto di sconcerto, che, tra i nomi di chi aderì ufficialmente allo schifoso “manifesto della razza”, o sostennero pubblicamente le vergognose leggi razziali fasciste, ci sono anche quelli di apprezzati autori, anche Disney, come Walter Molino, Pier Lorenzo De Vita, Federico Pedrocchi, Gino Boccasile, Carlo Cossio, Giovannino Guareschi…, inseriti in un elenco di 360 intellettuali e personalità che, secondo quanto riportato da Franco Cuomo, aderirono formalmente al manifesto.
    L’articolo di AFNews prosegue e ad esso rimando chi vorrà proseguirne la lettura:
    http://www.afnews.info/public/afnews/news002/newsitem1223908425,55251,.htm
    Di Boccasile sapevo, di Guareschi non mi stupisco affatto, visto che stava da quella parte: bravo disegnatore, lodato umorista, ma dalla parte sbagliata.
    Io non sono giovanissimo, ma chi è più giovane di me e segue i fumetti dovrebbe fare una riflessione su questo tema.
    Grazie, quindi, a AFNews che ha lanciato l’argomento.
    Erasmo

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