TEX E MAGNUS A CASTEL DEL RIO (PER LA SAGRA DEL MARRONE)

Tex_filippucci

Chi si domandava quando l’evento avrebbe avuto luogo quest’anno, è servito!

L’anno scorso ne abbiamo parlato a più riprese, qui, qua e amche quo.

Adesso, Gabriele Bernabei ci comunica che l’appuntamento con il grande Maestro Roberto Raviola si terrà all’inizio di ottobre, nello specifico con questo programma:

CASTEL DEL RIO – 5 OTTOBRE 2008

Magnus

In concomitanza con l’annuale “SAGRA DEL MARRONE”
RICORDEREMO IL MAESTRO MAGNUS

… a cominciare dal poster, che si avvale di una bellissima illustrazione-omaggio realizzata da Lucio Filippucci.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Presso la “SALA MAGNUS”, in Via Montanara n° 1

ORE 10,00 – APERTURA DELLA MOSTRA MERCATO DEL FUMETTO

ORE 15,00 – PRESENTAZIONE DELLE SEGUENTI OPERE:

1) PIATTO DELLA “SAGRA DEL MARRONE” 2008, REALIZZATO DA SERGIO TISSELLI

2) “TEXONE” 2008, INTITOLATO “SEMINOLES”, DI GINO D’ANTONIO & LUCIO FILIPPUCCI

Giovani_magnus_e_bunker

3) VOLUME “LE AVVENTURE DI GIUSEPPE PIGNATA”, DI MAGNUS & TISSELLI

Presso l’ALBERGO “IL GALLO”, in Piazza Della Repubblica n° 28

ORE 20,00 – CENA D’ARTISTA

Prenotazioni 0542/95331 – 95729 (menù fisso)

Nella foto, il giovane Magnus in compagnia di Luciano Secchi (Max Bunker).

  • v.s.gaudio |

    Il Tex(one) di Magnus,2
    Il dettaglio significante
    di Alessandro Gaudio
    Grandioso l’insieme di tavole che ci si presenta davanti; così come ottimale la selezione delle vignette.(…)In una figura, infatti, significante e significato sono contemporanei; ma bisogna tener conto dello stretto rapporto di dipendenza interna che si viene a creare fra testo e icona. Chi disegna deve, necessariamente, tener conto di tutto questo. Uno dei metodi utili per avvicinare la vignetta al balloon ci è fornito dalla vasta gamma di inquadrature che si possono realizzare. Prendiamo, come esempio, la tavola di pagina 35: si comincia con un’inquadratura tradizionale, ad altezza d’uomo, la cui funzione è presentarci i personaggi nel modo più “oggettivo”possibile. La seconda vignetta è un “primo piano” di Tom Devlin(funzione “euforica” del montaggio) a cui segue un allontanamento progressivo della “macchina da presa” che arriva ad inquadrare Tex e Kit di spalle; lo’ultima “visione”(vignetta finale della tavola) è dall’alto(funzione panoramico-esplicativa).
    Questa pagina, grazie alla sua pluri-soggettività , fornisce un valido esempio di quante e quali “inquadrature” siano possibili per rendere meglio la “drammaticità” del momento e per accordare le “immagini” alla temporalità dei balloons.(…)Un’equilibrata estetica che, talvolta, si lancia alla ricerca di un particolare, di un dettaglio che dia al testo un significato: un dettaglio, dunque, significante. Quali sono in questo senso le vignette più significative, dove possiamo trovare il dettaglio che comunica?
    La seconda della tavola di pagina 76; la terza e la quinta della tavola di pagina 196; la quarta della tavola di pagina 236. Un coltello durante la sua “corsa”, una corda spezzata da un proiettile, i frammenti di un bicchiere che si infrange: l’equilibrio estetico di Magnus è rafforzato da queste “digressioni” ed è così ancor più utile alla comunicazione necessaria tra testo e referente: l’informazione che raggiunge il lettore è particolareggiata e completo. Certo il disegnatore bolognese ci mette qualcosa di suo, qualcosa che , in un particolare, riesce a fornire la grandezza dell’insieme: una metonimia elevata al massimo grado che esalta sia l’infinitamente piccolo, sia l’infinitamente grande.
    (da: Alessandro Gaudio, L’alta definizione ne “La valle del terrore”. Semantica del “Tex” disegnato da Magnus, copyright 1996)
    *Nizzi-Magnus, “Tex.La valle del terrore”,Sergio Bonelli editore, Milano 1996

  • v.s.gaudio |

    Il Tex(one) del 1996
    La doppia realtà di Magnus
    di Alessandro Gaudio
    Fin dalla nascita dei comics, ad una sequenza progressiva di pittogrammi si sono accompagnati, quasi sempre, elementi di scrittura fonetica. “La valle del terrore” non costituisce un’eccezione: anche se le tecniche di disegno di Magnus possono attirare l’attenzione(chiaro/scuro estremamente “reale” e tratto deciso ), la relazione verticale tra vignetta e testo è pienamente rispettata; né iconicità , né narrazione sono in grado di prevalere l’una sull’altra: sono sullo stesso piano.
    Certo, la significatività con cui Magnus caratterizza le macrounità è paragonabile, per naturalezza, solo al movimento che Tex mette in atto nel momento in cui deve estrarre la pistola dalla fondina. Un parallelismo di questo genere tra il livello “iconico-sintattico” di chi disegna e il livello strettamente “narrativo” del cow-.boy, la dice lunga su ciò che, in sette anni, è riuscito a realizzare l’artista bolognese.
    Per rendere ancora più sua quest’opera, Magnus le ha impresso il suo “marchio di fabbrica”: l’omino con i baffi che appare, per la prima volta, nella tavola di pagina 58(terza vignetta), non è altro che la sua “proiezione” presente, da sempre, in tutte le sue realizzazioni.Un elemento interno alla vignetta definisce la macrounità significativa dell’insieme.(…)”Arieggiare” così un fumetto può sembrare fuori luogo, eccessivo, può mettere a repentaglio la significatività della diegesi; ma la trovata di Magnus è sottile, nascosta, non-ingombrante e priva di qualsiasi rischio.
    (da: Alessandro Gaudio, L’alta definizione ne “La valle del terrore”. Semantica del “Tex” disegnato da Magnus, copyright 1996)

  • Cesare Milella |

    Ho trovato questo filmato con l’intervista al grande indimenticabile
    Maestro Magnus:
    http://it.youtube.com/watch?v=n9V9w_rTj_0
    Non avendolo purtroppo mai conosciuto di persona, è stata una
    grande emozione vederlo e sentirlo per la prima volta.
    Io sono negato per la tecnologia, non ho il telefonino, non uso il digitale
    (ho una vecchia macchina fotografica a pellicola e una telecamera
    enorme video8 del 1992), ho iniziato ad usare il computer per
    motivi di lavoro con grande difficoltà e ho messo internet a casa
    quasi costretto dalle mie figlie, ma devo riconoscere al progresso
    tecnologico il grande merito di far godere a noi fan della visione
    di filmati come questo o interloquire in tempo reale con autori o
    esperti come Luca (io nel 1997 scrissi alcune lettere con
    quesiti alla rivista Zio Paperone e le risposte firmate da Lidia Cannatella
    mi arrivarono per posta dopo oltre un mese). E’ una sensazione incredibile
    porre un domanda o fare un’osservazione e vedere dopo pochissimo
    tempo apparire la risposta.
    a proposito di filmati ho trovato quest’intervista al mio altro grande
    mito fumettistico Alfredo Castelli:

    Era il 1/11/2007 a Lucca; ricordo bene quel giorno perchè avevo
    assistito al Palazzo Ducale all’incontro su Fumetti e altri media
    in cui il grande Alfredo e Gianni Bono sviscerarono la loro enorme
    cultura fumettistica con la visione su schermo di rarissimi fumetti
    di inizio ‘900, tratti dalla monumentale opera “Eccoci ancora qui”.
    All’uscita di quell’incontro riuscii a parlare con Castelli e mi feci
    scattare due foto insieme a lui, Giulio Cesare Cuccolini e
    Claude Moliterni; che momento di felicità.
    Un caro saluto
    Cesare

  • Lele |

    Sul tagliere gli agli taglia
    Non tagliare lAlitalia
    se ti fregano il bagaglio
    se la tagli è un grave sbaglio

  • Lele |

    Ancora su Alitalia.
    Ma siamo sicuri che AirFrance avrebbe salvato i posti di lavoro di Alitalia ? Io ho dei seri dubbi, in quanto una compagnia di volo non è un ente benefico e deve fare profitto. Per quanto riguarda Malpensa le prospettive erano lo smantellamento, altro che la salvaguardia !
    Mi spiace, ma io di Prodi e Padoa Schioppa ho pochissima fiducia come politici, figuriamoci come imprenditori.
    Non dimentichiamoci che fine ha fatto l’Alfa Lancia, non dimentichiamo la Cirio, non dimentichiamo tutti gli affari sballati che ha gestito Prodi come presidente dell’ IRI.
    Meglio la cordata di imprenditori italiani, peccato che molti di questi siano in quota al PD ( vedi Fantozzi e Colanninno ) ma come diceva qualcuno….. “pecunia non olet”.

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