IL CAVALIERE OSCURO, di Stefano Priarone

Oscuro

In questa estate cinematografica mai così fumettosa, con pellicole dedicate ai classici supereroi Marvel (L’Incredibile Hulk, Iron Man), a demoni “buoni” (Hellboy: The Golden Army) o tratte da graphic novel ciniche e adrenaliche (Wanted)mancava solo lui. Batman, noto anche come Cavaliere Oscuro.

E infatti Il Cavaliere Oscuro è il titolo del nuovo film, secondo nella serie inaugurata nel 2005 da Batman Begins e come questo diretto da Christopher Nolan, interpretato da Christian Bale e con Michael Caine che riprende il ruolo di Alfred, l’ironico maggior-
domo dell’eroe.

Il film si annuncia già come un cult, un po’ come Il Corvo con prota-
gonista Brandon Lee deceduto durante le riprese, visto che lo scorso gennaio è morto, per una overdose da farmaci, Heath Ledger, il giovane attore affermatosi con I segreti di Brokeback Mountain, che nel film interpreta il Joker.

Del resto, un individuo che sceglie di diventare un giustiziere dopo aver perso i genitori da bambino (massacrati da un ladro di fronte a lui) non può non avere dei grossi problemi mentali.

Il successo della miniserie rende possibile il film di Tim Burton: al primo ne seguono altri tre, purtroppo gli ultimi due, diretti da Joel Schumacher, sono molto deludenti, ma la serie riprende tre anni fa, grazie al successo dei film con protagonisti i supereroi della Marvel (Spiderman, X-Men) che riescono davvero a sdoganare i supereroi sul grande schermo.

Debutto_267

Batmite_statua

La nuova serie di pellicole è molto più fedele rispetto alle precedenti alle storie a fumetti: il primo film mixava la saga Batman Year One di Frank Miller e David Mazzucchelli con quelle anni Settanta di Denny O’Neil e Neal Adams, per il nuovo lo sceneggiatore David S. Goyer si è ispirato a La lunga notte di Halloween, saga degli anni Novanta scritta da Jeph Loeb e disegnata da Tim Sale.

E mentre esce un nuovo film di Batman, l’uomo che lo ha rilanciato nei fumetti, Frank Miller, si è ormai dato al cinema: dopo aver diretto, con Robert Rodriguez e Quentin Tarantino, Sin City, tratto dalla omonima saga a fumetti da lui creata, sta per portare sul grande schermo (arriva a Natale) Spirit, l’ironico vigilante creato negli anni Quaranta da Will Eisner. La miniserie Dark Knight ha portato fortuna a entrambi.

The_spirit_johansson

Si è persino diffusa la leggenda urbana (smentita da Bale) che la sua morte sia stata causata della depressione procuratagli dallo stress del ruolo.
Tutti comunque celebrano l’interpretazione dello sfortunato attore, pare addirittura migliore di quella, leggendaria, di Jack Nicholson (che aveva quasi il doppio degli anni di Ledger quando ha fatto il Joker) nel Batman diretto da Tim Burton nel 1989.

La forza di Batman è sempre stata quella di avere “facce” diverse.
Non è sempre stato un “Cavaliere Oscuro”: nella famosa (e demenziale) serie televisiva degli anni Sessanta era uno stolido difensore dell’ordine costituito.

Diventa il Cavaliere Oscuro, un vigilante duro e ossessionato che lotta contro il crimine, contro le proprie ossessioni e contro una società corrotta, nella celebre miniserie di Frank Miller The Dark Knight Returns (“Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”, appunto) nella quale un Bruce Wayne cinquantenne torna dopo anni a calarsi nei panni di Batman.

S. P.

Tra le immagini di questo post, visto che ne parlavamo altrove in questo blog, la copertina con la prima apparizione del Bat-Mito, un “creaturo” guastafeste che si materializza suscitando lo stupore di Barman e Robin sulla copertina del comic book Deterctive Comics n. 267.

Plazzi_luca_eisner

Ancora del Bat-Mito mostriamo la statuetta da collezione. Sopra, Scarlett Johanson sulla locandina del prossimo film su The Spirit (il “detective creduto morto”), di Will Eisner (sotto in una foto di qualche anno fa davanti a una sagoma di Spirit con il suo editore italiano Andrea Plazzi e me stesso). Infine, qua sotto il trailer del film eisneriano (sottotitolato a beneficio delle minoranze ispoaniche che seguono il presente blog), un montaggio di foto del film, un assaggio di vignette dell’eccezionale opera del Maestro Eisner e un breve intervento di Frank Miller a proposito del fondo legale per la difesa dei fumettisti, che domani, sabato 26, tiene la sua asta benefica a San Diego.

  • Mariella G. |

    Interessantissimo, Andrea!
    Io non ho visto ancora il film, lo farò al ritorno dalle vacanze alla prima occasione.
    Anch’io pensavo a una trovata pubblicitaria, quanto a Ledger, ma accidenti!
    Calarsi in un personaggi folle e sentircisi a proprio agio… Scoprire una realtà insospettata…
    Qui c’è materiale a sufficienza per torme di psichiatri.
    Peccato che il buon Ledger non posso più giovarsene.
    E’ un po’ come se Robert De Niro quando interpretò “Toro scatenato” avesse voluto cominciare a menare di destro nei ring sul serio!
    Mariella G.

  • Andrea Ippoliti |

    Ho visto il film ieri.
    Temevo che non avrebbero reso appieno la follia del Joker, invece l’hanno fatto anche più del dovuto!
    La “leggenda gossipara” di Ledger che abbia perso il senno perchè calatosi nel ruolo del personaggio, da quel che ho letto, pare invece assai verosimile se non veritiera. Si parlava di lui che avrebbe confidato a vari cari come sentisse la risata del personaggio nella sua testa. E raramente ho visto interpretazioni così buone, soprattutto di un personaggio sì complesso.
    Quano ho letto dell’ eventuale Oscar postumo a Ledger pensavo alla classica operazione autocelebrativa di Hollywood ma in verità qui si è di fronte ad un risultato eccellente, veramente meritevole almeno di considerazione tramite nomination da parte dell’ Academy.
    Ho notato come nella colonna sonora si sentano spessissimo quasi riarrangiamenti delle sublimi colonne sonore della serie animata TV di Dini e Timm. Sembra come che si parta da quel subtsrato e poi si costruisca altro.

  • Andrea Ippoliti |

    Gli italiani si sarebbero impoveriti a distanza di circa due mesi dall’ insediamento del Governo Berlusconi?
    Brunetta a mio avviso sta conducendo un’ ottima battaglia, solo che i fannulloni (la maggioranza) lo vedranno come il “rompibip” di turno.
    Se uno ha il carisma di fare riforme così impopolari, che procureranno enormi perdite di voti, lo fa proprio perchè è mosso da intenti virtuosi.
    Altrimenti meglio non far nulla e mantenere i consensi elettorali anche dei funzionari pubblici, no?

  • Toffee Limone |

    Attenzione, c’è chi non vuol capire e chi regge il sacco del farabutto. Due categorie, a cui si aggiunge chi non capisce proprio, per limiti personali, ma il risultato è lo stesso..
    L’8 settembre 2007, i Ns. dipendenti del Parlamento, anche a seguito del best-sellers “La Casta”, hanno sentito lo scranno, il cadreghino tremare sotto le chiappe.
    Si sono attivati bipartisan e per l’8 luglio 2008, hanno condannato le frasi “ingiuriose” di Sabina Guzzanti quasi giustificando quelle del ministro dell’attuale governo padano Bossi e sono riusciti a spostare l’attenzione dai loro privilegi (quelli di Bossi, di Brunetta, di Cicchitto, di Schifani, ma anche di D’Alema, egli ex DS e degli ex Margheritosi, senza contare quelli della penosa pattuglia che resta di Rifondazione Comunista, un relitto del passato, anche se persone come Nicky Vendola sono eroi veri e propri, ovviamente sottovalutati) a quelli dei dipendenti statali fannulloni.
    Bravo Brunetta, poveretti! Bravi tutti, depredatori della “Sceriffo di Nottingham Tax”!
    Oggi gli italiani sono più poveri, Comunisti che avete votato Lega e avete permesso l’operato pro-ricchi e anti-classe media del Governo, siete soddisfatti?
    Leggete questi commenti, per favore, e meditate! Contro voi stessi!
    Toffee Limone

  • Bailey R. |

    C’è un opinionista al quale il nuovo “Batman” è piaciuto molto.
    Si chiama Obi-Fran Kenobi, e il suo blog s’intitola “Cronache di un disadattato”.
    Molto intelligente.
    Da lui apprendo che…
    (…) Vedremo ancora Legder nel prossimo film di Terry Gilliam (“The imaginarium of Dr. Parnassus”, sperando che esuli dalla solita sfiga nera dell’ex Monty Python), tuttavia penso che The Dark Knight rimarrà il suo vero canto del cigno.
    APPLAUSI
    Jonathan Nolan. Che immagino primo sceneggiatore, aiutato dal fratello. Ha confermato il suo talento, intrecciando una vicenda complessa e piena di avvenimenti intorno a un sacco di personaggi bellissimi, trattati con i guanti dal primo dei protagonisti fino all’ultima delle comparse, arricchendoli con dialoghi interessanti, ritmati, mai banali o fuoriluogo. Una sceneggiatura perfetta, non c’è una virgola fuori posto. Chapeau.
    APPLAUSI
    Christopher Nolan. I suoi non sono film, sono manuali di cinema. Invidiabile non solo la sua abilità, ma anche il suo modo di lavorare, estremamente professionale e al contempo passionale. Nolan fa sempre onore alle storie che sceglie di dirigere. Un esempio: sfanculare Katie Holmes che voleva troppi soldi, e rimpiazzarla con la Gyllenhaal. Se fossi il padre dei fratelli Nolan, morirei esplodendo d’orgoglio.
    APPLAUSI
    Aaron Eckart. Lo adoro da “Thank you for smoking”, e sta diventando sempre più bravo. Narrativamente, Harvey Dent è il vero protagonista di questo film.
    APPLAUSI
    Hans Zimmer. Perchè con due note (Si e Re) ti entra in corpo, ti afferra l’anima e te la scuote.
    APPLAUSI
    A tutti gli altri. Che non ricordo e che non conosco, perchè un film non lo fa il regista, non lo fa lo sceneggiatore, non lo fa il direttore della fotografia, ma lo fa tutta la troupe, e se la troupe non funziona, nemmeno il film funziona. E se Dark Knight è il film che è, significa che c’è una troupe davvero speciale dietro.
    Prosegue e inizia qua:
    http://www.obifrankenobi.it/2008/07/26/applausi-per-batman/
    Bailey R.

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