TUTTO IL MOEBIUS MINUTO PER MINUTO

Andrea, altrimenti detto (chissà perché) “Il Glifo” (niente a che vedere con Mauro Paganelli delle Edizioni del Grifo) mi ha stupìto.
Per commentare la cronaca di quella “firmata selvaggia” di Poggibonsi, al Teatro Politeama, della quale avevo già menzionato da qualche parte in questo blog, ha scattato una serie di foto che però, sino ad ora, da allora non avevano ancora visto la (pubblica) luce.

Blog_moebius_firma

Per questo, in attesa di rendere partecipi gli webnauti della loro comunicatività, mi ero premunito predisponendone una delle mie (la sola, in effetti, scattata in tale occasione). Potete ammirarla qui sotto, con tanto di annotazioni.

Con_bartolini

17052008282

Invece, alla fine le immagini glifesche sono arrivate, corredate da un significativo video con la telecronaca di un disegno di Moebius, al secolo Jean Giraud, scodellato con velocità fulminea per una coppia di sposini imminenti (e a questo punto già tornati dalla Luna di Miele, suppongo).

Il video eccolo qua, un po’ mosso-movimentato, ma okay:

http://it.youtube.com/watch?v=9AolwDh64Sg

Opportunamente, il Glifo afferma in proposito: In futuro potrai trovare sotto l’ ombrello di quell’account di YouTube altri video relativi a disegnatori all’ opera.

Il processo di realizzazione della tavola, o del semplice sketch, è un aspetto del mondo del fumetto che raramente viene reso “pubblico”

Avevo questa idea da quando vidi anni fa un video di Winsor McCay all’ opera. Strabiliante. E se mi sono “strabiliato” io, forse è giusto dare anche a qualcun altro la possibilità di strabiliarsi…

Moebius_del_glifo

Considera che tra un paio di giorni lo linkerò anche sul mio blog.

Per il resto spero tu stia bene.

Ti leggo sempre con spasmodica attenzione e, come si dice dalle mie parti, MI SCIALO.

Ecco, allora, qualche immagine del Moebius firmante. Repetita iuvant: la collezione di Blueberry è di Fabio Bartolini, il Maestro l’ha indefessamente firmata per intero senza battere ciglio.

Nelle foto, Moebius agisce sotto l’occhio vigile di Claudio Curcio, che gli fa anche da guardia del corpo. Il sottoscritto è visibile nella seconda immagine proprio durante lo scatto della foto che apre questo servizio.

Tra gli altri presenti, si riconosce Giovanni Marcora, disegnatore con Francesca Mengozzi di Kill the Granny, il libro pubblicato da Vittorio Pavesio, del quale abbiamo parlato qui.

Moebius_disegna

Moebius_e_jodo_3

Lucaclaudiojean

Aggiornamenti fotografici del 2 giugno, festa della Repubblica

Il direttore artistico del Fenice Festival di Poggibonsi, Michele Crocchiola, ci manda altre immagini fresche, con una parte delle quali arricchiamo ulteriormente questo album moebiùssico. Grazie!

Se il tutto risulta un po’ troppo pesante da leggere, per chi ha i computer un po’ recalcitranti… Be’, tutte le nostre scuse.
I prossimi post saranno leggeri come l’aere.

Le foto rappresentano il sottoscritto durante la presentazioe dell’incontro tra Giraud e Alejandro Jodorowsky (che è, sorridente, alla sinistra di Jean, mentre alla sinistra mia c’è Claudio.

_moebus_bn

Il © delle ultime tre foto è “2008 Fenicefestival – Photo T. Awerbuch/Spot.it”

  • Giorgio |

    Scusate, sono stato io a iniziare i discorsi su Rock Fm che non c’entravano nulla coi fumetti… La prossima volta sarò più diligente!

  • Luca Boschi |

    Ciao, Maghetto, e ciao Jespica!
    Credo che il riferimento di Moebius a Perugia, probabilmente prematuro, sia “sfuggito” in qualche commento di questo blog, oppure… ipotizzo che Jespica potrebbe essere stata presente a Poggibonsi e aver ascoltato qualche dialogo “furtivo” legato a trattative sulle prossime (possibili) presenze di Jean Giraud in Italia, ma ne riparleremo fra parecchi mesi in ogni caso.
    Be’, se i visitors possono discutere di questo e altri “lavori in corso” e far trapelare qualcosa… Io in via “ufficiale” è meglio che non faccia dichiarazioni che potrebbero creare aspettative tutt’altro che comprovabili… Uff, quant’è difficile stare sul vago!
    Accenno solo al fatto (per non “turbare” trattative in corso) che ci sono due ipotesi di lavoro, in due città differenti, per avere di nuovo il grande Gir nella Penisola nei prossimi mesi (dopo l’Estate, suvvia)!
    Per Lele!
    Approvo e sostengo incondizionatamente, per quel che può valere, la sua (ma ci daremo mai del “tu”, alla fine?) scelta di riscoprire i fumetti del passato; la cosa mi sembra anche piuttosto chiara valutando i temi di cui si parla in questo blog, o almeno quelli che in prevalenza pongo all’attenzione dei membri della “setta” e che difficilmente vengono trattati altrove, nella rete.
    Non tutti gli appassionati di comics che conosco sono in grado di apprezzare la produzione a fumetti “popolare” dei decenni scorsi, nella quale si celano gemme senza tempo, e (in media) prodotti di buon artigianato. E nella quale hanno lavorato veri Maestri del Fumetto che rischiano di restare ignoti alle nuove generazioni.
    In questo post si iniziava parlando di Moebius e delle sue innovazioni grafiche e narrative; ma si tratta di interventi compiuto già trent’anni fa!!!
    Per me è interessante quella zona d’ombra del fumetto pubblicato in Italia (e non solo) che va dal Dopoguerra alla nascita delle riviste (1965), per proseguire parallelamente alle stesse per un po’, andando poi ad affievolire la sua voce.
    Sino a giungere alla triste situazione contemporanea, con il Fumetto divenuto un medium di fatto elitario, e con i giovanissimi nostrani del tutto disinteressati alla carta stampata, anche perché di proposte tagliate su misura per loro la tracimante edicola ne fa davvero pochine.
    In questi giorni, molte aspettative sono riposte nel cambio di direzione de “Il Giornalino” e nella figura di Stefano Gorla, appassionato e attivo da sempre, al quale facciamo i migliori auguri.
    A parte questa opportunità, in tanti vorremmo che la stampa per ragazzi moltiplicasse le sue testate; ma di editori coraggiosi (e magari non obnubilati dai suggerimenti del Marketing) all’orizzonte non se ne vedono.
    L.

  • Lele |

    Signor Luca Boschi
    come disse qualcuno : il blog è suo e Lei siete il Padrone.
    L’argomento principale riguarda i fumetti, ma se qualcuno ha lo sfizio di parlare male del governo, poveretto, perchè impedirgli di sfogarsi ? Al limite chi non è interessato può sempre non leggere l’intervento.
    Personalmente da qualche tempo il mio cervello ha fatto un reset di tutto quanto riguarda la politica e l’attualità.
    Basta Berlusconi, basta Veltroni, basta tutti : solo fumetti .
    Dirò di più : comincio a pensare al contrario !
    Parto dagli anni 70 ( anzi, diciamo dal 1975 ) e vado all’indietro : gli anni 60, gli anni 50, gli anni 40 ecc ecc in cerca dei fumetti che non ho mai letto perchè non ero ancora nato.
    ciao posteri

  • maghetto (stordito) |

    Jespica…. dove s’è letto di Moebius a Perugia?.

  • Jespica Rock |

    Mah… Maghetto… Non abbiamo appna letto che probabilmente Moebius tornerà in Italia, a Perugia?
    Questo blog, suppongo, ci farà sapere quando!
    Ormai in questo thread ha preso piede l’argomento della radio chiusa da due giorni, altro bell’esempio di “squalismo dei soliti” italiani.
    Come dice un rocker non sospetto, l ‘unica emittente radiofonica seria in materia di Rock in tutti i campi di questo genere, ovvero Rockfm, è stata chiusa sabato scorso 31 di maggio. Le frequenze, appartenenti al gruppo Mondadori (leggi ancora il Berlusca), sono state cedute a 101 dove verrano trasmessi i soliti programmi radiofonici che si possono ascoltare in giro.
    Se escludiamo Radio Maria o Radio Krisna, il resto delle trasmissioni radiofoniche sono, come nella TV, deficenti, volgari, con canzonette da tre soldi.
    Rockfm, oltre che trsmettere un genere di musica che ha segnato epoche storiche, svolgeva un’opera di educazione storica musicale tramite programmi come Easy Riders o Eclettica, che nell’etere non avevano uguali.
    Nonostante la quasi totale assenza di mezzi pubblicitari, questa emittente radiofonica era seguitissima nelle regioni dove il segnale giungeva. Il suo seguito enorme nell’ultimo anno di trasmissione aveva subito un incremento notevole, anche se la concorenza in materia, come Virgin Radio, aveva fatto la sua apparizione nell’etere italiano.
    Ma tutto ciò che non è uniformato al pensiero che i media in generale propinano come modelli di vita (mi vengono in mente programmi di elevato spessore culturale come ‘uomini e donne’ o’Amici’o ‘L’isola dei Famosi’) non è ben gradito e non produce la mentalità che serve per tenere la gente sotto il giogo mediatico-politico, e quindi viene soppresso.
    Ho fatto mie le parole di Ronin, che probabilmente non ha bisogno di presentazioni. Ora aspettiamo domani per vedere se invece, la tanto auspicata chiusura di Rete 4 ci sarà, o se Qualcuno (che oggi non si vergognava a stare a fianco di Napolitano) troverà qualche altro trucchetto per portare avanti una volta di più i propri interessi alla faccia del (bue) popolo italiano.

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