TUTTO SU RALPH HEIMDAHL, di Alberto Becattini

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Come sempre, Alberto Becattini ci propone un eccezionale profilo editoriale, quanto mai completo. Questa volta è di scena l’ottimo Ralph Heimdahl, molto noto anche in Italia per la sua opera, perché pubblicato a tappeto, con innumerevoli ristampe, negli albi usciti soprattutto dagli uffici delle milanesi Edizioni Cenisio, a partire dagli anni Cinquanta.

Il personaggio principale di Heimdahl è il leprotto (o coniglio, secondo necessità) Bugs Bunny, al quale abbiamo già dedicato spazio in qusto blog. Per esempio qui. E anche qui.

La rivista Whisky & Gogo, inoltre, nel 1970 ha pubblicato la versione a strisce di Bugs, disegnata (e firmata) da Heimdahl.

La parola ad Alberto!

Ralph Heimdahl nasce a Willmar, Minnesota, il 22 marzo 1909.

Studia arte presso il Minneapolis Art Institute.

Trasferitosi in California, dal 1937 al 1941 lavora come assistente animatore presso lo Studio Disney, contribuendo (non accreditato) a cortometraggi e lungometraggi.

Nel 1946 debutta nei fumetti, scrivendo e disegnando per l’editrice Golfing/McCombs la serie con i piccoli amerindi Minnie Soo and Little Ha Ha, che porterà avanti per circa tre anni.

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Nel 1946 inizia anche la lunga collaborazione con la Western Publishing Company. Per i comic books targati Dell disegna storie con i personaggi Disney e Warner Bros., oltre a moltissime copertine.

Distintosi come ottimo disegnatore di Bugs Bunny, nel 1948 si vede affidare la striscia quotidiana dedicata al celebre coniglio e poi ne rileva anche la tavola settimanale, portandole entrambe avanti fino al suo ritiro, avvenuto alla fine del 1978.

Dal 1965 la Western lo autorizza a firmare la strip, sceneggiata da Jack Taylor, Al Stoffel, Carl Fallberg, Phil Evans e (forse) da Carl Barks.

Per Western Publishing/Whitman illustra anche diversi volumetti e libri da colorare con i personaggi di Warner Bros. e Hanna-Barbera.
Insegna disegno per diversi anni presso la St. Cloud State University (St. Cloud, Minnesota), che ancor oggi offre una borsa di studio a lui intitolata.

Scompare ad Arcadia, in California, il 12 novembre 1981.

FILMOGRAFIA

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Studio: DISNEY 12/07/1937-12/09/1941
Assistente animatore
1938-1939 Silly Symphonies
07/02/1940 Pinocchio
13/11/1940 Fantasia

FUMETTOGRAFIA

COMIC BOOKS
Editore: DELL
(alias KK, WESTERN PRINTING)
Bucky Bug – WDC&S #78-99 (1947-48)
Bugs Bunny – Four Color #187, 200, 217, 250 [solo matite] (1948-49); Looney Tunes and Merrie Melodies #81-92 (1948-49)

Copertine – Bugs Bunny #28-46, 49, 51, 53, 63, 64, 66, 67, 70, 71, 73, 74 (1953-60); Bugs Bunny Christmas Funnies #1-5, 7, 8 (1951-54/56/57); Bugs Bunny Christmas Party #6 (1955); Bugs Bunny Trick ‘n’ Treat Halloween Fun #3 (1955); Bugs Bunny Vacation Funnies #1-5 (1951-55); Four Color #187, 200, 217, 226, 233, 277, 281, 289 [solo matite], 295, 298 [solo matite], 303 [solo matite], 307, 311 [solo matite], 317, 322, 327, 330, 338 [solo matite], 342 [solo matite], 347, 351, 355, 366, 376, 385, 393, 399, 407, 410, 420, 426, 432, 470, 558, 628, 689, 725, 783, 841, 1064 (1948-62); Looney Tunes and Merrie Melodies #113-134, 136-178, 180-183, 185, 187-189, 191, 192, 194-197, 199, 201-205, 208, 210-214, 216, 217, 220-222, 226, 227, 230, 231, 233, 234, 237, 238, 243, 244 (1951-62); March of Comics #44, 99, 149 [?], 179 (1949-58); Porky Pig #25-28, 44, 49, 65, 70 (1952-53/56/59/60)
Dumbo – Cheerios Premiums #Y3 (1947)
Elmer Fudd – Looney Tunes and Merrie Melodies #77 (1948)
Sniffles and Mary Jane – Looney Tunes and Merrie Melodies #65-81 (1947-48)

Editore: GOLD KEY (alias KK, WESTERN PRINTING)
Bugs Bunny – March of Comics #329 [solo matite] (1969)
Copertine – Bugs Bunny #92, 95, 96, 97, 105, 106, 109 (1964-67); March of Comics #329 (1969)
Porky Pig – Porky Pig #23 [solo matite], 24 [solo matite], 26 [solo matite] (1969)

Editore: GOLFING (alias McCOMBS)
Minnie Soo and Little Ha Ha – Crown Comics #11-16 et al (1946-49) [anche testi]
Yippy the Yukon Pilot – Crown Comics #11 (1947) [anche testi]

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FUMETTI PER QUOTIDIANI

Editore: NEWSPAPER ENTERPRISE ASSOCIATION (NEA)
Bugs Bunny – Strisce quotidiane (22/11/1948-1/1979); Tavole settimanali (06/1949-1/1979)

ALTRE PUBBLICAZIONI

Editore: CITY (Gran Bretagna)
Yogi Bear – Yogi Bear’s Own Weekly (c.1962)

LIBRI ILLUSTRATI

Editore: WHITMAN (alias WESTERN PUBLISHING COMPANY)
A Better Little Book – Bugs Bunny and the Giant Brothers #706-10 (1949) [Ristampa vignette da Four Color #187 (1948)]
A Big Little Book – Bugs Bunny Accidental Adventure #2029 (1968) [ripubblicato nel 1974 come #5758 e nel 1979 come #5758-1]; Bugs Bunny in Double Trouble on Diamond Island #2007 (1967) [Ristampato nel 1968; ripubblicato nel 1973 come #5757, ristampato nel 1974, 1979 e 1980].
Coloring Books – Libri da colorare con personaggi Warner Bros. e Hanna-Barbera.
Cozy Corner Book – Bugs Bunny, Baker Man (1952).
Tell-a-Tale – Bugs Bunny Keeps a Promise #2572 (1951) [solo matite – colori di Al Dempster; pubblicato anche come #82915]; Bugs Bunny’s Big Invention #928, (1953) [Pubblicato anche come #2576].
Tiny Tales – Bugs Bunny and the Big Red Apples (1950); Bugs Bunny’s Mistake #2952 [1030-5] (1949) [Ristampato nel 1966 come #2942].
Tiny-Tot Tales – Bugs Bunny’s Mistake #2942 (1969) [Stesso contenuto di Tiny Tales #2952 con nuova copertina].
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Editore: SIMON & SCHUSTER
A Little Golden Book – Bugs Bunny’s Birthday #98 (1950) [solo matite, colori di Al Dempster].

Editore: GOLDEN PRESS (alias WESTERN PUBLISHING COMPANY)
A Golden Look-Look Book – Bugs Bunny’s Space Carrot #18312 (1977) [solo matite, colori di William Lorencz].

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Il © delle immagini di questo post è Warner Bros.

  • Moerandia |

    > vogliamo mettere leggere un vecchio fumetto DELL in lingua originale dei Looney tunes? è tutta un’altra cosa rispetto alla serie televisiva: personaggi appartenenti a contesti diversi si incontrano e danno vita a storie bizzarre che mai ci potremmo sognare di guardare in tv
    E speriamo che un giorno ci siano delle ristampe (economiche) curate dal Sig.Boschi 😉 .
    Saluti.
    G.Moeri

  • Luca Boschi |

    Ehm…
    Ciao, Sylvia-Harley… Ma la precisazione ti veniva fatta da Andrea. Quello che faceva notare era non che Looney Tunes non fosse una serie (un po’ atipicamente, ma lo è, almeno in un certo periodo si distingue dalla Merry Melodies essenzialmente perché in bianco nero a differenza dell’altra, che si rifà alla Silly Symphonies disneyane – nate a colori, rispetto ai cartoons di Mickey Mouse che sono essenzialmente in bianco e nero e continuano a esserlo con l’eccezione di “The Band Concert” eccetera).
    La nota di Andrea era sul fatto che “Looney Tunes” non sia una serie televisiva e che quindi quel ciclo non si possa paragonare a una tale serie..
    Ci rileggiamo presto, grazie per la fedeltà!
    Prossimamente, un nuovo post su Tom McKimson, sempre a cura di Alberto Becattini.
    Luca

  • Harley Green |

    😛 scusa tanto per il mio grave errore Luca, ma sai, ho ancora tanto da imparare a riguardo..XD ! comunque non poche volte mi sono imbattuta in manuali dove i cartoni dei Looney venivano riferiti come serie! Alla faccia…!
    comunque ho già dato un’occhiata a ciò che mi hai detto…che bello trovare pane per i propri denti 😀 ! dai, spero che continuerai così approfondendo appena puoi un pò di storia dei grandi Looney! 😉 io per quanto posso ti seguirò sempre!

  • Andrea Ippoliti |

    ed enorme precisazione…nessuna “serie televisiva”!
    I cartoons Looney Tunes nascono per il cinema!!!

  • Andrea Ippoliti |

    Il blog del mio amico James!
    Ma se cerchi qualcosa di più datato, girovaga per il mio blog e vi troverai alcune storie con protagonisti characters dai LTs degli anni ’40…..compresa la prima apparizione di Beaky Buzzard nei fumetti, con tanto di Sniffles assurdamente di dimensioni pari a quelle di Porky e Bugs (!!).

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