In attesa di tornare dalla Francia, pubblico nel blog assolato (almeno per 24 ore) un po’ di cose scovate qua e là, assolutamente misteriose.
Nel momento in cui la Disney recupera i diritti sul coniglio Oswald (ne abbiamo parlato svariati post fa) e diffonde in un prezioso cofanetto di dvd i suoi primi toons, realizzati da Walt con Ub Iwerks e compagnia immediatamente prima della creazione di Mickey Mouse, spunta fuori la versione riveduta e corretta del personaggio.
Quando non era più sotto il controllo di Walt, infatti, il suo amico e stimato collega Walter Lantz aveva completamente ridisegnato il coniglio fortunato, che della versione disneyana aveva giusto mantenuto il nome, non di più.
Quelle che grazie ad Alberto Becattini e a Willi posso proporre in questo post odierno, sono due strisce di una ipotetica serie a fumetti destinata ai quotidiani con l’Oswald di Lantz. Esperimento che, al pari della striscia legata all’altro personaggio di Lantz, Woody Wood-
pecker (Picchiarello) mi risulta non abbia mai visto la luce.
Ipotizzo qualche dettaglio. Probabilmente Lantz (o la Universal) avevano fatto realizzare una settimana di strisce e forse una tavola domenicale per proporre la serie a un syndicate per vararne una eventuale distribuzione. Le strisce avevano fra loro un qualche collegamento, in ossequio a una tradizione consolidatasi in quel periodo anche per le strisce comiche di maggior successo. Ed ecco, quindi, emergere una blanda trama in base alla quale Oswald acquistava un ronzino con il quale avrebbe avuto qualche difficoltà, salvo poi farlo partecipare a una corsa di cavalli, come Topolino col suo cavallo Piedidolci (Tanglefoot) e come Barney Google col “destriero” Sparkle Plenty. Le corse di cavalli andavano forte alla fine degli anni Trenta e una striscia sul tema avrebbe potuto essere venduta con qualche speranza di successo ai quotidiani del pomeriggio, che coprivano gli avvenimenti agonistici e lo sport in genere.
Ma a Lantz andò buca, forse perché il coniglio era troppo debole come personaggio, mentre poco dopo avrebbe sbaragliato la scena Bugs Bunny, presente anche in syndication; a quel punto un secondo coniglio come protagonista di una serie per i giornali sarebbe stato del tutto improponibile.
Se non erro, le due strisce sopravvissute che pubblico oggi sono la quarta (forse) e sicuramente la sesta (e ultima?) della serie.
Godetevi quindi queste due stri-
sce inedite, foto-
grafate diret-
tamente dagli originali! Clikkandoci so-
pra si ingran-
discono un po’. Non troppo.
Per questo, ec-
covi un vignet-
tone qui a lato, giusto per darvi un’idea più tan-
gibile di come fosse mutato Oswald e dello stile del suo di-
segnatore, che proveniva sicu-
ramente dallo studio di ani-
mazione di Lantz.
Non sappiamo se anche in questa serie fossero contenuti messaggi subliminali negativi (massonici, satanici o di perverione supposta), come sembrerebbe risultare nelle avventure di altri animali antropomorfi, stando al presente articolo, che riporta dichiarazioni confessionali fresche fresche: http://www.afnews.info/public/afnews/news/newsitem1200898800,4196,.htm .
Si veda anche qui per i messaggi subliminali inseriti nei cartoons (i commenti in merito sono graditi): <a href="http://www.ccsg.it/Antonio.html
“>http://www.ccsg.it/Antonio.html
Le strisce di Oswald, probabilmente databili fine anni Trenta-inizio anni Quaranta, naturalmente non sono disegnate dallo stesso Lantz, pur riportandone una sorta di firma.
Alberto riflette, in merito: “Chi sia il disegnatore è difficile dire. Forse Dan Gormley?”