L’ESPRESSIONE DEI PERSONAGGI

Droopy_duck Oggi, venerdì 30 novembre 2007, a causa dello sciopero generale dei trasporti che ha immobilizzato il Paese (molti complimenti ai responsabili, molteplici ma tutti parimenti schiaffeggiabili, parlandone da vivi), il seminario alla Scuola Internazionale dei Comics di Firenze è saltato.

Il tutto è quindi rimandato a venerdì prossimo, mentre il corso sarà “allungato” di un giorno non previsto per recuperare le nove ore perse, il 21 dicembre prossimo.

Venerdì, dalle 10:00 in poi, chi ci sarà, si godrà (o si sciropperà, secondo il gradimento) altre nove ore di film, fumetti e commenti, con pause veramente minime, fra un tris di ore e l’altro (inesistente dalle 18 alle 18:15, come si è visto un paio di settimane fa).
Ospite di uno di questi tre incontri (ancora deve confermarci con precisione orari e modalità), dovrebbe essere il giornalista della Rai Gianni Mammoliti, con una sua piccola troupe della sede fiorentina.

Wolf Gianni approfitterebbe dell’occasione per approfondire questa attività di studio e divulgazione su comics e cartoons, forse intervistando, e sicuramente filmando, alcuni studenti all’opera.

Tra una settimana, quindi, parleremo degli anni ruggenti della striscia per i quotidiani (Popeye, Krazy Kat, Dick Tracy, sino a BC e ai Peanuts) in rapporto all’arte sequen-
ziale italiana, figlia dell’illustrazione.

Scopriremo alcune tra le grandi firme dell’italico primo Novecento: Attilio Mussino, Antonio Rubino, Sergio Tofano, e la reiterazione della trama nelle storie.
Quindi, visione di shorts narrativi USA dell’epoca, periodo in cui debuttano anche i comic books.

A richiesta, faremo un’excursus anche sulla colorazione in bicromia dei cartoons di Ub Iwerks, e sull’adozione del Technicolor.

L’esercitazione consisterà nell’ideare e disegnare una striscia (abbozzo di), dopo averne analizzate alcune, ma necessariamente approfondiremo un argomento che l’altra volta ha interessato i più: come sviluppare l’espressività nei volti dei personaggi, anche in relazione alla loro gestualità.

A questo proposito, ho inserito in questo post delle immagini di un assoluto Maestro in questo campo. Si tratta del grande animatore e designer Preston Blair, che fra gli anni Trenta e Quaranta ha lasciato tracce del suo passaggio un po’ in tutti gli studi di Hollywood, ma soprattutto è stato associato alla grafica dell’eclatante Tex Avery, che ha coadiuvato presso una sua prima fase di lavoro presso gli studi della Metro Goldwyn Mayer.

Per il momento, non aggiungo altre informazioni; solo la richiesta di osservare attentamente le prime due immagini, con il Lupo, il bracchetto Droopy e il Brutto Anatroccolo. La richiesta successiva sarebbe quella di provare a copiare le varie fasi della costruzione di questi personaggi.

Woody_natwick

La terza immagine, assai espressiva, viene invece dagli studi della Universa, in particolare dallo staff di Walter Lantz. Ne è autore il grande GrimNatwick, cretore della grafica di Betty Boop presso i fratelli Fleischer, e poi arruolato da Walt Disney agli studios di Hyperion proprio in vgirtù di questa attitudine di Grim a conferire espressività a un personaggio femminile (cosa rara nella Hollywood degli anni Trenta).

Dell’abilità di Grim ebbi la fortuna di discutere insieme a Frank Thomas e Ollie Johnston, che con lui avevano lavorato, in occasione della presentazione in Italia della prima versione “ripulita” per i cinema di Snow White and the Seven Dwarfs.

Il papà di Betty Boop era scomparso da poco. Dai suoi due già anziani colleghi appresi che, dopo un breve “rodaggio” con la protagonista femminile di The Cookie Carnival (una ragazzina di pan biscotto, seducente quanto basta) Grim fu subito dirottato a lavorare sul design di Biancaneve, in vista della realizzazione del lungometraggio. Walt aveva fatto la scelta giusta, ingaggiandolo.

Nel disegno che metto in questo post, Grim Natwick dà espressività a un picchio, ovvero a Woody Woodpecker, Picchiarello. Gli conferisce una smorfia insolitamente aggressiva, rispetto alla media degli atri suoi “raffiguratori”.

L’intuibile velocità di esecuzione dello schizzo e la scioltezza della mano che l’ha realizzato sono un punto d’arrivo per ogni aspirante disegnatore di fumetti o di cartoons.

Chi vuole, può provare a “rifarlo”, lasciando libera la mano, senza il timore “scolastico” di dover cancellare tutto più volte e ricominciare da capo. Il groviglio di segni va benone, come ho dimostrato ai presenti nell’incontro scorso. La scelta di quali tratti lasciare sul foglio sarà delegata alla fase seguente di lavoro, quando il clean-up e il ripasso risolveranno ogni problema di “pulizia” dell’immagine finale.

Nota in margine: proprio grazie al design di Grim Natwick, è stato realizzata con Picchiarello una sorta di “icona mobile” che da quando sono in vita ho sempre visto, in ogni dove, sottoforma di decalcomania o di adesivo. Anche adesso, questo Woody incarognito dal sigaro in bocca alla Gambadilegno pende dalle vetrine dei commercianti di accessori per le moto, fra un satanicchio in giacca di pelle e un logo sagomato dei Megadeth.

Avete presente?

  • Akihabara |

    l’Istituto Giapponese di Cultura e l’Ambasciata del Giappone in Italia sono
    lieti di presentare la conferenza del prof. Takamasa Sakurai, docente alla
    Digital Hollywood University (che sorge al centro di Tokyo, nel noto
    quartiere di Akihabara, vetrina delle più recenti trovate tecnologiche ed
    elettroniche giapponese) sul tema: PASSATO, PRESENTE E FUTURO
    DELL’ANIMAZIONE GIAPPONESE – LUCI ed OMBRE, che si terrà nella nostra sede
    di Roma, via A. Gramsci, 74 – il giorno 14 dicembre 2007 alle ore 18.30. La
    conferenza sarà tradotta in italiano ed è previsto l’utilizzo di filmati ed
    immagini.
    Crediamo sia un appuntamento importante per tutti coloro interessati alla
    pop culture e all’argormento ANIMAZIONE GIAPPONESE, di cui tanto si parla
    anche in Italia non solo perché coinvolge il settore cinematografico ed
    editoriale, ma anche per le varie ripercussioni in campo sociologico e
    psicologico.
    Per informazioni:
    Isabella Lapalorcia
    Istituto Giapponese di Cultura
    Via A. Gramsci, 74 – 00197 Roma
    tel. 06 3224794 – fax 06 3222165
    e-mail: lapalorcia@jfroma.it

  • luca boschi |

    Caro Uillllliyj,
    a parte che devo ringraziari in privato per una cosa incredibile che mi è giunta, un po’ disastrata, via mail. Il tuo indirizzo era tutto “inzaccherato” e assolutamente illeggibile, ma il contenuto è intonso (o quasi), a parte il bustone aperto (ci sarebbe da capire dove diavolo tengono i plichi i tipi che lavorano alle poste italiane)…
    Grazie assai, davvero!!!
    … Dicevo, certo, il libro di Preston Blair è importante, chi non lo possiede, se lo procuri (se vuole). Le immagini che ho messo in questo post, però, non provengono da quello, bensì da una prima, remota edizione dello stesso, nel quale Blair aveva disegnato, a mo’ di esempi di studio, personaggi provenienti da Case diverse, e i cui copyright erano… in concorrenza fra loro. Da qui, la necessità da parte dell’editore Warren Foster di non ristampare più alcune delle pagine di quel volume nelle successive edizioni.
    Sia Droopy che il Lupo, che il Brutto Anatroccolo, così, non li avrebbe più visti nessuno!
    Nell’edizione che circola più “agevolmente” (pura antica) è rimasta solo una gentile concessione della Disney per la riproduzione di un “model sheet” del Friend Owl (Amico Gufo) del lungometraggio “Bambi”, anch’esso disegnato da Preston Blair (insieme ad altri bravissimi animatori).
    L.

  • Willi |

    Vedo un libro di Preston Blair, CARTOON ANIMATION http://www.amazon.com/Cartoon-Animation-Collectors-Preston-Blair/dp/1560100842/ref=pd_bbs_sr_1?ie=UTF8&s=books&qid=1196517469&sr=8-1 : suppongo sia ricco di immagini da copiare per esercitarsi?

  • luca boschi |

    Intanto, esercitati a disegnare queste “facce” a mano libera, Mirella! 🙂
    Scherzo, non ne hai bisogno, direi!
    Non appena possibile, posto altri tuoi progetti (e, rispetto a tutti gli altri che ci seguono, anche quelli ideati da loro, se di senso compiuto).
    In effetti, questi primi incontri non sono molto ravvicinati…
    Su Barnacle Bill e altri corti d’annata di grande rilievo, è possibile anche trovare qualcos’altro di carino nel solito sito di Kricfalusi, che ospita anche vari materiali su altri personaggi dei fratelli Fleischer, come Braccio di Ferro: http://johnkstuff.blogspot.com/2007/08/something-not-bland-popeye-can-you-take.html
    Altre notizie: chi era a Firenze ieri, pur funestato e massacrato da questo sciopero drammatico (e indegno di un Paese civile, diciamolo; massima solidarietà alle categorie dei trasporti che tante ne hanno subìte, ma non si scarica sulla cittadinanza il peso delle proprie rivendicazioni, lo si fa CONTRO i responsabili di questo stato di cose, mi pare che sia ora di finirla con questo sbaglio di mira; di chi è la colpa?) potrebbe essersi rifatto l’occhio e l’orecchio con l’inaugurazione al Micrò del Teatro Puccini (Via delle Cascine, 41) dell’iniziativa:
    DAVIDE TOFFOLO-TRES!PROVA D’ATTORE PER DISEGNATORE-
    (mostra che dura fino al 26 gennaio 2008, quindi facciamo in tempo a visitarla)
    In soldoni, l’allegro ragazzo morto ha presentato, per la prima volta a Firenze, la mostra con le tavole, i disegni e gli schizzi del suo nuovo romanzo a fumetti intitolato
    TRES! FUMETTI PER IL TEATRO.
    Tre storie per una rivoluzione a fumetti. Eccone una sintesi:
    Chorin, 1976. Un piccolo paese dell’America Latina. Qualcosa si muove contro la Democrazia Populista che governa il paese. A scatenare la protesta però non è un guerrigliero, né un leader carismatico. La miccia è accesa da tre storie a fumetti, scritte per essere rappresentate a teatro, e dai tre attori che le incarnano: German, Derela, Coco.
    Proposte a fumetti per aggirare la censura, le tre storie parlano di potere, controllo e libertà, nella politica ma anche nei rapporti umani, e vengono messe in scena nelle case, nei bar, nei cinema di tutta Chorin: in breve i tre attori-autori diventano il simbolo della volontà di cambiare dell’intero paese.
    Dopo più di venti anni, le tre storie riemergono: a trovarle, sepolte in un giardino di Buonos Aires, è il fumettista Davide Toffolo, che decide di disegnarle e pubblicarle, raccolte sotto il titolo “Très! – Fumetti per il teatro”
    Per l’autore, “Tres!”, è un ritorno alle basi della narrazione a fumetti, proprio per l’assenza di scenografia e perché tutto si svolge in una stanza: sono le parole e il corpo dei tre attori a raccontare.
    Come dice la velina ricevuta in merito, parole e schizzi, documenti e disegni regalano un Toffolo in gran forma, ancora pronto a cercare nuove modalità per un media, il fumetto, che a lui ha regalato molto. I linguaggi si intrecciano: teatro, fumetto e anche politica, perché in fondo Chorin non è poi così diversa dall’Italia.
    Altre note: Davide Toffolo è uno degli autori più originali della scena del fumetto italiano. Autore di Animali, Piera degli spiriti, Fregoli, Fandango, Farefumetti, a lui si deve la nascita delle riviste Dinamite, Mondo Naif e Fandango. La sua ricerca sul linguaggio lo ha portato a dedicare questi ultimi anni al romanzo a fumetti: Carnera, la montagna che cammina, Intervista a Pasolini e ora Il Re Bianco.
    Il libro è il proseguimenti ideale de il sogno del gorilla bianco, l’ultimo lavoro pubblicato dal gruppo rock Tre allegri ragazzi morti, l’altra anima espressiva di Davide Toffolo. Attualmente sta lavorando ad un nuovo libro, una biografia disegnata dell’autore di fumetti Magnus, scomparso dieci anni fa.
    Roberta Carrieri, cantautrice, si divide tra canzoni e teatro. Attrice per il teatro Kismet O.perA di Bari e con la compagnia teatrale La Luna nel letto.
    Con il gruppo Quarta Parete vince Arezzo Wave (1999) e due edizioni del Premio Recanati. Numerose anche le collaborazioni con altre realtà musicali: partecipa al disco Maledette canzoni (Carosello Records/Warner 2006) di Giangilberto Monti, un tributo ai maudits francesi Boris Vian, Leo Ferrè, Serge Gainsbourg.
    Canta con i Fiamma Fumana e scrive le proprie canzoni.

  • mirella menciassi |

    Ke peccato per questo sciopero, Luca! Sarei venuta volentieri…
    Speriamo che venerdì non ci rifacciano questo scherzetto, i cari mezzi pubblici…

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