HERMAN & KATNIP ALBUM

Blog_hermankatnip_album Nel blog si fanno buoni incontri, indubbiamente.

Quello con Andrea Ippoliti (che discute in coda al post su “Showboat”, storia pub-
blicata in “Grandi Classici Disney” n. 251, attualmente in edicola) è senz’altro foriero di sviluppi.

Per chi non avesse seguito la discussione, cito qualche frase di Andrea:

“(…) la mia passione è prevalentemente volta ai “funny animals comics” e quindi Richie Rich, Hot Stuff etc. hanno sempre suscitato poco interesse in me, anche se disegnati da ottimi artisti.
“Eccezion fatta per qualche storia di Little Audrey di Muffatti, per i Cookie comics di Dan Gordon (del quale però preferisco le storie con Super Katt e per la produzione sindacata di Capp con Li’l Abner.

“Di Taras ho apprezzato enormemente le storie con Herman & Katnip (i figli di “Tom & Jerry e i papà di Itchy & Scratchy) e naturalmente Baby Huey, che Taras, come animatore e “uncredited director” ha creato negli studi Famous.

Baby_huey_5_cover “Con gli stessi personaggi ci sono bellissime storie di Tendlar, inferiore graficamente a Taras ma ottimo per le “strong poses” dei personaggi.
Leggere queste storie è come vedere model sheets o fotogrammi da cartoons!”

In modo un po’ scombinato (ma da Roma posso fare poco), intanto invio qualche notizia su Baby Huey, ma mostro soprattutto una tavola di Herman & Katnip a vantaggio di chi non conoscesse questi due personaggi, eccezionalmente disegnati sia da Steve Muffatti (o “Muffati”, o “Mufatti”, l’ho trovato mispelled in vari modi) e per un lungo periodo da Warren Kremer.

Questa tavola, che possiedo dall’età di cinque anni, è ricavata da un vecchio comic book (che possiedo per intero, nevvero :-)) della collana “Harvey-Toons”, dell’etichetta Harvey.

Da allora non ne ho trovata una seconda così concepita, autoconclusiva, facente parte di un album, una sorta di fill-in.

Mi fa piacere condividerla con voi, mentre discetto di tutt’altro a Romix, con tanti vecchi amici, già compagni di lavoro svariati anni fa e persi di vista negli sgoccioli del millennio scorso.

Baby Huey, creato nel 1949 da Martin Taras, è un papero neonato giallo, gigantesco, della classe media, straordinariamente forte, munito di cuffietta e pannolino in forma di “triangolo”, con spillo da balia, come si usava una volta…

Huey, che condivide il nome con uno dei tre nipoti di Paperino, abita nei sobborghi di Ducktown con la madre, piccola e vezzosa, e col padre di mezza età munito di occhialini e di bombetta, che si rivela una delle sue vittime favorite.

Vivacemente reso in vignette soprattutto da Steve Muffatti e Warren Kremer, Baby Huey debutta nel cartoon della Paramount-Famous del ’50 “Quack-a-Doodle Doo”, mentre a fumetti appare l’anno prima su “Casper, The Friendly Ghost” n. 1, della St. Jones, come personaggio di supporto, in storie autonome.

Ottiene dal 1956 un comic book personale, il cui primo ciclo dura ben 99 numeri, che si aggiungono ai 33 di “Baby Huey and Papa”.

Sarà ampiamente recuperato negli anni Novanta, con una nuova serie di comic book (fra i quali uno in 3D) e con un nuovo ciclo di cortometraggi animati per la televisione.

E oggi?

  • Jeremy Bender |

    Non ho capito a cosa ti riferisci, Steven! Personaggi che sono stati inspiratori di altri in un film dal vero?

  • Steven Spielberg |

    Casimir (Casper)
    Baby Hubert (Baby Huey)
    Three Ducks
    Steven Spielberg

  • luca Boschi |

    Grazie all’Alberto autore di Lilla World (in questo blog ci si dà del “tu”, diciamo così; impostiamo quest’abitudine, che mi sembra salutare).
    Sono felici che mi segui da una ventina d’anni, anche stamani, alla conferenza in Fiera, ho trovato almeno tre persone che (scopro) più o meno leggono le mie cose da così tanti lustri.
    Be’, ve ne manca ancora circa uno (dato che produco a ritmo incessante ormai da tre, anno più anno meno) :-).
    Intendi che sono rimasto lo stesso come tipo di stile letterario, quantitativo di refusi nel testo, o “bella presenza”?
    🙂
    Un piccolo “hint” per chi non avesse capito chi è (le tua) Lilla: “Lilla è un piccolo gorilla bianco arrivato la notte di Natale nella casa di Ale e Betto, i suoi nuovi amici ai quali farà tanta compagnia. Conoscerà anche molti altri amici di casa e del giardino, quel giardino a due passi dalla Grande Quercia, lì dove accadono sempre cose misteriose. Come tutti gorilla Lilla è pacifico e tranquillo ma molto determinato. I suoi amici gli vogliono molto bene e lui non si tira mai indietro per aiutare gli altri. Insieme a Pillo, Pallino, l’ape Nina, Lilla si avventura tra prati, alberi, boschi e molte altre cose ancora. Non perdete tempo dunque, scaricate iL file di prova ed iniziate a leggere e a giocare.”
    (…)
    Un carisssssimo saluto anche al Maestro Carlo Peroni!
    Grazie della visita, tra poco te la ricamio con un messaggio, ma nel frattempo ho visitato il tuo blog di nuovo, con l’ultimo post che ti riguarda e la bella iniziativa del “Giornalino”. Se è andato a ruba, o se comunque ha venduto un po’ più della media grazie al tuo inserto monografico, un motivo ci dovrà pur essere!
    Speriamo che questo sia l’inizio di un trend positivo, e che in redazione si sia finalmente capito che depauperare il settimanale dell’ingrediente che per decenni ne ha fatto la forza (i fumetti!!!) non è stata un’idea troppo geniale.
    Preferisco considerare quest’ultimo periodo una nube nera di passaggio in attesa dell’auspicato “rischiaramento”.
    Sui Flintstones sono talmente d’accordo con te che… In uno dei prossimi post inserirò una sorpresa, che stupirà i più (e anche i fantomatici “americani”, che quasi certamente non sanno ciò a cui mi riferirò, quanto ai nomi multipli dei personaggi).
    Infine, una curiosità: a Romics (a Roma) nello stand dei Fratelli Spada c’è quache tavola originale appesa. Fra tutte, oggi ammiravamo con Romano Felmang (disegnatore di Phantom che credo conosca di persona) due tue retrocopertine datate 1955 (se non sbaglio) dove avei illustrato con maestria e grande modernità Gervasio e amici. Due belle illustrazioni tratte dall'”Albo Jolly”, originali, in grande formato e a colori, forse a Ecoline.
    “Quindi, ai Fratelli Spada hanno ancora un po’ di originali!”, ci siamo detti, osservando qusti due tuoi lavori al fianco di alcune tavole in bianco e nero di disegnatori dallo stile realistico!
    Sono incorniciate con tanto di corretta citazione del loro autore e con la loro collocazione. Fino a domani sera (domenica, chiusura della manifestazione) dovrebbero essere lì!
    Ciao e a tra poco!
    Luca

  • Perogatt |

    Ehi, Luca, vedo che ormai ha preso molta confidenza con il tuo blog! Bene! Ma… come mai sei sparito ultimamente?
    Mi mancano le tue e-mail con selle tue bellissime e strane “scoperte archeologiche”! Beh, io spero che prima o poi torni a farmi visita su uno dei miei blog… (http://blog.merwebmaster.it/perogatt http://www.peroblog.splinder.com )
    Perogatt

  • Alberto Andreanelli |

    Sono un papà appassionato di fumetti ed ho realizzato questo progetto:
    http://www.lillaworld.com.
    So che rischio di venire “spammato” in due (!!!) ma ci provo lo stesso, visto che di fumetti qui si parla e ci si intende molto molto! Signor Boschi la seguo da una ventina d’anni e Lei non è mai cambiato, complimenti!!!

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