DICK VAN DYKE VIVO PER MIRACOLO

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Trattasi di una buona notizia, alla fine!

Il © della foto di apertura è degli aventi diritto (non ero lì io, dalle parti della 101 Freeway a Calabasas, pronto a scattare)!

Non era una fiction, la sua automobile è andata veramente in fiamme, ma per fortuna Dick Van Dyke, 87 anni, sembra che se la sia cavata bene.

A questa pagina tutti dettagli, per chi è interessato, mentre sotto, per ricordare il grande Dick (chissà come se la sta passando, adesso!?), un po’ di sue partecipazioni che ci riguardano e che, anche grazie al doppiaggio di Oreste Lionello, hanno influenzato le esistenze di qualche milioncino d’italiani.

Chi, infatti, non lo ricorda come mattatore del film Mary Poppins, dedicato alla tata creata da Pamela L. Travers che nel 1964 si trasforma nel leggendario film a scrittura mista siglato Walt Disney?

La pellicola (so che è inutile ricordarlo, ma vabbe’) narra le magiche performances di una governante capace di portare una buona dose di fantasia nel mondo grigio della City londinese e della gente che lo popola.

L’interesse di Walt per il soggetto risale addirittura al remoto 1939, quando la figlia Diane, bambina, sta leggendo avidamente i libri sulla tata. Pochi anni dopo, Walt invia il fratello Roy a Londra per cercare di acquistare i diritti cinematografici sull’opera, ma la Travers è assai riluttante ad acconsentire, nient’affatto convinta che il suo personaggio si potesse trasformare in modo naturale in una figura animata.

Solo dopo una ventina di anni si accorderà con Walt, a condizione che il soggetto del film sia da lei personalmente approvato.
Nel film il ruolo dello spazzacamino Bert è interpretato da Dick Van Dyke, che sotto vediamo in un video di qualche mese, mentre passeggia per gli Studi Disney di Burbank con il suo attuale “sostituto” Gavin Lee, il Bert del musical Mary Poppins, portato sulle scene nel 2008 con grande successo.

Seguono alcuni rapidi estratti della speciale apparizione sul palcoscenico fatta di Dick Van Dyke lo scorso 22 gennaio, nel corso dello show, quando era in tour a Los Angeles.

Courtesy of Entertainment Tonight.

E qua sopra, eccezionale, la parte del musical con il balletto degli spazzacamini nota in Italia come Tutti insiem! (Step in Time) composto dai fratelli Sherman con nell’orecchio canzone popolare inglese Knees Up, Mother Brown! (Su le ginocchia, mamma Brown!).

Con tutta probabilità, insieme a classici come delle commedie di Hollywood e di Broadway con Gene Kelly, Fred Astaire e Ginger Rogers, questa degli spazzacamini è una delle sequenze più vivaci e memorabili del cinema musicale statunitense.

Sopra, qualcosa di abbastanza strambo, una incredibile interpretazione di Rosie O’Donnell che non sa danzare e a malapena riesce a cantare. Nondimeno, questa sua versione degli spazzacamini marypoppinsiani ha qualcosa di interessante. La presenza di Van Dyke anche qua? Quantomeno.

Infine, per gradire, ecco anche un fuori onda dal film del 1964, quando Julie Andrews e il solito Dick provavano la registrazione di Chim Chim Cher-ee.

  • tomasoprospero |

    beh, giunti a questo punto tiro i remi in barca.
    Zazie nel metrò?? nella realtà letteraria -se così si può dire – non c’è mai stata a causa dello sciopero.Ma io la lascio sulla linea n°6 che dall’Etoille giunge al terminus di “Nation”, da dove però si può prendere la corrispondenza con la linea 2 che facendo mezza circonferenza con tragitto est-nord-ovest, si ricongiunge al terminus de l’Etoile.Il cerchio è chiuso.Un percorso in maggior parte aereo, molto interessante.
    E Luca, che ne sarà di lui???
    Per non comprometterlo lascio a lui stesso narrarci le sue eventuali avventure parigini, dalla mostra su Caniff a quella su Hugo Pratt del 2011.
    Saludos descamisados!!

  • tomasoprospero |

    Lucius: a ben pensarci di Zazie se ne fece anche un film nel 1960, quindi 53 anni fa, un divertissement del regista Louis Malle con interprete principale una bimba di nome Chaterine Demongeot . Che, ancor oggi vivente, ha 64 anni e, se non ricordo male, insegna ancora storia moderna a Parigi, non so se all’Università o in qualche scuola superiore.
    L’orecchiuta Zazie legge tutto quello che sto scrivendo ed esclama” Chaterine la vacca! (mon cul! nella versione originale francese) urla la ragazzina, non sono io quella”, esclama poi corrucciata la presunta Zazie. Mi guarda seriamente e dice: ti piacerebbe avere anche tu 12 anni , non invecchiare mai e passare tutto il tempo nel metrò’?”
    Io sto allo scherzo: già, ma che vita sarebbe sempre chiusi qui sotto notte e giorno, mese dopo mese. Una cosa da incubo.”No, no,” fa Zazie, “il metrò esce anche all’aperto, corre in alto e da lassù si può vedere tutta la città, ci si può fermare in superficie e girare all’interno delle stazioni; ci sono ristoranti, negozi , librerie, bagni pubblici e persino sale cinematografiche, non è poi così male. Io ieri, a proposito di film, ho visto”Ognuno cerca il suo gatto”, molto carino, con quella rimbambita di mia cugina Chloé, che fa la parte dell’oca giuliva!
    Devo anche incontrare mio zio Gabriel, un vero arcangelo, che di mestiere fa la ballerina gitana, poi insieme dovremo andare dal un altro zio che ha una bella casa su dalle parti di Porte des Lilas; non so se lo conosci, si chiama Cédric Klapisch, di professione regista, lavora nel cinema! Hai capito vecchio rimbambito? E poi sei vecchio e brutto, non come Lucas de la Foret, che è giovanile e belloccio”

  • Saur Pennacchioli |

    Perché dovrei intervenire su Stanlio e Ollio?
    Mah, si potrebbe dire che sono rimasti vittime del realismo iniziato negli anni quaranta, che ha affossato la creatività degli anni trenta.
    La Warner aveva fatto girare alla coppia una serie di film immergendola nella realtà “vera”. Il risultato è che sembravano due disadattati. Prima, invece, agivano in una realtà surreale dove non esistevano personaggi “normali”, ma erano tutti matti come cavalli.
    Questo realismo è andato avanti distruggendo gli studios negli anni cinquanta e facendo emergere il regista come grande artista in mezzo a idioti che comanda a bacchetta. La situazione attuale.

  • Lucius Laforêt |

    Ma repèutatioe est, au contraire, completement andàt.

  • tomasoprospero |

    Bruno Maggi, figlio d’arte( il padre e lo zio furono famosi disegnatori ed illustratori) è un uomo ancora giovane che ha la pazienza di sopportarmi.Di professione è grafico, ma gratis et amore dei si è assunto lìimpegno di capo redatore e grafico della rivista “Vtt & Dintorni”, organo cartaceo dell’Associazione amici del Vittorioso.
    Ha una reputazione da salvaguardare, per questo non ritiene opportuno apparire come personaggio di quanto a volte vado scrivendo.

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