AD “ASOLO CARTOON” CON VITO LO RUSSO

Vito mouse

Alla ricerca di immagini e ricordi scritti che siano collegati all’amico Vito Lo Russo, scomaprso (da questa vita) due settimane fa, è rimbalzato nella rete qualche comunicato, più o meno aleatorio, sul Festival dei Cinema (e anche di Disegni Animati?) di Asolo: in fondo l’ultima esperienza di manifestazione di ampio respiro su cinema d’animazione e altro messa in piedi insieme a Vito, in via cronologica.

Nel frattempo, fortunatamente, ho rintracciato, in una foto scattata con una vecchia macchina non digitale, all’interno del vecchio cartoon studio di Vito, una facciona del topo che ritraeva, Vito Mouse. E’ quella che ho messo in apertura di post.

Si riferisce al lavoro compiuto dagli animatori (e intercalatori, estoriboardisti etc.) presso la Amblimation di Steven Spielberg, in occasione della realizzazione del lungometraggio Fievel Goes West. Ne abbiamo già parlato qui.

Vito  sotto Kurt blog

Ecco Vito in quello stesso periodo, in una foto che scattai quello stesso giorno nel laboratorio dove andai a tenere una lezione ai giovani animatori, per un corso organizzato per conto della Regione Lazio.

Ricordo bene quel giorno, perché, per la cronaca, ero reduce da una piccola operazione a un piede che era stato oggetto di attenzione di una processionaria, terribile insetto dalle emissioni acide corrosive. Non si poté far altro che “isolare”, asportandola, una parte della pelle. Per cui arrivai in località Settebagni con un piede paragonabile a quello del nonno (non padre!) di Kid Paloma (identità borghese di Zorry Kid), quanto a fasciatura. Ma tutto andò bene. Queste foto erano state scattate per un servizio che poi comparve sulla rivista Totem, alla quale lavoravo (anche)..

Altro topo

Ecco un altro topo tratto da quella sorta di model sheet, che mostro sotto per intero.

Sulla testa di vito, alla parete, c’è il personaggio di Kurt, cane protagonista di un progetto andato in porto sino a un certo punto (ma divenuto una videocassetta distribuita in edicola), su soggetto di Francesco Artibani.

 Model piccolo

As BB, FF e LB on stag_3471

Il festival era immediatamente successiva alla mostra itinerante di SuperGulp!. Di fatto, Guido De Maria e Claudio Varetto intervennero con grande successo anche nella cornice asola, in questa manifestazione non certo felice, della quale questa che ci riguardava fu l’ultima edizione “seria”, alla quele intervenne in gruppo storico degli “Amici di Asolo”: Osvaldo Cavandoli, Pierluigi De Mas, Bruno Bozzetto

La foto sopra si riferisce a quell’esperienza.

Sul palco, con Bozzetto, ci siamo Federico Fiecconi (vero patron culturale dell’iniziativa) e io. Con noi collaborava fattivamente tra le altre persone, competenti e disponibili, anche la brava Cristina Gazzola.

Vito non si vede… semplicemente perché per tutta la durata della manifestazione, salvo un paio di presentazioni, ha dovuto seguire il lavoro tecnico del Festiva, dietro le quinte, o meglio, dietro i proiettori, pronto a intervenire ad ogni eventuale contrattempo.

Quella sopra, scattata da Loris T. Zambelli, è una delle due foto di cui dispongfo, bontà di Federico Fiecconi.

La seconda è questa, scattata in platea un mattino duranete un incontro per addetti ai lavori, mentre parla il produttore Piero Campedelli. Nella fila dietro a lui Mariarosa “Mizzi” Rosi (già direttore di Candy Candy, tra le altre testate, e Marcelo Ravoni, indimenticabile agente letterario di Altan e Quino, fra gli altri, fondatore della Quipos.

Foto di Asolo

Poi, dopo quella edizione, del 2003, accadde un mezzo macello.
Gli apprendisti stregoni, del tutto incompetenti, che avemmo la sfortuna di incontrare all’epoca, si coimportarono (il plurale è “maestatis”) molto, molto male.
Non è il caso di entrare in dettagli adesso.
Altrettanto pessimamente fecero più tardi anche l’altro film asolano di cui erano segretari.
L’articolo sotto, ritrovato in rete casualmente durante la ricerca, spiega qualcosa. CLIC fremente e pressante per ingrandirlo.

Asolofiltribune

In occasione della mostra di SuperGulp!, Federico avrebbe scattato, nel suo sstudio milanese, Graffiti, una foto a vito insieme al decano Leo Cimpellin, che per il programma televisivo aveva realizzato i disegni di Jonny Logan (SIC, senza la “h”), su testi di Romano Garofalo.

Cimpellin sarebbe intervenuto nella tappa torinese della mostra, con il sottoscritto, Gianfranco Goria, Salvatore Taormina e altri amici, all’interno del Museo dell’auto (roba Fiat), in zona Lingotto.

Vito cimpellin 2005