GIORGIO CAVAZZANO NELLA “HALL OF FAME”

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Brasile Mentre i lettori italiani attendono l’imminente nuovo numero (il quattordicesimo) di Disney Anni d’Oro, con la copertina di Giorgio Cavazzano riprodotta sotto, quelli scandinavi, in particolare norvegesi, possono godersi un’ottima selezione di storie disegnate dal Nostro nei decenni scorsi nel secondo volume pubblicato dalla Egmont di Oslo nella collana di estremo prestigio Hall of Fame.

La collana è una declinazione dell’idea, nata presso The Walt Disney Company – Italia, de I Maestri Disney, che ha avuto a sua volta varie altre elaborazioni in diversi luoghi del Globo.
Per esempio, una delle storie contenute nel volume, e che offre ai grafici della Egmont l’opportunità di consegnare simbolicamente a Cavazzano una statuetta Oscar dalle orecchie a disco, è Topolino presenta “La strada”, omaggio a Federico Fellini nato da un’idea di Vincenzo Mollica e sceneggiato da Massimo Marconi.

Il fumetto, nel quale compare in via eccezionale anche una caricatura di Walt Disney, è ispirato al film di Fellini del 1954 La strada, candidato all’Oscar e così sintetizzato dal Morandini:

Parabola cristiana sul peccato, apologo sulla condizione umana in generale e della donna in particolare, è anche una picaresca escursione attraverso i paesaggi dell’Appennino centrale. Maschere più che personaggi veri di questa favola on the road, lo Zampanò di A. Quinn e la Gelsomina di G. Masina (faccia da clown, miscela di Harpo Marx, Chaplin e una bambola) divennero simboli. Scritto con E. Flaiano e T. Pinelli.

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Anche la copertina del cavazzaniano Hall of Fame è collegato a questa avventura, e riprende il disegno analogo pubblicato a suo tempo su Topolino n. 1866 del 1991.

La riproduzione a destra, in alto sopra la Giulietta Masina munita di tromba, della tavola di apertura della storia è ricavata invece da una collana dalle caratteristiche assai più povere: copertina leggera e numero di pagine ridotto, ma stessa grafica degli italici Maestri Disney. Anche questo titolo è tradotto alla lettera per il pubblico di riferimento, che è quello del Brasile. La collana si chiama Mestres Disney e la storia è uscita sul secondo numero, nel 2005, sotto il titolo di Mickey Apresenta A Estrada Da Vida.

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La strada, 1954

In Hall of Fame non è compresa la storia della quale Cavazzano si è ispirato per la copertina di Disney Anni d’Oro: Paperino e l’eroico smemorato, uno degli episodi più caratteristici fra quanti ne hanno realizzati Giorgio Pezzin appunto con Cavazzano a metà anni Settanta.

Ma ce n’è una di peso analogo, Paperoga e il peso della gloria, già riproposto sul terzo Disney Anni d’Oro, nel 2009.

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I testi degli articoli di Hall of Fame sono originali (non tradotti da altre pubblicazioni. Sono a cura del sottoscritto blogger e del redattore della Egmont Tonje Tornes.

Fra le storie selezionate, come si vede sotto, c’è anche La lunga notte del commissario Manetta, ovvero Politimester Olsens lange døgn, scritta da Tito Faraci, che apre il ciclo dei gialli con Manetta (Mr. Casey) in veste di protagonista assoluto, senza Mickey Mouse e con il debutto di Rock Sassi (qui ribattezzato Steingrim Ståhl).

Manetta

Basettomi

Diversamente da quanto accade in Italia (e che quindi è diffuso anche nei Paesi dove le storie made in Italy mantengono la loro colorazione), qui il Commissario Basettoni è stempiato, ovviamente, ma non canuto, in linea con quanto era stato fatto nei comic books americani originali. Evidentemente, per i coloristi della Egmont, Basettoni è più giovane di quanto lo facciamo passare nella Penisola.

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Oltre a un excursus sui rapporti di Fellini con i fumetti, il volume riprende anche la storia di esordio di Paperinika.

Fellini-Disney

E si accenna a qualcos’altro, per esempio al Diabolik molto particolare (direi sconosciuto in quel di Oslo) immaginato dalla coppia Faraci-Cavazzano.
Il quale per il momento vanta il primato di essere il solo disegnatore ad aver disegnato sia il fuorilegge in calzamaglia nera, sia il suo emulo disneyano (Paperinik).

Diabolik Tito-Giorgio

Per chiudere, l’omaggio fatto alla storia di Cavazzano-Pezzin da un dodicenne Fortunato Latella, già bravissimo sin da allora, grazie alla spinta della sua irrefrenabile passione der il Fumetto.
Spero (come Fortunato stesso dice nei commenti) che Giorgio Cavazzano la veda e apprezzi (sicuramente sarà così)!

Eroicosmemorato