DEI CANI DI CARTA DENTRO UN ACQUARIO?

Canicarta

Da Sansone alla Pimpa, da Milou a Kripto, da Ernesto a Bilbo, i cani dei fumetti amati di tutti i tempi abbaiano per la prima volta in mostra all’Acquario Civico di Milano.

Non dentro l’acqua, altrimenti emetterebbero solo delle bollicine.
E neanche per troppo tempo.

Dogtography

In sostanza, si inaugura venerdì 15 aprile, alle ore 15.30, la mostra di fumetti “Cani di Carta. I cani nei fumetti” organizzata da MyUrbanDog e dedicata a tutti i protagonisti a quattro zampe del mondo dei fumetti. Una selezione di 30 personaggi per raccontare come il fumetto abbia visto e raccontato con anticipo, prima di sociologi e direttori marketing, l’evoluzione del rapporto tra l’uomo e il suo fedele amico a quattrozampe.

La mostra espone alcune opere selezionate che fanno parte di una grande mostra che si terrà a luglio presso il nuovo WOW Spazio Fumetto e che racconterà in 101 personaggi (numero caro al mondo canino…) i principali cani protagonisti del fumetto, ma anche della tv e dei cartoni animati.

A WOW Spazio Fumetto, oltre alla mostra, si terranno incontri e proiezioni e una serie di iniziative, organizzate da MyUrbanDog, che vedrà coinvolti i cani che vivono nella nostra città, e non solo, e i loro padroni.

Accanto a cani famosi come Idefix (il compagno di Obelix), Bullo (Big Spyke) e Snoopy, tra le tavole esposte all’Acquario si potrà ammirare un’autentica rarità: una storia intera disegnata dal pugile Primo Carnera negli Stati Uniti, distribuita dalla King Features Syndicate, apparsa nel 1930 sulle pagine del New York Journal dove il “grande” pugile ha disegnato se stesso in compagnia di un simpatico cagnetto.

E poi tante altre curiosità, dal fumetto che vede protagonista BO il cane di Barak Obama, al cagnolino Tige che con Buster Brown (Mimmo) comparve sulla copertina del n. 1 del Corriere dei Piccoli nel 1908, dall’inseparabile bassotto che fa da compagno del mitico Signor Bonaventura alle campagne antiabbandono che hanno visto testimonial d’eccezione Dylan Dog (che anche nel cognome stesso traduce il termine “cane”) e Diabolik.

Poi, i cani protagonisti dei cartoni animati, dall’imbranato Pippo De’ Pippis al tenero Spank. E che dire di Droopy, o dei cani accoppiati ai gatti, come Annibale e Cannibale o Ren & Stimpy? Sopra, sparpagliati nel testo, ci sono espisodi che li riguardano, in inglese.

All’inaugurazione della mostra, aperta al pubblico, e alla conferenza stampa, saranno presenti Mauro Cervia e Fabio Borganti, veterinari milanesi e creatori del simpatico Gino, fumetto apparso sul “Corrierino” per spiegare l’etologia del cane; Gianluca Comazzi, Garante Tutela degli Animali del Comune di Milano, Luigi F. Bona, direttore di Wow Spazio Fumetto e Riccardo Mazzoni, curatore della mostra.

Mostra organizzata da MyUrbanDog [www.myurbandog.it] Una realizzazione Novecento Eventi e Offed comunicazione, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto di Milano in Viale Campania 12, Filippo Confalmi, Confartigianato Alto Milanese, Excalibur, amoglianimali.com
Con il patrocinio del Comune di Milano Ufficio Garante Tutela degli Animali
Media partner: RadioBau, SpreaTV, dibooks.it

Listn_cat!

House of Cats from Courtland Lomax on Vimeo.

Il breve, tenero corto pubblicitario che vedete sopra è dedicato “di diritto” a Lidia Cannatella, che di gatti se ne intende!
Intitolandosi di The House of Cats, gli spetta di diritto.
Gatti simpatici e preziosi come sculture di cristallo della Swarovski, che ha scelto
Courtland Lomax per realizzare questo breve film. I background e il design in generale sono di Brigette Barrager, l’artista della quale mostro, sotto, dopo il gatto felice, un’altra composizione significativa. Per approfondimenti, CLIC sul suo nome.

Small cat happy painting

Yuki poster

Sotto, una bella coppia canina di Robert L. Dickey, cartoonist praticamente ignoto ai più al giorno d’oggi, ma che quasi un secolo fa divenne famoso proprio per aver disegnato a lungo cani in vignette, a cominciare dalla prima serie, che fu pubblicata dal 14 luglio 1919 al marzo 1931.

La striscia ha avuto una vita piuttosto accidentata, e anche dei nomi diversi; almeno tre: Buddie And His Friends, Dickey’s Dogs e Just Dogs.
Sarebbe stata quotidiana, e sarebbe rimasto, ma per certi periodi uscì soltanto la domenica nei supplementi dei giornali dedicati ai più piccini, senza una vera e propria ragione contenutistica che ne giustificasse questo percorso.

Nel maggio 1931, questi cani divennero i protagonisti di una serie meglio riconoscibile e di ottimo successo: Mister and Mrs. Beans (sotto, la copertina di un volume che ne raccoglieva un florilegio e il suo frontespizio con tanto di firma dell’autore).

Nel 1933, la striscia occupava circa mezza pagina e acquistò il nuovo titolo di Buster Beans, per essere abbinata a una serie parallela, come topper (la striscia, in questo caso, che occupa la parte alte della pagina),dal titolo Bucky and His Pals.

Spero che vi stiate segnando queste informazioni, meglio se sul polsino.
Entrambe le serie proseguirono sino al 21 luglio 1940.

Dickeysdogs

Firma

Beans

15 – 29 aprile 2011
“Cani di Carta. I cani nei fumetti”
Acquario Civico di Milano,
Viale Gadio 2, Milano
ingresso gratuito da martedì a domenica
orario 9:00/13:00 e 14:00/17:30

Venerdì 15 aprile ore 15.30
inaugurazione e conferenza stampa

per maggiori informazioni
Elisabetta Pajè
myurbandog.it
redazione@myurbandog.it
+39 02 4812113

  • Luca Boschi |

    Ciao, Mario!
    A costo fdi “far apparire” che ci facciamo i salamelecchi a vicenda, bene… Stra-apprezzabile (per quanto mi riguarda) è in primis la tenacia con la quali porti aventi questo lavoro di informazione e di “scovamento” di autori nuovi o poco trattati, da uno spaventilione di anni, con le difficoltà che sappiamo, sia su supporto cartaceo che, adesso, nel maremagno del web.
    Alcuni di questi film, o/e autori, erano oggetto dei vecchi seminari che tenevo presso la Scuola Internazionale di Comics, con la quale, però, di fatto non sto collaborando da due anni, quindi non resta che la rete, grazie alla quale si raggiungono piùpersone (peraltro).
    A mancare è il tempo, al solito, così restano fuori tantissime cose: immagini, autori, tanti post già fatti da me e da altri, che necessitano una “ritoccata”.
    (per tacere dei lavori che non riesco a svolgere extra-Internet!!!)
    Alla prossima!
    Luca

  • mario benenati |

    grazie luca per aver postato qui l’email inviata…troppo buono..
    spero che i lettori apprezzeranno il lavoro storico-filologico di recupero dei numeri arretrati (dei quali solo alcuni sono ancora acquistabili) di fumettomania…
    senza parlare poi dei progetti in corso 😉
    Per quanto riguarda i tuoi post, compreso questo, mi riempiono di tante cose che non conoscevo un attimo prima, e cio’ è molto stimolante..

  • Reporter Diffuso |

    Per Evanescenza: hai detto cose giuste, hai fatto corrette osservazioni. Sono orgoglioso di vivere in un Paese il cui cane del Governo fa baciare il fallo di priapo alle invitate e la chihuahua che ha fatto eleggere obbligatoriamente nelle liste dei casti per definizione (Comunione e Definizione) fa la lap dance nuda.
    Orgogliosissimo!
    Mentre in aula andava in scena l’ultimo atto del processo breve, in Piazza Montecitorio c’è stata la protesta del Popolo Viola e dei familiari delle vittime delle stragi.
    L’onda lunga del dissenso ha finito per travolgere la deputata Dalmata Santanchè (vcontrofigura di Crudelia De Mon) che è stata apostrofata dai manifestanti con parole azzeccatissime, perfettamente calzanti, ed invitata a dimettersi. Stessa sorte anche per tutti i parlamentari della (cosiddetta) maggioranza che attraversavano la piazza per entrare alla Camera.
    Fuori da Montecitorio è calato il silenzio assoluto quando i familiari delle vittime hanno letto i nomi dei loro cari morti nel terremoto de L’Aquila, nell’incidente ferroviario di Viareggio e nel rogo della Moby Prince.
    La calma però è durata poco perché subito dopo sono partiti i latrati di protesta contro l'”utilizzatore non solo finale” e contro i reietti arraffoni, sodomiti e gomorristi che lo appoggiano. Senza nulla contro avere rispetto ai sodomiti e gomorristi, a parte il fatto stesso che lo appoggino e vogliano salvarlo dall’accalappiacani.

  • Cartoonist Globale |

    Grazie a Elisabetta di myurbandog per averci facebookato qui:
    http://it-it.facebook.com/redazionemyud
    … e aver anche twittato questo post.
    Ci dice anche: “A breve metteremo anche un link sul nostro sito myurbandog.it”
    E ne sono felice!
    Cito:
    “Un grazie a Luca Boschi, cartoonist, che ci ha dedicato un posto nel suo blog!
    DEI CANI DI CARTA DENTRO UN ACQUARIO? – Cartoonist globale
    lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com
    Da Sansone alla Pimpa, da Milou a Kripto, da Ernesto a Bilbo, i cani dei fumetti amati di tutti i tempi abbaiano per la prima volta in mostra all’Acquario Civico di Milano. Non dentro l’acqua, altrimenti emetterebbero solo delle bollicine…”

  • Francesca Sampieri |

    Caro (o cara?) Eva Nescenza, siamo abituati al canile di Montecitorio. Lo dico senza rischio di essere tacciato di qualunquismo.
    Questa di Belpietro è una bufala, certo, per far esprimere la gente con la pancia e non con il cervello. Stessa tecnica di Mister B., da quando ha rispoplverato i “comunisti” e quanco cerca di aizzare la gente conto i magistrati che fanno il loro lavoro con serietà e senza guardare in faccia ai potenti che compiono malversazioni.
    Con arroganza ormai intollerabile.
    Cercano di far mettere il cervello della gente in frigo e imn parte ci sono riusciti in tutti questi anni.
    Nell’articolo che hai citato (lo ripeto:
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/belpietro-chi-chiedera-scusa/2148984) ho letto le dichiarazioni che un coro di politici malaccorti o complici faceva dopo l’annuncio della bufata del finto attentato al direttore piùantipatico della storia d’Italia. Persino Feltri era più simpatico (e ho detto tutto).

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