RIPARLIAMO DI MIKE BONGIORNO

MIKE BONGIORNO vignetta blog

Sono tristissime e sconcertanti le notizie che giungono a proposito del trafugamento della salma di Mike Bongiorno avvenuto il 24 gennaio scorso; un gesto inverosimilmente disumano, indice del livello di barbarie raggiunto nel Bel Paese, che unisce allo sgomento il desiderio che la Giustizia si “avventi” contro i criminali che hanno anche solo potuto immaginarlo.

Si parla di trecentomila euro richiesti dai rapitori al figlio di Mike, Niccolò, ma l’accordo sarebbe saltato all’ultimo momento, stando al settimanale Oggi in edicola questa settimana, dove in un articolo a firma di Giangavino Sulas si spiega come le indicazioni dei malviventi siano giunte attraverso una serie di annunci in codice pubblicati su un quotidiano svizzero. Il denaro avrebbe dovuto essere gettato da un treno in corsa lo scorso venerdì 18 febbraio, ma pochi secondi prima del lancio, però, l’intermediario della famiglia Bongiorno sarebbe stato chiamato dalla banda per bloccarlo. Il prezzo del riscatto adesso sarebbe radoppiato.

Nel ribadire la vicinanza di Cartoonist Globale (e sicuramente dei suoi visitors) alla famiglia Bongiorno, ricordiamo il popolare presentatore in modo, se possibile, allegro.
Il grandissimo illustratore e vignettista satirico Giovanni Manca ha ritratto più volte “il signor Mike” a fumetti, o meglio in storielle munite di didascalie rimate, come nel buon, vecchio Corriere dei Piccoli.
Con una di queste, pubblicata nel 1960 sul settimanale Il Monello (n. 42 del 18 ottobre), Cartoonist Globale rende omaggio al “presentatore solista” (per usare le parole di Pippo Baudo) scomparso questa settimana.

Con sopra un doppio CLIC, ormai l’ha capito anche la Gelmini (che quanto a comprendonio…), le immagini si vedono più in grande.

MIKE BONGIORNO blog 1
MIKE BONGIORNO blog 2

A seguire, quella che è stata forse l’intervista televisiva di Mike, con Daria Bignardi in Rai nel suo programma L’era glaciale.

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Nota a margine.
L’azienda che Mike Bongiorno cita come suo primo sponsor è la casa produttrice L’Oréal, di Parigi, che a suo tempo aveva anche pagata i poster di Mike Bongiorno, per il suo GiroMike o per altri spettacoli.

Mike Bongiorno Prosdocimi

Sopra, un’altra caricatura d’epoca del presentatore realizzata da Bruno Prosdocimi per una figurina adesiva di un album della Panini.

Con Toto'jpg

  • Silvano |

    PS: Per Mike mi dispiace molto. Non si può dire che l’abbia molto amato nel corso della sua carriera, ma ho capito (pur tardi) che era un uuomo buono e ligio al dovere. Partigiano, ben altra persona rispettoa Raimondo Vianello, pur bravo comico, che non aveva mai rinnegato la sua partecipazione alla Repubblica di Salò.
    Mi spiace per quello che sta accadendo alla famiglia di Mike, questi gesti macabri non sono umani.
    Carina la storiella di Manca.

  • Silvano |

    Completamente matti, e pazzi, a sopportare crimini come quelli che vengono perpetrati ogni dì.
    Secondo quanto mi fa sapere giancarlo, Journal Blog ha pubblicato questo filmato nel quale il logo dell’italianissima Eni, controllata dallo Stato, appare sul giubbotto di un mercenario a cui è stato ordinato di sparare sulla folla dei dimostranti a Bengasi.
    “E’ noto -scrive Journal Blog”- che Berlusconi e il colonnello libico Gheddafi siano in affari. Altrettanto noto -continua Journal Blog- è che la politica energetica di Berlusconi è basata sui rifornimenti di idrocarburi provenienti dalla Libia (l’Italia assorbe il 38% delle sue esportazioni di petrolio) e dalla Russa. In particolare, l’Eni ha concessioni petrolifere in Libia fino al 2035; ha investito nel Paese 50 miliardi di dollari negli ultimi 10 anni e gli accordi italo-libici prevedono investimenti per altri 20 miliardi di dollari entro il 2020″.

  • Michele |

    Che bel post, non avevo idea dell’esistenza di quelle tavole con Mike! Belle con il senno di poi, ma in Italia siamo un po’ matti, eh?

  • Michele |

    Che bel post, non avevo idea dell’esistenza di quelle tavole con Mike! Belle con il senno di poi, ma in Italia siamo un po’ matti, eh?

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