TUTTO BENE IN CASA FRAZETTA

Capp-fraz Sembra che tutto sia tornato a posto in Casa Frazetta, dopo i gravi problemi che può darsi aveste letto qui, tra il buon Frank e la sua prole, in particolare con un figlio che aveva tentato di… derubarlo di una parte del patrimonio di dipinti, forzando la porta del “museo personale” nel quale erano contenuti.

Meno male, se la famiglia è tornata ad essere tale, dopo la scomparsa della signora Ellie Frazetta, modella e ispiratrice delle opere di Frank. Ne avevamo parlato qui nel luglio 2009.

L’immagine a destra mostra una delle attivitò di Frazetta in un primo tempo rimasta nascosta, poiché lavorava come ghost per conto di Al Capp, creatore della striscia comico-satirica di successo Li’l Abner.

Impossibile perdere l’occasione di ricordare che a Napoli COMICON, in mostra a partire dal 30 aprile, nella grande rassegna sul bianco e (soprattutto) sul NERO, ci sono anche due tavole eccezionali di Frazetta per la serie ambientata a Dogpatch, in particolare due enormi domenicali del ciclo della Donna Lupo.

Le vedete sotto.

Claudio Donna Lupo
Eccole qua, dalle mani di Claudio Curcio, prima di sistemarle con le altre (appena ritirate da una sontuosa collezione francese).
Il formato, come si può ben vedere, è molto grande.

Donna lupo Frazetta
Per rendere l’idea, invece, ecco sotto un quadris di pezzi di Frazetta, come quelli esposti nel suo Museo personale. Ma prima, l’annuncio ufficiale che Mr. Frazetta ha dato al mondo sulla conclusione della sua controversia famigliare.

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Tutto a posto

Tempters

Frazetta_1

Frazetta_
Dato che al “bello dell’Arte” non si direbbe mai basta (lo scrivo con espressione sorniona), non posso esimermi dall’aggiungere qualche altra immagine molto significativa sulla (purtroppo) dimentica serie di Li’l Abner, su Al Capp e su Fearless Fosdick, che fu anche testimoniale di una sorta di pomata incatramante per i capelli. All’epoca “andavano” queste brillantine assimilabili a Ispettori Rock e a John Travolti prima maniera.

Fosdick1 wildroot-big

Fosdick crema-big

AbnerLife

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Sopra, una foto di Al Capp, nell’apertura di un articolo sulla prestigiosa rivista Life, dove è immortalato al tavolo da lavoro mentre fa… quello che normalmente faceva quando altri (come Frazetta) illustravano la striscia di Li’l Abner.
Capp si riservava sempre e comunque comunque il compito di inchiostrare e in parte di disegnare a matita, le facce dei suoi personaggi principali, affinché i lettori non individuassero salti stilistici troppo forti. I suoi ghost dovevano imitarne lo stile, e magari contribuire a forgiarlo con qualche innovazione, come avrebbe fatto il grande Bob Lubbers (ospite a Roma in una simpatica edizione di Expocartoon, alla fine degli anni Novanta).

AbnerMusic

LINK CORRELATI

ELLIE FRAZETTA, R.I.P.

FRANK FRAZETTA: FURTO IN FAMIGLIA

TUTTO BENE IN CASA FRAZETTA

  • Stefano Priarone |

    Ciao Luca!
    Purtroppo anche quest’anno non riesco ad essere al Comicon (ma un anno vengo, lo prometto!), ci saranno però altri di ProGlo.
    Visto il pdf che ti riguarda che ti ho mandato?
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Luca Boschi |

    Ciao a tutti, di quando in quando commento.
    Lo faccio per un annuncio veloce: chi desidera vedere delle tavole di Eisner o di altri autori americani presenti nella mostra di Napoli COMICON deve solo pazientare un attimo.
    Claudio Curcio e Alino (questa volta con la maiuscola) hanno scattato delle foto, che compariranno in un post della prossima settimana, a mo’ di teaser.
    Domani, invece, un post su Pier Paolo Pasolini. In gamba!
    Ciao!
    L.

  • Italicus Palatino |

    Qualcuno sa dirmi esattamente cosa ha fatto Frank Frazetta nella serie di Li’l Abner? In un sito ho visto che si parla delle ristampe dei libri della Kitchen Sink e sembrerebbe che avesse lavorato ininterrottamente dal 1954 al 1961 compreso.
    Ma è così davvero?
    Sulle domenicali (come mi sembra di capire) a anche sulle strisce?
    Grazie, felice che tutto si a posto.
    Bello il blog di Fortunato Latella. Quelli (questi) sono i fumetti che preferisco. Non i manga o i supereroi “moderni”.

  • fortunato |

    Mi riferivo alla IDW Publishing di Bruce Canwell e alla collana “Library of American Comics”:
    http://www.libraryofamericancomics.com/
    (tra i titoli in cantiere avevo scordato ARCHIE, BLONDIE, POLLY AND HER PALS e SECRET AGENT CORRIGAN).

  • Santino |

    I commenti di Fotunato sono sempre utili e degni di nota.
    Non conosco la sigla delle edizioni IDW (Italia Dei Walori?) e mi informerò subito in rete.
    Grazie per la dritta.
    Conosceva le uscite della Comic Art, forse con traduzioni di Luciano Guidobaldi? Ma non mi piacevano troppo, ero abituato a quelle fatte su Linus e supplementi dobve i personaggi di Al Capp parlavano con accenti del Nord (non so bene identificare di dove, veneto? Langhe? Oggi potremmo dirli dei leghisti ante litteram, dei “padani”, anche per la testa particolarmente di legno che hanno, come il Ponte dove Bossi va in vacanza). Ponte di Legno.
    Non so se (rispondo a Brenno) quel gatto si chiamasse in italiano Gatt Dum Dum, credo che quello fosse il nome del bianco cane peloso che faceva da assistente a Luca Tortuga (Touché Turtle) di Hanna-Barbera.
    Anch’io vorrei sapere quali altri autori e personaggi sono in mostra a Napoli in questa rassegna che forse vale la penna di visitare, non si vedono spesso delle tavole di questa rarità. Se poi c’è davvero anche Will Eisner d’annata DOC…

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