BATMAN RADIA AUGUSTO SCODINZOLINI DALL’ORDINE DEI PIPISTRELLI

Scodinzolini Il Tg1 del pessimo Augusto Scodnzolini (da tempo tutti lo chiamano così), uno dei giornalisti appiattiti e propagandistici che più si è distinto negli ultimi mesi ha dato notizie false sul caso Mills.

Così, se hanno una loro funzione, l’Ordine dei giornalisti e la Rai dovrebbero reagire in modo esemplare (possibilmente cacciandolo, sostiene il presente blogger, ma almeno sanzionandolo in modo pesante, perché non si ingannano milioni di italiani a cuor leggero per interessi di parte.

Chiedono questo provvedimento alcune migliaia cittadini, che hanno sottoscritto un appello indirizzato a Lorenzo Del Boca, presidente dell’Odg, e a Paolo Garimberti, presidente della Rai.

Oggetto: segnalazione di una grave violazione della deontologia professionale.



“Non si tratta di destra e sinistra, Minzolini ha il diritto di esprimere le proprie opinioni”, scrive Arianna Ciccone, prima firmataria della lettera. Ma nell’edizione delle 13 e 30 del Tg1 del 26 febbraio “è stata data una notizia falsa”. David Mills non è stato assolto, come per ben due volte è stato ripetuto al Tg1. Ma ha commesso un reato che è stato prescritto.


Su Facebook (della cui possibilie utilià mi vado lentamente convincendo) nasce un gruppo intitolato alla dignità dei giornalisti e al il rispetto dei cittadini.
Il volto di Enzo Biagi viene scelto come avatar.





Ecco la lettera nella sua integralità:


Al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti.
Lorenzo Del Boca
e p.c.
al Direttore tg1 Augusto Minzolini
e al Presidente della Rai Paolo Garimberti



oggetto: segnalazione grave violazione deontologia professionale.


Caro Presidente,
ti scrivo a nome mio e credo di tutti i cittadini che hanno a cuore la verità e la dignità della professione giornalistica in questo Paese.
Premetto subito che qui non si tratta di destra o sinistra, della legittimità o meno del direttore del Tg1 di esporre la sua linea editoriale (personalmente credo che il direttore di un tg abbia il diritto di dire il suo pensiero, la sua opinione).
Qui si tratta di deontologia professionale e della funzione fondamentale del giornalismo.
Ieri il tg1 delle 13.30, come sai, ha dato una notizia falsa.


Mazzucchelli

Ecco, credo che nessuno di noi possa e debba accettare questo. Mi aspetto quindi una reazione esemplare dell’Ordine rispetto a un episodio che umilia la professione giornalistica e i cittadini.


Fa male anche a voi come a me questa riflessione? Ecco caro Presidente Del Boca io come cittadina mi aspetto da parte dell’Ordine un provvedimento nei confronti di quel giornalista che ha palesemente violato il principio deontologico per eccellenza: raccontare la verità. Mi aspetto caro Presidente Garimberti e caro Direttore Minzolini le scuse del tg1 e la rettifica.


Del tutto pacata e condivisibile il commento di Michele Serra sull’episodio, degno di un impero decadente.


Batman_mondadori_n52974 “Certo che per dire in un tigì, o scrivere su un giornale, che “Mills è stato assolto”, spacciando la prescrizione di un reato accertato per “assoluzione”, bisogna essere dei bei mascalzoni.
Non dico faziosi, o manipolatori, o servi, dico proprio mascalzoni perché per un giornalista manomettere la verità è un crimine, tal quale per un fornaio sputare nel pane che vende.
Qui non si tratta di opinioni, di interpretazioni, di passione politica. E’ proprio una frode, una lurida frode che non descrive più l’aspra dialettica di un paese spaccato, descrive qualcosa di molto peggiore: l’impunità conclamata di chi mente con dolo, con metodo, con intenzione, sicuro di non doverne rispondere ad alcuno (all’Ordine dei giornalisti? è più realistico sperare che intervenga Batman)
.


Per altro in un Paese di impuniti, perché proprio i giornalisti dovrebbero essere esentati dal privilegio di poter sparare bugie e ingannare la pubblica opinione senza conseguenze? Molti dei loro padroni e dei loro referenti politici negli ultimi vent’anni hanno perseguito con ogni mezzo, e ampiamente sperimentato, il piacere dell’impunità. Se ne sentono partecipi anche i loro impiegati”.
Michele Serra


Si chiude così Febbrario-febbraietto, con quest’ultimo post.
Il mese tradizionalmente definito “corto e maledetto” ha tenuto fede alla sua nomea, facendo affiorare alcuni inediti scandali di malgoverno e criminalità comune insieme al disastro ecologico del Lambro e del Po (Ma “Niente paura!” tranquillizza Guido Bertolaso, che alla fine si è dimesso solo per fare una burla carnevalesca).
Neri inquinamenti paralleli che inficiano anche la nostra cultura, ottundendo (con ovatta sanguinolenta) le percezioni dei poveri italiani, già alle prese per loro conto con problemi davvero madornali.


In attesa di poter parlare, come in passato, di Batman per le sue imprese contro la criminalità di Gotham City, e non contro i propagandisti che inquinano le liste della loro/nostra categoria (i giornalisti), ci congediamo con una “vitamina” di Oliviero Beha, sempre stimolante.
SIGH!


Augurandoci una più decente primavera.




Gustoso e clemente fotomontaggio

La vignetta con Scodinzolini è di Donald Soffritti, dal settimanale di satira Il Misfatto, allegato al giornale Il fatto quotidiano.

  • Forese Lanzetti |

    Anch’io d’accordo sia con Caio che con Ciro Alessandro. Quello che bisogna auspicare è “una battaglia culturale che finalmente ci liberi dal problema di fondo, quello dell’occupazione della Rai da parte dei partiti politici.
    Poi, vero il discorso sul distratto Tronchetti, su Agnelli (e il suo attuale successore Marchionne, che anche in quota centrosinistra non mi sembra si stia comportando affatto bene con Termini Imerese).
    La cosa grave è che mi risulta che nessuna parola sia dall’Ordine nazionale, nessuna parola dai partiti, come fa notare la Ciccone.
    Allora era vero che Batman sarebbe stato più presente di loro.
    Intanto, apprendo che sulla denuncia fatta dalla “Società Pannunzio” si è aperto un nuovo versante della contestazione. Nell’esposto, depositato il 28 febbraio scorso, si legge: “Riteniamo che sia stato compiuto non un involontario errore (che peraltro non è stato seguito da alcuna rettifica) ma, dolosamente, una gravissima lesione della deontologia professionale e quindi chiediamo un’immediata apertura di un provvedimento disciplinare contro Augusto Minzolini e quanti altri siano riconosciuti corresponsabili della medesima truffa”.
    Alla denuncia è seguita una prima risposta dell’Ordine che, riservandosi di adottare i provvedimenti del caso, ha sottolineato come nell’edizione delle 13,30 di venerdì scorso, “il Tg1 ha dato notizia del processo Mills, sottolineando nei titoli che la Cassazione aveva assolto l’avvocato inglese accusato e condannato in primo e secondo grado per corruzione. La realtà è un’altra, come è noto”.
    E ancora: “l’Ordine dei Giornalisti del Lazio stigmatizza l’episodio anche e soprattutto perché il direttore Augusto Minzolini è un nostro iscritto”.
    Bene, andiamo avanti.
    E sull’articolo del Corriere sparito dalla prima pagina che mi dite?

  • Caio Vulnus |

    No, no, ci sono “brutti ceffi” un po’ da tutte le parti, poco ma sicuro.
    E la mancanza di libertà e la censura, purtroppo, in questi tempi “si tagliano a fette”.
    Rimane giustappunto la rete.
    Guarda cosa combinano (cos’hanno combinato!) alla Telecom, con gli “spioni” e con chi giocava al “non so, non ho visto, se c’ero dormivo”).
    La faccenda degli Angelucci, che Ciro giustamente cita, grida altrettanto vendetta.
    Io non direi che il problema sia di destra o di sinistra. Sono categorie che, temo, non funzionano con i… misfatti.
    A volte sono indicate come foglie di fico per giustificare qualche comportamento che dovrebbe essere chiamato in altro modo. In quele modo lo stabiliscono i codici (civilii e penali).
    Come si fa a essere proprietari di un giornale di destra (Libero) e di uno di sinistra (Il Riformista) contemporaneamente?
    E poi fare quello che la magistratura presuppone si sia fatto?
    Io credo che si debbano usare altri bisturi per sezionare quello che accade: quello dell'”opportunismo”, per esempio.
    Proprio tornaconto a tutti i costi.
    Io non ho visto le altre vignette di Donald Soffritti su altri temi.
    Non è che un disegnatore o uno sceneggiatore può scrivere o disegnare contemporaneamente su tutto.
    L’importante è che un giornale dimostri non essere ideologicamente (per preconcetto) schierato per mettere in luce le magagni di certuni e si bendi su quelle di altri.
    Altrimenti, non mi sembra che oggi sia più accettabile.
    Spero anche che la gente abbia aperto gli occhi e lo stia facendo giorno dopo giorno.
    Dare notizie false non è proprio accettabile.
    Ma altrettanto (credo di trovarmi d’accordo in questo con Ciro Alessandro) inaccettabile è OMETTERE di darne alcune perché a qualcun altro potrebbero dispiacere.
    Molto criticata, per esempio, è stata la mancata messa in onda (e realizzazione) della puntata dell’Infedele di Gad Lerner su la7, lunedì scorso, perché entrava nel vivo dello scandalo Telecom (proprietaria dell’emittente).

  • Ciro Alessandro Sacco |

    La vignetta è molto simpatica e azzeccata, però vorrei invitare a farne anche tante altre sui vari padroni/editori di una quantità di media. Tanto per lanciare spunti, una su De Benedetti con Repubblica ed Espresso, una sul tg de La 7 in merito a Telecom e Tronchetti Provera, una su L’Unità e Riformista che riguarda gli Angelucci, una su La Stampa e la FIAT/Agnelli/Lapo eccetera eccetera – oppure la libertà è in pericolo solo con i lecchini di destra ma non con quelli di sinistra?

  • Luca |

    Be’, grazie ancora ad Araba Fenice News, che ha ripreso qui ( http://www.afnews.info/wordpress/2010/03/batman-pensaci-tu/ ) questa papabile impresa batmaniana!
    L.

  • Minzo Manzo & Manzo Minzo |

    Arianna Ciccone (nessuna parentela con Madonna) spiega così la sua protesta sacrosanta contro i servi dell’informazione, alla quale 50mila persone hanno aderito in una manciata di ore. Per chiedere una rettifica a Minzolini sulla bugia dell’assoluzione a Mills.
    E’ andata così. E’ andata che alle 13.30 di venerdì 26 febbraio al Tg1 un giornalista della tv pubblica ha dato una notizia falsa. E’ andata che mi sono sentita morire e sono rimasta senza parole e il mio amico inglese Chris – nel suo italiano alla Stanlio e Ollio – ha detto: oh oh oh oh oh ma se passa questo può passare tutto!
    E’ andata che allora che ho capito che qualcosa bisognava dire, che qualcosa bisognava fare.
    Il giorno dopo ho deciso: chi garantisce i cittadini dal rispetto della deontologia professionale da parte dei giornalisti? Un giornalista che dà una notizia falsa, specie sul primo tg del servizio pubblico, non dovrebbe chiedere scusa?
    Un Tg che manda in onda una notizia falsa non dovrebbe rettificare?
    Una volta avrei preso carta e penna e ci saremmo letti la lettera io e i miei quattro amici al bar.
    Sabato ho scritto una lettera (tecnicamente una nota) su Facebook al Presidente dell’Ordine, al Presidente della Rai e al Direttore del Tg1. Poi è successo qualcosa che non avevo previsto: il passaparola su Fb e tante, tantissime, incredibilmente tante richieste di firmare con me quella lettera.
    Allora ne ho parlato con Fernanda e abbiamo pensato di aprire un gruppo.
    questo: http://www.facebook.com/group.php?v=info&ref=nf&gid=380461210040

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