VERSO UN MUSEO DEL FUMETTO A MILANO!

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L’incontro si terrà giovedì 4 giugno a Milano, nell’aula Magna dell’Università degli Studi (via Festa del Perdono 7), alle ore 18.00, sul tema:
Verso un Museo del Fumetto a Milano – per la tutela e la valorizzazione della Nona Arte, organizzato da Fondazione Franco Fossati e Italia Nostra onlus – Milano.

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Eccone la ragione: Milano merita un museo stabile in grado di esporre e valorizzare una straordinaria produzione più che centenaria che ha visto e vede protagonisti artisti del Fumetto di primissimo livello e vasta popolarità, sia con stile realistico (da Guido Crepax a Walter Molino, insieme a Mario Uggeri, Sergio Toppi, Paolo Piffarerio, Gino D’Antonio, Roy Dami…) sia umoristico (da Antonio Terenghi a Umberto Manfrin, Gino Gavioli, Tiberio Colantuoni, Egidio Gherlizza, Sergio Tofano, Carlo Peroni) e operare le maggiori case editrici e testate, dalla Bonelli (da Tex a Dylan Dog, Zagor, Nathan Never, Martin Mystère) ad Astorina (Diabolik) e Disney (Topolino) fino all’indimenticato Corriere dei Piccoli e al rinnovato Il Giornalino.

Il boom del fumetto del dopoguerra ha visto sorgere a Milano le Edizioni Alpe (Cucciolo e Tiramolla), la Dardo (da Kinowa a Gim Toro e Amok). E ancora la Casa Editrice Universo, con le varie pubblicazioni delle quali si parla spesso in questo blog.

Primula rossa Senza contare che proprio a Milano, al Palazzo di Giustizia, nel 1950 si tenne la prima esposizione del fumetto in Italia.

Insomma, un valore straordinario di opere e uomini che Milano sembra essersi un po’ dimenticata e che solo l’istituzione di un Museo stabile può degnamente riportare sulla ribalta che merita.

Per concentrare l’attenzione delle istituzioni e dei media sul tema, quanto mai d’attualità visto il grande successo riscosso dalle manifestazioni dedicate al settore, la Fondazione Franco Fossati e Italia Nostra hanno organizzato un convegno aperto al pubblico e agli addetti ai lavori per avviare un vero tavolo di lavoro diretto alla realizzazione di un sogno di carta che troverebbe nell’Expo 2015 il momento migliore per presentarsi al mondo intero.

Interverranno Luca Boschi, Alfredo Castelli, Guido SilvestriSilver“, Giulio Giorello, Elda Cerchiari (storica dell’arte), Marina Messina (sovrintendente Archivi di Stato per la Lombardia), Marco Piccardi (responsabile Comunicazione Cultura della Provincia di Milano), Luigi Bona (presidente della Fondazione Franco Fossati), Luca Carra (presidente di Italia Nostra), altri rappresentanti delle istituzioni, operatori dell’ambito culturale, didattico e universitario, e personalità del mondo del fumetto e dell’animazione, fra le quali Mario Gomboli, Sergio Bonelli, Roberto Renzi, Sergio Toppi, Ivo Milazzo e tante altre firme importanti del mondo del fumetto, non solo milanese.

L’incontro sul Museo del fumetto, che (ripetiamo) si svolgerà nell’Aula Magna della Università degli studi di Milano il 4 giugno (18 – 19:30), verrà introdotta dai presidenti di Italia Nostra Milano Luca Carra e della Fondazione Franco Fossati Luigi Bona.

Quindi la parola passerà ai relatori:

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*Luca Boschi, socio fondatore FFF, giornalista e storico del fumetto, direttore editoriale e collaboratore di numerose testate a fumetti (da Comic Art a Zio Paperone), responsabile artistico prima di Lucca Comics, poi del Salone di Napoli COMICON, curatore di collane di prestigio compresi collaterali a fumetti del Corriere della sera e di altri periodici, autore e coautore con altri colleghi o da solo di libri sul fumetto (da I Disney italiani – con Alberto Becattini, Leonardo Gori e Andrea Sani – a Irripetibili).
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*Alfredo Castelli, socio fondatore FFF, giornalista e sceneggiatore (creatore e curatore di Martin Mystère), studioso del fumetto, saggista, esperto delle origini statunitensi ed europee della Nona Arte. Ha dato vita importanti fin dagli anni Sessanta a numerose testate (Horror, Sorry), e alle prime riviste specializzate italiane. Redattore del Corriere dei Piccoli e del Corriere dei Ragazzi, ha collaborato con le edizioni Alpe (Cucciolo e Tiramolla), Astorina (Diabolik), Mondadori (Topolino) e moltissime altre in Italia e all’estero.
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*Guido Silvestri, in arte Silver, autore, esordisce giovanissimo con Bonvi, lavorando a Cattivik e a Nick Carter.
Nel 1973 crea Lupo Alberto, pubblicato dal Corriere dei Ragazzi, poi da Eureka, fino ad avere una testata propria, che continua tuttora con successo grazie all’impegno costante di Silver e di uno staff di autori. Il personaggio è conosciuto in Italia e all’estero anche dai bambini, grazie alle serie animate, ed è costantemente impegnato in campagne sociali e culturali importanti.
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*Giulio Giorello, editorialista del Corriere della sera, presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza, è docente di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Milano. Sensibile al fascino della Nona Arte e consapevole delle sue possibilità, è coautore con Pier Luigi Gaspa di La scienza tra le nuvole, sui rapporti tra scienza e fumetto.
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*Elda Cerchiari, Consigliera di Italia Nostra, storica dell’arte.
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*Marina Messina, Sopraintendenza archivistica per la Lombardia.
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*Marco Piccardi, in rappresentanza Settore Cultura della Provincia di Milano.
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Lettera Ron Goulart

L’ingresso è libero, si può accedere anche senza invito.

Segreteria FFF, Tonina Berardi
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Le immagini rappresentano un campionario di alcuni fra gli oggetti che un museo del Fumetto dovrebbe conservare: una tavola originale (un raro GalepAurelio Galleppini), un albo d’epoca (Albi d’Oro Mondadori), documenti annessi o connessi ai fumetti (un buono del tesoro con i personaggi di Li’l Abner disegnati da Al Capp), un documento personale appartenuto ad autori (in particolare una lettera al critico e saggista Ron Goulart spedita nel 1966 da Carl Barks poco prima del suo pensionamento).

  • Luca Boschi |

    Caro Fum (il tuo nick è l’inizio di “Fumetto”?),
    come avrai visto, in quest’altro post,m più esplicativo, prosegue la discussione sul Museo del Fumetto:
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2009/06/perche-un-museo-del-fumetto-a-milano.html
    Un po’ come dovrebbero essere anche tutti gli altri musei del settore, non potrà prescindere anche da una biblio (e video) teca, oltre che da uno shop, da un Caffè, da luoghi di ritrovo, di studio e di confronto. Non un’istituzione tesaurizzante, che solo preserva da muffe, polvere, insetti e agenti esogeni vari, ma qualcosa di vivo e frequentato.
    Quindi, non si tratterà di una zona annessa la museo, ma dovrà esserne parte integrante.
    Condividi, no?
    Più punti di questo tipo in Italia ci saranno, meglio sarà. Auspico che qualcosa di simile avvenga non appena possibile anche al Museo di Lucca; Angelo Nencetti è in sintonia con questa linea, e oltre alla possiblità di consultazione “fisica” dei materiali ne attiverà anche una in rete. So che è il materiale disponibile è attualmente in fase di informatizzazione, per essere disponibile periodicamente con nuovi “lotti” di tavole, storie, illustrazioni.
    In che città abiti (per conoscere la distanza da Lucca o Milano)?
    Grazie e ciao!
    Luca

  • fum |

    Ma una bella biblioteca del fumetto con annesso museo no?
    Se almeno il panorama fumettistico nostrano resta come è stato fino ad ora, tra 20 anni il museo mostrerà gli stessi pezzi, ma probabilmente chi li conosce sarà morto da tempo.
    Capisco la necessità di valorizzare il patrimonio storico, ma sarebbe utile guardare ogni tanto anche al futuro.

  • Cristian |

    @Pierdomenico: hai ragione; infatti quando dicevo che Milano (e Firenze) sono la “culla” del fumetto italiano, intendevo proprio in senso “storico” (e “geografico”): non per nulla ho indicato anche Firenze, che nell’anteguerra era un polo fondamentale, anche se poi si è pressochè esaurito. Sicuramente, a voler soppesare solo le mostre-mercato o le iniziative varie legate al fumetto, Milano resterebbe sì un polo importante, ma non da “capitale” (termine che sono concorde nel non utilizzare, anche perchè inutile; e, nel caso si volesse proprio utilizzarlo, forse Lucca sarebbe più indicata).
    Però Milano ha fatto la storia del fumetto e questo (secondo me, eh) è un aspetto che non è mai stato messo in rilievo quanto avrebbe dovuto…ma questa iniziativa forse cambierà un po’ le cose!
    P.S.:sono un semplice studente…nella casella mail, di solito, giungono avvisi di incontri e iniziative varie aventi a che fare con l’Università, mentre di questa non ve n’è traccia. Non so come sia la situazione ‘fisicamente’ nell’ateneo (non abito a Milano, purtroppo), ma tieni conto che è chiusa da Venerdì e riaprirà solo Mercoledì..quindi, in teoria, c’è ancora tempo per una doverosa (seppur sbrigativa, ormai) segnalazione..

  • Pierdomenico |

    Per Cristian: sarebbe un errore pensare che una città si possa dire capitale italiana del Fumetto in base alle mostre mercato che ha tenuto nel tempo.
    Anche se più in silenzio, senza i clamori della stampa, o se vogliamo della propaganda, il merito va a chi i fumetti li ha prodotti e li produce. Poi, magari, non li sa molto valorizzare.
    Allora, Firenze ha senso negli anni che precedono la seconda guerra mondiale, poi ha ben poco rilevo; poche case editrici… Molti autori in Toscana, ma questo è quasi un fatto accidentale.
    Mi sa che hai ragione: almeno da metà anni Trenta, Milano si segnala come mai più raggiungibile dalle altre città, per qualità e quantità. Senza contare quello che ha fatto comunque con il “Corrierino” un centinaio di anni fa.
    Mi fa piacere che ci sia un’iniziativa che riconosce finalmente a Milano questo primato.
    Speriamo che le istituzioni si sveglino e non si litighino i soldi e i benefici dell’Expo come (mi sembra) è avvenuto in quest’ultimo anno. E pensino invece a costruire, anche in ambito di “fumettitudine”.
    In bocca al lupo!
    Pierdomenico
    PS: Tu, Cristian, lavori all’università Statale, a quanto ho capito? O ci studi?
    Come mai lì non è stato promosso questo convegno e dobbiamo scoprire le cose che accadono a MI da un blog?
    Ma forse è quello che ti chiedevi anche tu…

  • Cristian |

    Strano, nella casella di posta dell’Università non mi è arrivato nulla a riguardo (forse perchè in questi giorni è chiusa e il riposo dev’essere completo! :-P)… beh, se l’ingresso è libero a tutti, cercherò di esserci!
    Anche perchè sono assolutamente dell’idea che Milano sia la “vera” culla del fumetto italiano, forse assieme a Firenze, e che altre città oggi in primo piano nel settore – come Lucca e Napoli, o Roma e Torino – siano emerse solo dopo, in tempi relativamente recenti..

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