ANCORA POESIE (più o meno civili), di Andrea Camilleri

Caricatura

Ecco ancora Andrea Camilleri, ed ecco il suo Fans Club.

Monica mi/ci segnala anche questi interventi, sul sito di MicroMega.
Ne estraggo una poesia, ringraziando l’aotore, e rimandando http://temi.repubblica.it/micromega-online/ah-la-piazza/ che lo desidera, mentre qui, invece, c’è anche un intervento di Dario Fo, che (per quel che può valere) condivido pienamente.

E che dire di Moni Ovadia?

Ah la piazza…

di Carlo Cornaglia

Quanto è ipocrita un paese
dove tutte sono chiese,
intoccabili, divine,
per statuto adamantine.

Un paese dominato
da un signore ch’è imputato
da vent’anni per lo meno
e governa in modo osceno,

con un fine solamente .
dimostrare che è innocente,
non in base alle sentenze,
ma sol grazie alle indecenze

di cavilli, prescrizioni,
trappole, ricusazioni,
lodi, leggi su misura,
botte a una magistratura

che al potere non si prostri.
Un paese dove i nostri,
ahimé, non arrivan mai:
un ploton di parolai

sempre pronti ad inciuciare,
uno va, giunge il compare,
via D’Alema, ecco Veltroni.
Non sai se son creduloni,

con un come il Cavaliere!,
od inetti nel mestiere.
Un paese che ha abdicato
in favor di un altro Stato

a difendere i diritti,
arrendendosi agli editti
di un signor biancovestito
che, ammonendoci col dito,

dice: “Questo si può fare,
quello no, non ci provare.”
Un paese eternamente
pronto a aver per presidente

un anzian che, pur se arzillo,
tende a vivere tranquillo,
a metà fra equilibrista
ed un po’ cerchiobottista.

Ora, in queste condizioni,
è normal che Berlusconi
non sia l’unico obiettivo.
Se Veltroni è remissivo,

se il Pontefice romano
esce fuor dal Vaticano
ed in nom della sharia
i diritti spazza via

e se il capo dello Stato
tende a fare il pensionato,
chi per dignità va in piazza
sì, col Cavalier s’incazza,

ma anche agli altri non perdona:
la ministra troppo ‘bbona
per non sollevar sospetto,
anche visto che il ducetto,

pur se settantenne ed over,
è apprezzato latin lover.
Non perdona il presidente
che festeggia incautamente

con Mastella e Bassolino,
tandem molto birichino
nel milieu partenopeo
e diventa, ahimé, Morfeo

per quell’aria distaccata
con cui firma la porcata
che del Cavalier farà
il signor Immunità.

Non perdona Benedetto
che ci guarda dentro il letto
con gli occhietti inquisitori,
si interessa ai nostri amori,

se la prende con i gay,
per i preti vuol gli sghei
e perfin non è contento
se moriam senza tormento.

Non perdona Walterloo,
perdonarlo non si può!
In sei mesi dal debutto
ha sbagliato proprio tutto:

fu sconfitto alle elezioni,
inciuciò con Berlusconi,
perse Roma capitale
e ha officiato il funerale

di quei quattro disgraziati
dalle Camere cacciati.
Se con questi governanti
ci incazziam con la Guzzanti

o con Grillo o con Travaglio,
commettiamo un grave sbaglio:
il termometro buttiamo
ed il mal non lo curiamo.

(11 luglio 2008)

  • Lele |

    Diamo sfogo agli stornelli
    come quando c’era il Belli
    la politica è ormai frusta
    rispondiamo con Trilussa.
    A insultare la Carfagna
    la sinistra non guadagna,
    mentre il nostro Berlusconi,
    Presidente tra i più buoni,
    non risponde al magistrato
    ( comunista prezzolato )
    ma bensì all’elettorato.

  • Pasquino Natalino |

    La poesia della Sinistra
    intristir fa la ministra,
    ma la prosa della Destra
    è una cosa assai maldestra;
    ora del premier (garantito!)
    possiam dire: “St’impuntitoooooooooooooo!”
    Pasquino

  • Lele |

    Sor Tonino vuol guidare
    la rivolta Popolare.
    Ha perduto le elezioni
    e si arrabbia con Veltroni ;
    Berlusconi se la gode
    e lui il fegato si rode.
    Non potendo combinare,
    si riduce a intercettare.
    Poi si arabbia con il mondo
    e comincia il girotondo.
    Con Travaglio e la Guzzanti
    a insultare tutti quanti.
    Viva viva sor Tonino
    meglio pur del Bagaglino.

  • Lele |

    Le poesie di Camilleri
    sono meglio dei cristeri
    se lo senti declamare
    ti vien voglia di cagare.
    La sinistra è dei Buffoni
    lunga vita a Berlusconi !

  • Giovanni Purgato |

    La sig. Carfagna ha disdetto la conferenza con la Confindustria a Salerno.
    Si vergogna anche di farsi vedere nella sua città. E fa bene, perché se la vogliamo dire tutta, lei non ci appartiene, lei non sa nulla dei problemi dei suoi concittadini salernitani. Le avevamo preparato un’accoglienza degna di una grande Ministra, ma i suoi informatori la tengono informata degli umori del popolo, soprattutto quando si tratta di chi vi ha votato, pensando che forse una concittadina avrebbe potuto, con la sua carica, pensare anche alla sua città.
    Se un giorno decidesse di venire a Salerno, la consiglierei di venirci senza farlo sapere a nessuno, perché anche il solo venire ad accoglierla per dirle quello che veramente pensiamo di lei sarebbe un modo per darle importanza.
    Giovanni Purgato

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